Domenica 12 giugno l’appuntamento è significativo perché sono in programma due consultazioni: dalle urne emergeranno i risultati delle elezioni comunali 2022 e del referendum sulla giustizia, in quello che con un inglesismo viene chiamato Election Day. Le urne saranno aperte dalle 7 alle 23. Dunque, si vota solo di domenica e non in due giorni come successo nelle ultime tornate elettorali. Il ballottaggio delle Amministrative, previsto per i comuni sopra i 15mila abitanti nei quali nessun candidato superi il 50%+1 dei voti al primo turno, è in programma il prossimo 26 giugno. In Valle d'Aosta si è votato per le comunali il 15 maggio (ballottaggio il 29), mentre in Trentino-Alto Adige il 29 maggio (il ballottaggio è domenica).
Dove si vota
I cittadini italiani sono chiamati ai seggi per il referendum sulla giustizia di domenica prossima. Quanto alle elezioni comunali, invece, si vota in 978 Comuni, di cui 4 capoluoghi di regione (Genova, Palermo, Catanzaro e L'Aquila) e 22 capoluoghi di provincia (Alessandria, Asti, Barletta, Belluno, Como, Cuneo, Frosinone, Gorizia, La Spezia, Lodi, Lucca, Messina, Monza, Oristano, Padova, Parma, Piacenza, Pistoia, Rieti, Taranto, Verona e Viterbo).
I documenti per votare
Per essere ammessi a votare, bisogna andare al seggio muniti di uno di questi documenti: la carta d’identità o un altro documento di identificazione provvisto di fotografia rilasciato dalla pubblica amministrazione; la tessera di riconoscimento rilasciata dall’Unione nazionale ufficiali in congedo d’Italia, purché corredata di fotografia e convalidata da un Comando militare; oppure la tessera di riconoscimento rilasciata di un ordine professionale: anche in quest’ultimo caso è necessario che ci sia la foto. E se proprio ci si dimentica di portarlo? È sufficiente che l’elettore sia riconosciuto da uno dei membri del seggio che ne attesti l’identità o da un altro elettore, noto al seggio e provvisto di documento di riconoscimento. Infine, c’è un altro modo: è possibile dimostrare la propria identità anche con la ricevuta della richiesta di rilascio della carta d’identità elettronica, in quanto munita della fotografia del titolare e dei relativi dati anagrafici.
Ma oltre al documento di riconoscimento, è necessario avere con sé la tessera elettorale, che prova la regolare iscrizione nelle liste elettorali del comune di residenza. Consente di esercitare il diritto di voto in occasione di ogni elezione o referendum fino a un massimo di 18 consultazioni, corrispondenti agli spazi dove viene apposto il bollo della sezione elettorale. Se questi ultimi sono esauriti, bisogna chiedere all’ufficio elettorale del proprio comune una nuova tessera elettorale.
Come si vota alle Amministrative
La modalità di voto cambia a seconda della popolazione del proprio comune. Fino a 15mila abitanti, occorre tracciare un segno sul nome del candidato sindaco o sul logo della lista a lui collegata; oppure sia sul candidato sindaco sia sulla lista. In entrambi casi il voto viene attribuito sia all’aspirante primo cittadino sia alla lista di candidati consiglieri che lo sostiene.
Viene eletto sindaco chi ottiene più voti. In caso di parità tra due candidati, si torna alle urne il 26 giugno per il ballottaggio. Sopra i 15mila abitanti, è possibile votare in tre modi. Innanzitutto, si può tracciare un solo segno sul nome del candidato sindaco, attribuendo il voto solo a quest’ultimo. Inoltre, si può fare un segno su una delle liste presenti sulla scheda elettorale, o sia sul nome del candidato sindaco sia su una delle liste a lui collegate: in entrambi i casi si assegna il voto sia al candidato sindaco sia alla lista collegata. Infine, è possibile esprimere il cosiddetto voto disgiunto. Come? Marcando il nome di uno dei candidati a sindaco e una lista che ne sostiene un altro.
Voto disgiunto
Diventa sindaco al primo turno il candidato che mette insieme la maggioranza assoluta dei voti validi (almeno il 50%+1). Se ciò non accade, si torna ai seggi domenica 26 giugno per il ballottaggio tra i due candidati più votati. Alle amministrative, tuttavia, non si sceglie solo il nuovo sindaco. Si devono rinnovare anche i Consigli comunali. Nei comuni con meno di 5mila abitanti si può esprimere una sola preferenza per uno dei candidati consiglieri. Sopra i 5mila abitanti, le preferenze diventano due. Occorre scrivere il cognome dei prescelti (o del prescelto) nelle apposite righe tratteggiate poste al di sotto del contrassegno della lista. Se le preferenze sono due, deve trattarsi di persone di sesso diverso, pena l’annullamento della seconda preferenza. Ovviamente i nomi indicati devono far parte della lista votata.
Come si vota per i referendum
Votare i referendum è molto semplice: bisogna apporre una crocetta nella casella del sì, qualora si voglia abrogare la norma in vigore, o in quella del no, se si preferisce conservarla. I quesiti per i quali siamo chiamati a pronunciarci sono cinque.
Il primo chiede di abrogare la parte della Legge Severino che prevede l'incandidabilità, l'ineleggibilità e la decadenza automatica per parlamentari, membri del governo, consiglieri regionali, sindaci e amministratori locali nel caso di condanna per reati gravi.
Il secondo propone lo stop delle 'porte girevoli' per non permettere più il cambio di funzioni tra giudici e pm e viceversa nella carriera di un magistrato.
Il terzo ha lo scopo di cancellare l'obbligo, per i magistrati, di raccogliere da 25 a 50 firme per presentare la propria candidatura al Csm.
Il quarto è finalizzato ad eliminare la "reiterazione del reato" dai motivi per cui i giudici possono disporre la custodia cautelare in carcere o i domiciliari nella fase delle indagini.
Il quinto chiede chiede che anche gli avvocati e i docenti universitari, membri dei Consigli giudiziari, possano votare in merito alla valutazione dell'operato dei magistrati e della loro professionalità.
Gli impresentabili della Commissione Antimafia
Secondo il vaglio della Commissione parlamentare Antimafia, alle prossime elezioni amministrative 2022, sono 18 i candidati cosiddetti “impresentabili”. Lo ha reso noto il presidente, Nicola Morra, rendendo noto l'elenco dei nomi. Quattro in Sicilia i nominativi finiti nel mirino: un eurodeputato, Giuseppe Milazzo di Fratelli d'Italia, due deputati regionali, Giuseppe Lupo del Pd che appoggia il candidato del centrosinistra Franco Miceli, e Salvatore Lentini del Movimento nazionale autonomista, che sostiene Roberto Lagalla come anche un altro candidato, Francesco La Mantia, architetto, di Noi con l'Italia. Gli altri “sono candidati nei consigli comunali di capoluoghi di provincia e regione”, ha spiegato il presidente della Commissione Antimafia che ha monitorato 19.782 candidature: “Il massimo per le poche risorse di cui dispone la Commissione Antimafia”, ha detto Morra spiegando che i tempi per esaminare i sono stati stretti visto che i “partiti continuano a presentare le liste l'ultimo giorno utile”.
La lista degli “impresentabili”
1. Per quanto riguarda le elezioni del Consiglio comunale e del Sindaco di Acri (CS), risulta in violazione dell’articolo 1, comma 1, lettera b) e j), del Codice di autoregolamentazione, la candidatura di Luigi Maiorino, per la lista 'Pino Capalbo sindaco', che sostiene il candidato Sindaco Pino Capalbo. Nei confronti del candidato è stato emesso in data 13 febbraio 2017 decreto che dispone il giudizio, dal GUP del Tribunale di Catanzaro per il delitto di cui all’articolo 317 c.p. (concussione) aggravato ex art. 416 bis.1 cp. (aggravante mafiosa) con prossima udienza fissata per il 7 luglio 2022.
2. Per quanto riguarda le elezioni del Consiglio comunale e del Sindaco di Barletta, risulta in violazione dell’articolo 1, comma 1, lettera b) del Codice di autoregolamentazione, la candidatura di Antonio Comitangelo , per la lista 'Forza Italia Berlusconi per Cannito', che sostiene il candidato Sindaco Cosimo Cannito. Nei confronti del candidato è stato emesso decreto che dispone il giudizio dal GUP del Tribunale di Bari in data 4 ottobre 2019, per il delitto di cui all’articolo 319 c.p. (corruzione per un atto contrario ai doveri d'ufficio), con prossima udienza fissata al 16 giugno 2022.
3. Per quanto riguarda le elezioni del Consiglio comunale e del Sindaco di Belvedere Marittimo (CS), risulta in violazione dell’articolo 1, comma 1, lettera g), del Codice di autoregolamentazione, la candidatura di Carmelina Carrozzino , per la lista 'Niti per Belvedere', che sostiene il candidato Sindaco Maria Rachele Filicetti. Nei confronti della candidata, risulta emesso decreto che dispone il giudizio dal GUP del Tribunale di Cosenza in data 13 dicembre 2019, per il delitto di cui agli artt. 110 cp. e 12 quinquies della Legge n. 356/92 (ora 512 bis cp.) (fraudolento trasferimento di valori) con prossima udienza fissata per il 14 luglio 2022.
4. Per quanto riguarda le elezioni del Consiglio comunale e del Sindaco di Ciampino (RM), la candidatura di Ernesto Garofano , per la lista Ideale per Ciampino che sostiene il candidato Sindaco Emanuele Colella: - risulta in contrasto con le previsioni dell'art. 10 comma 1, lettera a) e art. 15, comma 1 della cosiddetta «legge Severino» poiché nei confronti del predetto risulta essere stata pronunciata sentenza di applicazione della pena di anni 2 mesi 2 di reclusione, in data 12 aprile 2013 dal Tribunale di Velletri, divenuta irrevocabile il 22 ottobre 2013, per il delitto di cui all'art. 73 comma 5 DPR 309/1990. Pertanto, è da dichiararsi incandidabile. La candidatura risulta infine in violazione dell’articolo 1, comma 1, lettera f), del Codice di autoregolamentazione, avendo il candidato riportato la condanna non definitiva per il reato di cui all'art. 648 bis cp..
5. Per quanto riguarda le elezioni del Consiglio comunale e del Sindaco di Frosinone, risulta in violazione dell’articolo 1, comma 1, lettera e), del Codice di autoregolamentazione, la candidatura di Patrizia Giannoccoli, per la lista 'Frosinone Capoluogo', che sostiene il candidato Sindaco Riccardo Mastrangeli. Nei confronti della predetta è stato emesso decreto che dispone il giudizio dal GUP del Tribunale di Latina in data 20 gennaio 2021 per il reato di cui agli artt. 629 (estorsione) e 61 n. 2 c.p., con prossima udienza fissata al 25 maggio 2023.
6. Per quanto riguarda le elezioni del Consiglio comunale e del Sindaco di Frosinone, la candidatura di Giuseppe Patrizi, per la lista 'Piattaforma civica ecologistica', che sostiene il candidato Sindaco Domenico MARZI risulta in violazione: - dell’articolo 1, comma 1, lettera b), del Codice di autoregolamentazione poiché nei suoi confronti è stato emesso dal GUP del Tribunale di Frosinone decreto che dispone il giudizio in data 14 luglio 2016 per i reati di cui agli artt. 318 (corruzione per l'esercizio della funzione) e 319 (corruzione per atto contrario ai doveri d'ufficio); è in corso il dibattimento; - dell'articolo 1, comma 1, lettere a) e i) del Codice di Autoregolamentazione, poiché nei suoi confronti in data 26 settembre 2017 è stato emesso dal GUP del Tribunale di Roma decreto che dispone il giudizio per il reato di cui agli artt. 81 cpv, 110, c. p. all'art. 260 comma 1 d.lgs. 152/2006. É in corso il dibattimento.
7. Per quanto riguarda le elezioni del Consiglio comunale e del Sindaco di Frosinone, risulta in violazione dell’articolo 1, comma 1, lettere a) e i) del Codice di autoregolamentazione, la candidatura di Mauro Vicano , candidato Sindaco per la lista 'Per Frosinone se vuoi si fà'. Nei confronti dello stesso risulta emesso il decreto che dispone il giudizio in data 4 luglio 2019 per il delitto di cui all'art. 452 quaterdecies c.p. (attività organizzate per il traffico illecito di rifiuti) con prossima udienza fissata per il 5 settembre 2022.
8. Per quanto riguarda le elezioni del Consiglio comunale e del Sindaco di Gorizia, risulta in violazione dell’articolo 1, comma 1, lettera b), del Codice di autoregolamentazione, la candidatura di Silvana Romano , per la lista 'Forza Italia Berlusconi per Ziberna', che sostiene il candidato Sindaco Rodolfo Ziberna. Nei confronti della predetta risulta emesso decreto che dispone il giudizio dal GUP Tribunale di Gorizia il 6 ottobre 2020 per il reato di cui agli artt. 56 e 317 cp. (tentata concussione). Il procedimento è in fase dibattimentale.
9. Per quanto riguarda le elezioni del Consiglio comunale e del Sindaco di Mondragone, risulta in violazione dell’articolo 1, comma 1, lettera b), del Codice di Autoregolamentazione, la candidatura di Patrizia Barbato, per la lista 'Città Futura', che sostiene il candidato Sindaco Francesco Lavagna. Nei confronti della predetta risulta emesso decreto che dispone il giudizio dal GUP del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere in data 24 aprile 2019 per il reato di cui all'art. 319 cp. (corruzione per atto contrario ai doveri di ufficio). È in corso il dibattimento.
10. Per quanto riguarda le elezioni del Consiglio comunale e del Sindaco di Mondragone, risulta in violazione dell’articolo 1, comma 1, lettera f), del Codice di Autoregolamentazione, la candidatura di Antonio Valenza, per la lista 'Forza Italia', che sostiene il candidato Sindaco Alessandro Pagliaro. Nei confronti del predetto risulta emesso decreto che dispone il giudizio dal GUP del Tribunale di Napoli in data 4 novembre 2019 per il reato di cui all'art. 648 bis cp. (riciclaggio). È in corso il dibattimento.
11. Per quanto riguarda le elezioni del Consiglio comunale e del Sindaco di Palermo, la candidatura di Francesco La Mantia, per la lista 'Noi con l'Italia-noi di centro-Mastella', che sostiene il candidato Sindaco Patrizio Lodato, risulterebbe in violazione dell'art, 1, lettera f) del Codice di Autoregolamentazione. Nei suoi confronti è stata emessa condanna in primo e secondo grado per il reato di cui agli art. 648- bis e 81 cpv c.p. (riciclaggio), nonché sentenza della Corte di Cassazione di annullamento con rinvio alla Corte di Appello di Palermo con udienza fissata il prossimo 17 novembre 2022.
12. Per quanto riguarda le elezioni del Consiglio comunale e del Sindaco di Palermo, la candidatura di Salvatore Lentini, per la lista 'Alleanza per Palermo movimento di iniziativa popolare', che sostiene il candidato Sindaco Roberto Lagalla, risulta in violazione dell'art, 1, lettera b) del Codice di Autoregolamentazione. Nei suoi confronti è stata emesso decreto che dispone il giudizio per il reato di cui agli artt. 56, 317 cp. (tentata concussione). È in corso il dibattimento.
13. Per quanto riguarda le elezioni del Consiglio comunale e del Sindaco di Palermo, la candidatura di Giuseppe Lupo, per la lista 'Partito Democratico', che sostiene il candidato Sindaco Francesco Miceli, risulta in violazione dell'art, 1, lettera b) del Codice di Autoregolamentazione. Nei suoi confronti è stata emesso decreto che dispone il giudizio per il reato di cui agli artt. 319, 321 cp. (corruzione). È in corso il dibattimento.
14. Per quanto riguarda le elezioni del Consiglio comunale e del Sindaco di Palermo, la candidatura di Giuseppe Milazzo, per la lista 'Giorgia Meloni Fratelli d'Italia', che sostiene il candidato Sindaco Roberto Lagalla, risulta in violazione dell'art, 1, lettera b) del Codice di Autoregolamentazione. Nei suoi confronti è stata emesso decreto che dispone il giudizio per il reato di cui agli artt. 56, 317 cp. (concussione). È in corso il dibattimento.
15. Per quanto riguarda le elezioni del Consiglio comunale e del Sindaco di Verona la candidatura di Luca Bagliani , per la lista 'Battiti per Verona', che sostiene il candidato Sindaco Federico Sboarina, risulterebbe in violazione dell'art. 1, lettera b) del Codice di Autoregolamentazione essendo stato emesso nei suoi confronti in data 18 febbraio 2019 decreto che dispone il giudizio per il reato di cui agli artt. 322 comma 2 e 61 n. 2 c.p. (istigazione alla corruzione). Il dibattimento è stato rinviato al prossimo 15 dicembre 2022. Segnalo che la consumazione del reato risulta risalente al gennaio 2013.
16. Per quanto riguarda le elezioni del Consiglio comunale e del Sindaco di Piacenza, la candidatura di Olga Marsico, per la lista 'Forza Italia - Italia al Centro Udc', che sostiene il candidato Patrizia Barbieri, ricade nella previsione di cui all'art. 11 lettera a) della cosiddetta legge Severino. Nei confronti della predetta è stata emessa sentenza in primo e secondo grado di condanna alla pena di un anno e sei mesi di reclusione per il delitto di cui all'art. 314 c.p. (peculato). Pertanto la candidata ove eletta verrebbe sospesa di diritto dalla carica.
17. Per quanto riguarda le elezioni del Consiglio comunale e del Sindaco di Ardea (RM), la candidatura di Brunella Pinciaroli, per la lista 'Ardea al centro-Cambiamo con Toti', che sostiene il candidato Sindaco Maurizio Cremonini, risulta in violazione dell'art. 1, comma 1 lettera e) del Codice di Autoregolamentazione essendo stata emessa nei suoi confronti dal Tribunale di Velletri, in data 25 febbraio 2020 sentenza di condanna alla pena di anni tre e mesi cinque di reclusione, tra l'altro, per il reato di cui agli artt. 81, 110 e 629 cp. (estorsione). Pende giudizio di appello con udienza ancora da fissare.
18. Per quanto riguarda le elezioni del Consiglio comunale e del Sindaco di Taranto, la candidatura di Francesco D'Andria , per la lista 'Taranto next generation', che sostiene il candidato Sindaco Luigi Abbate, risulta in violazione dell'art, 1, comma 1 lettera b) del codice di autoregolamentazione. Nei confronti del predetto è stato emesso decreto che dispone il giudizio in data 20/ aprile 2018 per delitto di cui all'art. 319 quater (induzione indebita a dare o promettere utilità). È in corso il dibattimento con prossima udienza fissata per il 17 ottobre 2022.