Sono tempi duri, durissimi per la sinistra. Tra lo scandalo «Qatargate» e la vicenda Soumahoro, sono mesi da incubo per i progressisti, che non avevano ancora incassato l’annunciata sconfitta elettorale delle ultime elezioni politiche e lo psicodramma sulla leadership democratica che ora devono fare i conti con le imbarazzanti notizie che provengono, di giorno in giorno, sul fronte dell’indagine riguardante l’esponente di Articolo Uno (sì quello dell’ex ministro Roberto Speranza), Antonio Panzeri, e gli altri eurodeputati socialisti “a libro paga” dell’emirato. Ne abbiamo parlato con Francesco Borgonovo, affilatissima penna e vicedirettore del quotidiano «La Verità».
Tra la vicenda Soumahoro e il Qatargate, è il definitivo tramonto della superiorità della sinistra, vera o presunta che sia?
No, innanzitutto perché non essendo mai esistita non si può mettere in soffitta. Questa storia della superiorità morale risale ai tempi d PCI, ma già allora non stava in piedi: quando prendi i soldi dal regime sovietico non sei superiore proprio a nessuno. Purtroppo è un’idea che ha fatto tanti danni e ha delle precise origini storiche, ed essendo inscritta nel dna dei progressisti e dei liberali - che oggi, in una fusione contro natura, sono diventati la stessa cosa - non riusciranno mai a liberarsene.
A proposito, come giudichi la reazione della sinistra allo scandalo Qatargate? Bonaccini ha rispolverato la questione morale mentre Letta ha annunciato che il Pd si costituirà parte civile. Qualche intellettuale, nel frattempo, anziché fare mea culpa, ha rispolverato il buon vecchio garantismo.
La reazione è stata imbarazzatissima, da parte di tutti. C’entra sempre la superiorità morale di cui parlavamo prima. Quando ti definisci una vittima - come hanno fatto Enrico Letta e Roberto Speranza - di uno scandalo di cui invece sei politicamente protagonista, è chiaro che ti stai ancora considerando moralmente superiore. Della serie: “è inconcepibile che sia successo a noi”...Il senso è: non può accadere proprio a noi che siamo i migliori, per cui la colpa deve per forza essere di una singola mela marcia.
Si presentano come vittime, in effetti.
Dicono anche: se succede a noi è più grave, visto che siamo i buoni. Sai, se succede alla destra quelli sono merde, è ovvio no? Ma se succede a noi, che siamo moralmente superiori, è contronatura. Questo tipo di ragionamento ti fa capire che non hanno rinunciato proprio a nulla, a proposito di superiorità morale.
Si pone inoltre un problema di credibilità anche nei confronti dell’Unione europea?
No, affatto. Perché secondo te era credibile prima, l'Unione europea?
Forse è meglio che non mi esprima in merito.
Scusa, stiamo parlando di un’istituzione la cui più alta e attiva rappresentante politica è Ursula von Der Leyen, presidente della Commissione ue. Parliamo di una che scambia sms con il capo di Pfizer per trattare l’acquisto di miliardi di euro in vaccini…questi due si scambiano messaggi che restano segreti e lei, quando le viene chiesto di esibirli, dice di averli cancellati. È una scusa a cui non crederebbe nemmeno la più ingenua delle fidanzate o il più limitato dei fidanzati. Se la tua ragazza ti dicesse: sai, ho parlato con una, però ho cancellato i messaggi, ma stai tranquilla erano tutte cose di lavoro... Tu ci crederesti? E se dicessi la stessa cosa tu a lei? Probabilmente ti prenderebbe a calci nel culo. Invece alla Von Der Leyen credono tutti.
Avrebbe dovuto dimettersi?
Ma non si è nemmeno giustificata. Succede tutto così, come fosse normale. È normale che il capo di un’enorme multinazionale tratti una cosa del genere con la presidente della Commissione europea via messaggio? È normale che poi lei dica di non aver più queste conversazioni perché le ha cancellate? E lui (Albert Bourla, Ceo di Pfizer, ndr) convocato ripetutamente dal Parlamento europeo in audizione, non ci va. Anzi, la prima volta manda una portavoce che ci ride in faccia. Tutto normale? Per me è una cosa delirante.
Quindi, a tuo parere non ci dobbiamo attendere grandi ripercussioni sull’Ue? Si ventilava l’ipotesi dello scioglimento anticipato del Parlamento europeo.
Questo sinceramente non lo so. Vedremo. In generale non mi aspetto granché.
Per ciò che riguarda la vicenda del Qatargate dal punto di vista giudiziario, dunque, secondo te ciò che è emerso finora è solo la punta dell’iceberg oppure si può ipotizzare un sistema più ampio di corruzione che getta ombre su tutta l’Ue?
Ogni giorno vengono fuori cose nuove. Mi sembra, in generale, che ci sia una certa permeabilità delle istituzioni Ue. L’ha scritto persino Lucia Annunziata: quello è un mostro tecnocratico che è molto difficile da controllare. Non mi stupirei se ci fosse dell’altro, ma finché non abbiamo i fatti davanti agli occhi è inutile speculare.
Cambiamo un po’ argomento, che la corruzione comincia ad essere un po’ pesante. Parliamo di qualcosa di un po’ più spensierato, tipo Concita De Gregorio. Cosa ne pensi del paragone che ha fatto tra Lady Soumahoro e Chiara Ferragni che tanto ha fatto discutere, persino sul suo giornale (La Repubblica)?
Ha perfettamente ragione Concita De Gregorio: la Muraketete e la Ferragni sono molto simili. C’è solo un particolare, che però in effetti fa tutta la differenza del mondo: se i soldi utilizzati provengano o meno fa attività lecite. L'unica differenza - rilevante, me ne rendo conto - è quella. Detto questo, culturalmente le due sono perfettamente sovrapponibili. E infatti, Chiara Ferragni, da Repubblica, da Michele Serra, è stata eletta a modello.
Cioè? Stiamo di nuovo parlando della sinistra e di quel complesso di presunta superiorità morale di cui parlavamo prima?
Succede questo. Un tempo la sinistra aveva un’etica, che in alcune forme estreme diveniva ascetismo comunista. Tutto ciò aveva una origine religiosa, la stessa che costituisce la comune radice di liberalismo e comunismo, che già Evola o Solženicyn mettevano in evidenza. Questo aspetto tuttavia nel tempo è andato perso, e alla sinistra è rimasta da una parte, la totale adesione al più sfrenato neoliberismo; dall’altra forme residuali di puritanesimo come quella che troviamo nel neo-femminismo. Sono due fenomeni opposti apparentemente ma che in realtà rappresentano due facce della stessa medaglia. Persa la morale, ne è rimasta una caricatura: il moralismo. Ecco, oggi siamo nell'epoca della superiorità moralistica della sinistra.
A proposito di puritanesimo, cosa n ne pensi della reazione indignata alla battuta di Silvio Berlusconi negli spogliatoi del Monza?
Beh mi pare ci sia stata un’evoluzione in senso solidaristico di Berlusconi. La volta precedente aveva detto, ai tifosi del Monza, scusate devo andare a t**., ed erano solo per lui. Stavolta è diverso: sono per tutti, per la comunità. Se i comunisti sono diventati neoliberali, Berlusconi è diventato un po’ comunista (ride, ndr).
Chiudiamo con una domanda sul mondo dell’editoria. La Verità è l’unico quotidiano che cresce nelle vendite, di mese in mese, mentre altri arrancano e il Domani, da quello che si dice, smetterà di essere pubblicato in edicola. Un tuo parere?
Non so se sia effettivamente così. Mi dispiace, perché quando qualsiasi pubblicazione non esce più nelle edicole, è un brutto segno. In Italia si legge troppo poco. Per me bisognerebbe comprare più quotidiani, di destra o di sinistra, non mi importa. Se leggessimo più giornali saremmo una democrazia e una società più sana.