Nei cieli del mondo volano 39mila aerei, di cui più della metà sono privati, ad uso esclusivo dei più ricchi. Decine di modelli, dai più piccoli da 2milioni, modelli da 600milioni come l’Air Bus A380, commissionato dal principe saudita Alwaleed Bin Talal. Avevamo già parlato dei viaggi privati, fortemente criticati, dei vip. L’inquinamento è il primo dei problemi che salta all’occhio, anche se non a loro, sembrerebbe. Questi jet «emettono la stessa quantità media di CO2 che un cittadino emette in un anno intero per tutti i suoi trasporti» afferma un attivista intervistato da Le Iene. In Francia il ministro dei trasporti ha sostenuto che chi inquina di più dovrebbe fare «uno sforzo maggiore». Chiede una riduzione dei voli privati, beccandosi le risate dei tecnici e giocatori del Paris Saint-Germain, abituati ad andare in trasferta volando con l’aereo privato.
Tuttavia Le Iene precisano che l’impatto dell’inquinamento dei jet privati è davvero minimo sul totale delle emissioni nocive. Si tratta dello 0,08% del totale scaricato dall’uomo nell’aria. Questo non perché inquinino poco in sé, ma perché sono appannaggio esclusivo di una percentuale risicatissima della popolazione mondiale. Il consulente aeronautico dell’aeroporto di Sion, comunemente usato per far partire o atterrare dei voli privati, Emilian Toman spiega di che clientela si tratta. Sono «banchieri, atleti» e i voli vengono usati per trasportare opere d’arte, gioielli, contratti. Esatto, voli organizzati esclusivamente per il trasporto di una pila di fogli. Ma perché scegliere un volo privato invece del comune volo di linea? Non si tratta, secondo Toman, della durata del volo, ma della qualità dei servizi prima, dopo e durante. «C’è qualcuno che conosce le tue necessità».
Ma quanto costa viaggiare? Si va dai 3mila euro l’ora per un aereo da 5 posti che va alla velocità media di 650 km/h; fino a 9mila euro l’ora per i top di gamma, in grado di trasportare decine di passeggeri. L’account social “Jet dei ricchi”, gestito da attivisti italiani, ne fa una questione morale. Scandagliando il web riescono ad individuare la targa di un aereo che viene tracciato da un software online, così da sapere di chi è il veicolo in analisi. Mostrano alle Iene uno spostamento di Gianluca Vacchi da Bologna a Taranto per l’inaugurazione di un locale della sua catena di kebab, spiegando come con quell’unica tratta abbia inquinato quanto due persone in un anno. Poi tocca ai Ferragnez. Volo da Milano a Ibiza in aereo, emettendo 5,5 tonnellate di CO2 in un’ora e mezza. Ma non sono solo influencer. Un politico spicca per quantità di viaggi privati e, conseguentemente, per quantità di emissioni. Matteo Renzi, che in una sola giornata di campagna elettorale ha fatto Roma, Lamezia Terme, Bari, Cagliari, Palermo, Firenze. Ha consumato la cifra record di 11,6 tonnellate di CO2, come quattro persone in un anno. Non proprio un esempio virtuoso, soprattutto a sinistra, dove la tematica ambientale spopola.Un dibattito che sta crescendo e che anche in Italia ormai comincia a esplodere.