“Buone feste a chi non può passarle in famiglia. Buone feste a tutte le persone a cui voglio bene che sono rimaste con me fino all’ultimo nel bene e nel male. E soprattutto buone feste alla mia famiglia”. Con queste parole Danilo Valeri, il 20enne che due giorni fa è stato sequestrato in un locale di Ponte Milvio, ha voluto fare gli auguri di buone feste attraverso i social per ringraziare amici e familiari di San Basilio. Ma quello che ha stupito non è tanto quello che era scritto nelle storie Instagram, quanto il video che segnalava chiaramente l'auto sulla quale viaggiava sul Grande Raccordo Anulare di Roma lanciata a quasi 200 chilometri orari. E anche Chanel Totti, figlia dello storico capitano giallorosso, ha messo like.
Che Valeri sia contento per la ritrovata libertà è normale, meno normale che decida di festeggiare ad altissima velocità e oltre ogni limite della strada riprendendo tutto con il suo cellulare. Anche perché sul caso sono in corso le indagini delle forze dell’ordine e dietro quella vicenda si addensano ombre inquietanti che coinvolgono la criminalità organizzata nella Capitale. Danilo Valeri, infatti, è figlio di un pluripregiudicato di San Basilio e a quanto pare il padre gestirebbe una delle piazze di spaccio della zona e nel recente passato (nel maggio scorso) si era presentato al pronto soccorso dopo essere stato gambizzato. Un regolamento di conti in piena regola, come ipotizzano gli inquirenti, avvenuto nella mattinata del 17 maggio in zona Tiburtino. Due giorni fa, invece, il rapimento del figlio con l’ombra di un altro conto in sospeso sempre legato al mondo del narcotraffico e delle guerre tra clan rivali (nelle quali si sarebbe inserita la ‘ndrangheta). Nel frattempo, il 20enne tornato in libertà si consola con auto di lusso e filmati di folli corse in giro per la Capitale che pubblica tranquillamente sui propri profili social. Quest’ultimo, complice anche il sequestro lampo patito, è diventato virale in poche ore.