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Ok, ma che caz*o succede
in Russia, tra rivolta della Wagner,
guerra civile e regime
antiterrorismo a Mosca?

  • di Roberto Vivaldelli Roberto Vivaldelli

24 giugno 2023

Ok, ma che caz*o succede in Russia, tra rivolta della Wagner, guerra civile e regime antiterrorismo a Mosca?
Mentre la guerra in Ucraina arriva al giorno 486 è scattata la resa dei conti tra la brigata Wagner e la Russia. Il capo, Prigozhin, ha lanciato un’offensiva che somiglia tanto a un “colpo di stato” affermando di avere 25mila uomini pronti a morire e invitando i russi, in particolare i soldati, a unirsi a loro. E alcuni pare lo abbiano fatto. Le sue truppe si trovano a soli 500 chilometri da Mosca, che ha istituito le misure antiterrorismo. Putin, che ha smentito di aver lasciato la Capitale, tuona: “Chi ha intrapreso la via del tradimento, subirà inevitabili punizioni”. E Zelenzky da Kiev esulta: “La debolezza della Russia è evidente”. Siamo di fronte al crollo del regime dell’ultimo zar o solo a una crisi passeggera?

di Roberto Vivaldelli Roberto Vivaldelli

Che cosa sta succedendo in Russia? Una rivolta armata, un tentato colpo di stato, o una gigantesca una farsa? Più passano le ore, e più - tentando nel districarsi tra notizie confuse e contraddittorie - è difficile derubricare la sfida della Wagner al Cremlino e questa faida interna tra opposte fazioni a un semplice incidente di percorso o a un bluff di Prigozhin, capo dei mercenari Wagner. Mentre scriviamo, infatti, il blogger russo Rybar, nel suo ultimo aggiornamento, spiega che le forze Wagner hanno raggiunto Yelets, nell'Oblast' di Lipetsk, a circa 350 km da Mosca. Il tutto mentre gli oligarchi se la danno a gambe e vengono segnalate le partenze di numerosi jet privati di lusso.

Evgenij Prigožin ai tempi in cui era soprannominato "lo chef" di Vladimir Putin
Evgenij Prigožin ai tempi in cui era soprannominato "il cuoco" di Vladimir Putin

Lo stesso Rybar sostiene che la colonna Wagner comprende da 150 a 400 pezzi tra equipaggiamento/veicoli. In tutta risposta, le forze russe hanno costruito fortificazioni di sacchi di sabbia nell'Oblast di Mosca, segnale che la minaccia è reale. Su Twitter e su Telegram, nel frattempo, vengono filmati scontri armati tra le forze di sicurezza russe e Wagner. A nulla sembra essere servito il tentativo di mediazione testimoniato da un video diffuso da Grey Zone, uno dei canali Telegram vicino al Gruppo Wagner, nel quale si vede Yevgeny Prigozhin e i suoi mercenari presso il quartier generale delle Forze armate russe a Rostov-sul-Don mentre dialogano con il colonnello generale Yunus-Bek Evkurov, viceministro della Difesa russo, e con il tenente generale Vladimir Alekseev, vice capo del Gru, l'intelligence militare russa. In un discorso di cinque minuti alla nazione, il presidente russo Vladimir Putin ha parlato di tradimento e di "una pugnalata alle spalle del nostro paese e del nostro popolo". Il tutto mentre Wagner ha annunciato, nella mattinata di sabato 24 giugno, che i suoi mercenari hanno preso il controllo del quartier generale militare di Rostov, strappandolo al controllo delle forze armate russe nella città. I generali russi hanno infatti accusato Yevgeny V. Prigozhin di voler organizzare un colpo di stato contro il presidente Vladimir Putin, mentre le autorità russe hanno aperto un'indagine su Prigozhin per "organizzazione di una ribellione armata”: lo spazio per le trattative sembra essersi così ristretto.

La brigata Wagner ha il controllo di Rostov e punta a Mosca
La brigata Wagner ha il controllo di Rostov e punta a Mosca

Su Twitter e sui social girano vari retroscena e scenari plausibili (e non), tra cui anche quello di un accordo tra la CIA e lo stesso Prigozhin. Complottismo anti-americano? Forse sì. Rimane però un’ipotesi improbabile, ma non del tutto impossibile. In un tweet condiviso anche da Mikael Valtersson, ex ufficiale delle Forze armate svedesi, si fa largo anche un’altra ipotesi. Si riferisce, infatti, che circa una settimana fa ci sarebbe stato un incontro tra Putin e Prigozhin: quell’incontro avrebbe dovuto estendere il contratto tra la Wagner e il ministero della Difesa, ma il presidente russo ha insistito affinché tutti i mercenari di Prigozhin firmassero un contratto direttamente con il ministero, mettendo fine all’anomalia rappresentata dalla Wagner. L’ex “cuoco di Putin” avrebbe rifiutato la richiesta del presidente. Poche settimane fa, infatti, il ministero della Difesa – apparentemente con il sostegno del presidente russo Vladimir Putin – ha annunciato che avrebbe portato queste forze e milizie irregolari sotto il suo controllo diretto.

La mappa degli scontri in corso
La mappa degli scontri in corso

Il Cremlino desidera evitare una mobilitazione su vasta scala e ha esplorato tutte le opzioni per sostenere la sua guerra in Ucraina. Assumere il controllo delle forze private avrebbe consentito a Putin di rimandare ancora per un po' la mobilitazione su vasta scala per sostenere la dispendiosa guerra in Ucraina. Come spiega Stephen Bryen, “il problema principale per la Russia era quello cercare di portare Wagner sotto il comando dell'esercito russo. Prigozhin ha rifiutato di accettare, dopo mesi di lotte intestine tra lo stesso capo di Wagner e i vertici dell'esercito russo. In breve, Prigozhin vede il suo esercito privato come indipendente e responsabile solo verso se stesso. Questa è la causa principale del conflitto in corso”. E Putin? Ad oggi era riuscito a governare queste contraddizioni e aveva usato la Wagner per rafforzare la sua leadership, temendo probabilmente te un colpo di stato da parte delle forze armate o di Shoigu: ora è troppo presto per dire che cosa accadrà in quella che rischia di degenerare in un conflitto sanguinoso. Con tutti i difetti che ha il presidente russo, l’Occidente è sicuro di voler tifare per un ex galeotto mercenario alla guida di un Paese dotato di migliaia di testate atomiche?

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