Scrivere una lista dei chitarristi più bravi della storia è un po’ come mettersi sopra a una botola e tirare la leva. Il rocker si lamenterà per l’assenza del suo idolo, il jazzista per i pochi rappresentanti del suo genere, il chitarrista pop per non aver ricordato quanto sia difficile suonare solo gli accordi. Questa non sarà dunque una lista completa, ma una ricognizione. Alcuni chitarristi, non tutti. Cinque, a dire il vero. Un invito all’ascolto. Non ci saranno Jimi Hendrix, Eric Clapton o Jimmy Page. Proveremo a fare un po’ i fighetti, quindi mettetevi l’anima in pace. Se vi dilettate con lo strumento e vi sentite un po’ “chitarristi col rolex”, allora questa breve lista farà al caso vostro. Iniziamo!
Guthrie Govan
Oltre alla carriera da solista merita una menzione d’onore per i The Aristocrats, la band più simpatica e al contempo eccellente che vi capiterà di ascoltare. Guthrie Govan ha iniziato in qualche modo come “shred guitarist”, per poi evolversi, soprattutto a partire dal suo album solista Erotic Cakes, all’interno del quale troviamo i due brani consigliati in questa sede: Waves e Wonderfull Slippery Thing.
Eivind Aarset
“Se vuoi fare il figo usa Eivind Aarset” (semicit.). Più che un chitarrista è l’ultimo dominatore dell’aria (e della propagazione del suono). Il prossimo step è imporre le mani davanti ai nasi degli spettatori e tessere musica con il loro respiro. Penso a Nimbus e Come April. Menzione d’onore al live con Dhafer Youssef all’ASSM, Izmir Turkey nel 2013.
Pasquale Grasso
Visto che dire Pat Metheny è troppo facile, perché non nominare lui, che per Metheny è “il miglior chitarrista che abbia mai sentito in forse tutta la mia vita”. Pasquale Grasso, di origini italiane ma newyorkese, ha, tra i tanti meriti, quello di aver girato insieme a Samara Joy l’Europa (anche l’Umbria Jazz), la vincitrice di 2 Grammy nell’ultima stagione del premio. Ovviamente, le sue versioni degli standard jazz sono tutto ciò che vi serve per farvi un’idea di questo grandissimo chitarrista.
Matteo Mancuso
È giovane, è veloce, è pulito. È presto. Forse sì, è davvero presto. Ma si sta ritagliando in fretta la sua fetta di pubblico e il successo è, effettivamente, meritato.
Maurizio Colonna
Un autore di chitarra classica. Tra i pochi che si siano concentrati su una produzione originale. Il suo stile è ctonio, a partire dal suono “dentale” della sua chitarra. Consigli? Il suo Guernica e il suo Incantation.