L’Europa ha capito che la Cina potrebbe divorarla. Il mercato delle auto elettriche, che pure sta crescendo, sembra dipendere fortemente dall’influsso delle bev asiatiche a basso costo, tanto che Ursula von der Leyen ha pensato di aprire un’indagine nella convinzione che i prezzi delle macchine green cinesi siano tenuti artificialmente bassi da sussidi statali. Non è tardata la risposta cinese, che parla invece di “un puro atto protezionistico che avrà un impatto negativo sui legami economici e commerciali tra Cina e Ue”. È la fine di una lunga storia d’amore? Ovviamente no, nonostante l’Europa abbia richiamato ai piani alti Mario Draghi, ex presidente del Consiglio italiano ed ex direttore della Banca Centrale Europea, per poter studiare un piano sulla competitività. I rapporti commerciali sono sempre duri a morire, nonostante ci si stia provando in ogni modo. Così, un organismo centrale come l’Unione Europa prova a costruire in modo coatto quella competitività che abbiamo sempre avuto in modo naturale nel settore automotive, grazie a un’industria storicamente importante in molti dei Paesi europei, tra cui l’Italia.
A rendersi conto di tutto questo è anche Nicola Porro, che in una delle sue “zuppe” mattutine affronta anche il tema dei rapporti tra UE e Cina e dello stop alle auto a combustione nel 2035: “Mentre noi siamo qua ad avere l’economia che regge di meno, Draghi è stato richiamato, come dicono i giornali, per difendere la competitività europea. Tutte balle, tutte pippe. Mentre noi distruggiamo l’industria più forte dell’Europa, che si chiama industria automobilistica, e ci siamo fatti invadere dalle auto cinesi, dai pannelli cinesi, dagli inverter cinesi, dalle fabbriche cinesi della filiera dell’elettrico che fa il 90% della filiera che riguarda l’elettrificazione dell’Europa”. Toni franchi che provano a inquadrare il punto: “Mentre queste stron*ate sono state commesse da Ursula von der Leyen e dal suo incredibile folle vicepresidente Timmermans, che sta facendo incaz*are gli allevatori del suo Paese, noi abbiamo Draghi che farà il grande paper sulla competitività. Cose straordinarie”. E ricorda quale potrebbe essere, più semplicemente, la vera soluzione, ammesso sia possibile fermare ciò che ormai è stato iniziato (e votato): “Senti Ursula, non rompere il caz*o sulle auto, basterebbe questo. Volete mantenere la competitività dell’Europa? Non romepete il caz*o sulle auto”.