Su di noi. Enzo Ghinazzi, in arte Pupo, si racconta da zia Mara nel salotto domenicale di Domenica In, soffermandosi su un episodio particolare della sua vita, quando dipendente dal gioco d’azzardo, vizio che, fa sapere, ereditò dal padre, finisce per accumulare debiti su debiti. E affrontando l'argomento, si lascia andare ad una confessione piuttosto intima, quando preso dallo sconforto ha pensato persino di farla finita. “Un giorno, tornando dal casinò di Venezia, mi fermai sul viadotto che divide l’Emilia Romagna dalla Toscana. Avevo una Jaguar, perché essendo disperato, dovevo dimostrare di essere ricco, ma non me lo potevo permettere. Era fumo negli occhi. Scesi dalla macchina. In quel pezzo della vecchia Autostrada del Sole era tutto molto stretto”.
Per fortuna qualcosa l’ha fermato: “Passò un tir, che provocò un tale spostamento d'aria che anche la mia auto si spostò ed io fui spostato dall'aria che mi svegliò dall'oblio in cui ero caduto e pensai ‘Che sto facendo'? Risalii e tornai a casa”. Un racconto drammatico, quello del cantante, che ha deciso di condividere perché la sua è una storia a lieto fine. “Io sono l’esempio che si può uscire da quel tunnel con fatica, con dolore e con tanto aiuto da parte delle persone che ti vogliono bene e ti stimano”. E a settembre di quello stesso anno Gianni Boncompagni lo chiamò per fargli condurre Domenica In con la Fenech. “Da lì è ripartita la mia vita”, ha concluso.