A quanto pare la presidenza russa e Yevgeny Prigozhin sono arrivati ad un accordo, dopo un’intera giornata di ribellione armata messa in scena dal gruppo paramilitare Wagner (mercenari indipendenti). Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov: “Era nell'interesse di tutti evitare un bagno di sangue". Parole che arrivano dopo la decisione di Yevgeny Prigozhin di ordinare ai suoi uomini, che stavano marciando verso Mosca, di fare marcia indietro e tornare negli accampamenti.
La notizia è che Prigozhin non sarà processato, ma andrà in Bielorussia: le accuse contro di lui e contro i suoi mercenari verranno ritirate. Ad annunciarlo il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. Al momento non è stato specificato cosa farà. La decisione arriva dopo negoziati con il presidente bielorusso Alexander Lukashenko: l’obiettivo era quello di evitare uno spargimento di sangue.