Bene. E ci siamo giocati la Chiara Ferragni. Non è che sia l’unica ad averci (a quanto pare, forse) lasciato un pezzettino di cervello, in questi giorni siculi di delirio. Ma il suo delirio è comunque degno di nota almeno quanto quello delle più alte istituzioni dell’isola. Sappiamo già tutti che mentre l’isola sprofondava in una distopia horror apocalittica, con gli aeroporti chiusi, gli incendi, i morti carbonizzati, la mancanza di luce e di acqua, con i turisti che vagano spersi su autobus e treni perdendo continuamente aerei e senno, la “nostra influencer” (è mezza catanese) si selfava in barca alle Eolie scrivendo “Sicilia Bedda” (‘sta minchia, aggiungerei per correttezza). Ovviamente per insensibile l’hanno presa e per strafottente l’hanno lasciata, dato che stava toccando vette alla Elkann. Ma la Ferragni è sveglia! Così, arrivata in una Palermo avvolta dalle fiamme, ha dichiarato: “Se le istituzioni della Sicilia avessero bisogno di me, io sono qui”.
Adesso, che le istituzioni siciliane (e italiane) siano obiettivamente meno capaci della Ferragni non c’è dubbio. Ma in questo inferno alle corna che abbiamo ci mancano solo le mazzate (che in realtà manco quelle ci mancano). Certo che le istituzioni siciliane hanno bisogno di lei! Immaginiamo già foto sorridenti con i vertici regionali, i selfie ai tavoli tecnici, spandendo ottimismo a destra e a manca. Mentre pompieri e normali cittadini lottano col fuoco, quello vero!
Vuoi fare qualcosa Chiara? Vai a lavorare sulle ruspe a scavare le trincee tagliafuoco. Vai a pilotare i Canadair. Entra nelle case a tirare fuori gli anziani, dai informazioni ai turisti spersi e disperati come stanno facendo le hostess e gli steward di terra (in divisa!), a mille euro al mese, sotto il solleone. Altro che fotine e immagini e comunicazione. Siate seri! Per Giove!!!