Da qualche parte si doveva pur ripartire, si saranno detti. Dopo un paio d’anni di pandemia e uno scarso di guerra, si saranno sempre detti, è bene dare un segnale di ottimismo, qualcosa che guardi ai più giovani, quelli che a ben vedere da tutto questo delirio hanno preso la botta più grossa, se non fisica, magari per quello tocca guardare ai più anziani, almeno psicologica, proprio gli anni in cui si dovrebbe uscire dal bozzolo e conquistare il mondo chiusi a doppia mandata in cameretta, tutti hikikomori per decreto legge. Per cui va anche bene che a rappresentare questa ripartenza siano nomi che, si suppone, dalle parti del Campidoglio, è lì che si svolgono i fatti che stiamo raccontando, poco hanno a che vedere con la buona musica (Gualtieri è un chitarrista raffinato, uno che bascula tra jazz e bossanova, mica un trapper di quelli che usano l’autotune anche per telefonare); una lineup che un tempo avremmo visto bene in discoteca, da Elodie a Franco 126, passando per Madame e Sangiovanni, come diceva Niccolò Machiavelli, uno che invece nei palazzi ci si muoveva con familiarità e naturalezza, il fine giustifica i mezzi. Tutto organizzato, tutto programmato, si riparte, pronti via.
Solo che il diavolo fa le pentole ma non i coperti, Elodie ci aggiungerebbe un pa-parara-rara-rara, anche se lì era della coda del diavolo che si cantava, non delle sue pentole, perché neanche il tempo di lanciare un cartellone molto giovane, roba che potrebbe finire nella prossima lista di Amadeus, quella di Sanremo 2024, due su quattro già ci saranno, o meglio, a questo punto è più cauto dire ci dovrebbero essere già a febbraio, Sangiovanni in gara anche l’anno scorso; dicevo, neanche il tempo di lanciare un cartellone molto giovane che scoppia un casino che in confronto l’ennisma coppia di cinghiali che attraversa il ponte Milvio, un autobus che prende fuoco lungo la Nomentana o un qualche scandalo per mazzette prese dai consiglieri di una qualche partecipata sembrano aria fresca. Madame, all’anagrafe Francesca Calearo, venti anni, risulta iscritta nell’albo degli indagati per falso ideologico in quanto si sarebbe procurata un finto certificato vaccinale allo scopo di ottenere il Green Pass, in buona compagnia di altri pazienti dei due dottori arrestati a inizio 2022, tra i quali la tennista Camila Giorgi.
Chiaro, essere iscritti all’albo degli indagati non equivale a essere condannati, su questo dobbiamo essere tutti garantisti, solo che l’inchiesta, vecchia di quasi un anno, non lascerebbe dubbi sulla lista dei nomi che sarebbero ricorsi ai servigi dei due medici, agli arresti. Parte di un troncone marginale dell’inchiesta, alcuni altri pazienti sono anche accusati di truffa, avendo pagato per ottenere i falsi certificati, è agli atti il fatto che sia Madame che la Giorgi non fossero ai tempi pazienti dei due medici, e che quindi si sarebbero recate in ambulatorio proprio allo scopo di ottenere il falso certificato. Il condizionale è d’obbligo, essendo questa una indagine ancora in corso e non essendo stata emessa sentenza, condizionale che non ha ricevuto commento da parte delle dirette interessate né dei loro staff, ma che, essendo Madame nel cast del prossimo Festival della Canzone Italiana di Sanremo, ha aperto un acceso dibattito nei social. Molti, in maniera magari un po’ forzata, hanno tirato in ballo Memo Remigi, proprio di recente “fatto fuori” dai programmi RAI a causa di una molestia perpetuata ai danni di Jessica Morlacchi all’interno del programma Oggi è un altro giorno, di Serena Bortone. Un’esclusione senza se e senza ma arrivata al seguito di una mano fatta scivolare sul culo della cantante romana, con ovvie difese d’ufficio e atti d’accusa che si continuano a susseguire da settimane. La domanda che molti si sono fatti è, perché Memo Remigi è stato oscurato e Madame può andare al Festival? Domanda cui neanche Amadeus o i dirigenti RAI hanno ancora dato risposta, forse in attesa di ulteriori verifiche, di un ritiro da parte di Madame o di una attenta lettura del regolamento, che vede Madame non a contratto con la RAI, come Remigi, ma con la Sugar, che a sua volta è in accordi con la massima rete del servizio pubblico. Il tribunale della rete, invece, sembra aver emesso una sentenza nettamente negativa, sia da parte di chi è a favore dei vaccini, sia di chi contrario si è comunque dovuto vaccinare, sia di chi, No Vax convinto, non si è vaccinato, perché fare i furbi, è noto, è sport che risulta antipatico a chiunque.
E dire che proprio nella serata finale di Giovani verso Sanremo, durante la quale Amadeus ha ospitato il cast dei BIG del prossimo Festival, annunciando i titoli delle canzoni in gara, proprio Madame, vestita come un Power Ranger, aveva stupito i più, annunciando un titolo diverso da quello circolato per giorni tra gli addetti ai lavori, un serafico Il bene nel male al posto di un più provocatorio Puttana. Acqua fresca rispetto a questa tegola, che al momento è però spiaccicata sulla testa dei dirigenti del comune capitolino, perché portare al Circo Massimo, questa la location preposta all’evento, una No Vax proprio nell’anno delle celebrazioni per la ripartenza, diciamocelo, sembrerebbe davvero un darsi una zappa sui piedi da soli.
Al momento tutto tace, come tutto tace sul fronte sanremese, dove neanche i colleghi esclusi si sono ancora fatti sentire a riguardo, la sua esclusione dal cast potrebbe riaprire la partita, chissà, anche se i rimanenti ventisette artisti in gara sono già un numero sufficiente per fare le prime luci dell’alba. Sicuramente Francesca Calerao, in arte Madame, starà rimpiangendo i tempi in cui, dopo Sanremo 2021, la vittoria del premio Bardotti come miglior testo per Voce portata a casa appena maggiorenne, quella delle due Targhe Tenco come miglior album d’esordio e migliore canzone di lì da venire, aveva respinto una giovane fan che le aveva chiesto un selfie mentre era a farsi una pizza con la famiglia, assaporando una mini-shit storm. Visto che il talento non le manca, la sua Sciccheria ce lo aveva già fatto ben intuire quando aveva ancora solo sedici anni, magari potrebbe mettere mano al testo della canzone sanremese, se ha davvero falsificato un documento vaccinale figuriamoci se non riuscirebbe a cambiare in corsa il testo di una canzone già scelta, intitolandola coerentemente Porca puttana, magari con tanto di punto esclamativo alla fine, per lasciar intendere che di imprecazione si tratta, noi fan del politicamente scorretto sicuramente apprezzeremmo, i Jalisse, c’è da scommetterci, meno.