La crisi economica sta mettendo a dura prova anche i lidi italiani, e Pinuccio, inviato di Striscia la notizia, ha pubblicato al riguardo un reel durissimo per commentare la situazione. Secondo lui, c’è un calo generalizzato dei turisti sulle spiagge italiane, con la gente che preferisce optare per le spiagge libere, e le ragioni sono evidenti: “Le spiagge libere sono piene di gente, si portano il panino, si portano a bere...”, denuncia. Una scelta che sembra essere direttamente legata a un fattore cruciale: i prezzi alle stelle. Così Pinuccio punta il dito contro il costo dei lettini e degli ombrelloni, ma soprattutto contro le restrizioni e le politiche di pagamento imposte dagli stabilimenti balneari: “Non si può portare l’acqua, non si può portare da mangiare, e poi si deve pagare l’ingresso, il parcheggio… forse avete esagerato un po’ troppo”, dice riferendosi a una serie di regole che, a suo avviso, hanno esasperato i clienti.

Il tema del caro-vacanze, aggiunge, è amplificato anche dal contesto economico generale: “Gli stipendi sono bloccati, l’inflazione ha fatto perdere un valore del 10% ai salari, e nel frattempo i costi sono aumentati dal 30 al 40%” afferma, concludendo: “La gente come cazzo deve fare?”. A far discutere ulteriormente sono le parole di alcuni esercenti che, secondo Pinuccio, minimizzano la situazione, definendo gli italiani un “turismo povero”. “Ma i poveri sono quelli che non possono andare al mare senza pagare?”, ironizza. Poi lancia una critica più ampia, avvertendo: “Negli ultimi anni, dove si offrivano solo mare e cibo, senza un’offerta culturale, la situazione diventerà ancora più critica”. La conclusione è chiara: per Pinuccio, la strada intrapresa non è quella giusta: “Se proprio devo spendere per un viaggio, vado a vedere un luogo che non ho mai visto”, dice, ma non certo per trascorrere ore a fare la fila per un panino da 12 euro, che pagarlo è da coglioni. E chiude con una profezia: “Questo è solo l’inizio, nei prossimi anni sarà ancora peggio”.