Cosa può essere peggio di una birra calda? Se la domanda è apparentemente sciocca e retorica, pensare alla risposta non è sicuramente una cosa da poco. Man mano che ci si addentra nei termini di paragone e di confronto, ci si accorge che a scavare in fondo ai proverbi si trova davvero un residuo di verità, mentre invece a cercare nel peggio non si trova mai davvero una fine. Tuttavia, lo spirito scientifico è sinonimo di testardaggine, ed è per questo motivo che cercheremo di fornire una risposta alla domanda iniziale, trovando qualcosa che sia in qualche maniera peggiore della birra calda. Ai caucus in Iowa, grossomodo le primarie del Partito Repubblicano, ha vinto e stravinto Donald Trump, ma questa credo che non sia stata una grossa sorpresa per nessuno. L'uomo che ha portato l'attitudine del wrestling alla guida della più grande superpotenza occidentale, gode ancora di un grande appeal sugli elettori americani, ma questo lo sanno tutti, e il mondo dell'informazione è già pieno di analisti che si stanno stracciando il cervello per spiegarci qualcosa a proposito di questo risultato elettorale. La domanda che ci siamo posti noi è diversa. La birra calda. Cosa c'è di peggio?
In filosofia, una delle prime cose che si imparano è che per rispondere alle domande bisogna porsene altre, e diverse. Joe Biden, commentando su X il risultato delle primarie in Iowa, ha scritto che "siamo sempre noi contro gli estremisti Maga (Make America Great Again)", aggiungendo a fine tweet una call to action che magari a noi italiani suona un po' strana: un invito a effettuare una donazione economica. Il presidente in carica degli Stati Uniti che ti dice: dammi qualche spicciolo, e aiutami a sconfiggere il mostro. È la Democrazia, con la D maiuscola? Questo non lo so, e di sicuro non darei mai soldi a nessun politico, però la cosa mi ha incuriosito, e proseguendo il mio giro sul profilo X di Biden ho trovato una cosa che mi ha aperto un mondo: il merchandising elettorale.
Il primo impatto nello shop del sito ufficiale joebiden.com è stato con un cartello pubblicitario raffigurante il volto del presidente con due esplosioni di rosso al posto degli occhi, un po' come in quei meme dove c'era la versione normale e la versione triggerata. 25 dollari e lo potrai mettere nel tuo tipico giardinetto americano, davanti casa. C'è anche la versione con finti Rayban, e la scritta 'Vote Joe' sulle lenti. Poi la tazza: stessa grafica, occhiali o bombe di luce, ma questa ha addirittura gli occhi che cambiano quando la giri, e volendo la puoi anche abbinare al caffè di Biden in vendita a soli 20 dollari il pacco. Il prezzo della tazza è un po' più alto, 32 dollari, ma li vale tutti. Qui mi permetto di suggerire a Elly Schlein un merchandising uguale, che gli elettori non vedranno l'ora di sorseggiare una tisana di Messeguè mentre gli occhi della segretaria esplodono di rossa gioia, come un Caronte col traghetto pieno. Di qui in giù, cose più classiche, da negozio di souvenir: la bandana, gli stickers, il cappellino, la t-shirt, le tazze da passeggio, per sostenere il vostro presidente preferito mentre sorseggiate del pessimo caffè americano, passeggiando su qualche boulevard in mezzo ai grattacieli. I prezzi vanno dai 32 dollari per un cappellino fino ai 12 dollari della tazza. Se volete risparmiare ci sono gli stickers della first lady mentre vi fa il gesto del cuore con le mani, che vengono via con soli 6 dollari, e magari li potete incollare sul retro del vostro Suv, in modo da intenerire chi vi sta dietro e vi vuole sorpassare, a meno che chi vi sta dietro non sia un elettore di Trump. A proposito, anche sul sito ufficiale del merchandising di Make America Great Again, il brand elettorale di The Donald, https://secure.winred.com/save-america-joint-fundraising-committee/storefront/, ci sono degli articoli imperdibili. Meno varietà rispetto al negozio dei democratici, ma i repubblicani amano andare dritto al sodo, è risaputo, anche se il vero protagonista dello store di Trump (e questo sì ci ricorda un po' la politica di casa), sembra essere ancora Joe Biden, o comunque tutto ciò che è contro il trumpismo. Per cui via con la tazza di Trump non colpevole, 24 dollari, gli adesivi con la scritta 'Joe Biden mi deve i soldi del gas' da appiccicare all'automobile, 13 dollari (Biden li vende a 6, gli adesivi, strategia elettorale?), le t-shirt da 36 dollari con Biden burattino cinese e Biden inadatto che cade dalla scala. Ma il pezzo forte della collezione è un accessorio (che peraltro consiglio fortemente a Matteo Salvini se vuole sperare di risollevare il suo partito): un thermos per lattine di birra. Qualcosa di indispensabile per qualsiasi addetto al barbecue, direi. Il meglio è nella grafica: sul fianco dell'articolo ci sono Biden e Kamala Harris e una didascalia: l'unica cosa peggiore di una birra calda. Il set da 2 costa 12 dollari, praticamente regalato. Questo ci riporta alla domanda iniziale, e alla sua risposta. Peggio di una birra calda, ci sono soltanto i thermos per lattine di birra che spiegano cosa sia peggio di una birra calda.