Warning! Questo è un articolo di catcalling elettorale, d’altronde non è colpa mia se, per la raccolta fondi in favore della Lega, Laura Ravetto ha deciso di mettere in palio se stessa, nel senso di trascorrere parte della giornata con lei, in luoghi pubblici e attinenti alla sua attività politica, per carità, ma sempre con lei! Con Laura Ravetto! Che sarà senz’altro una persona brillante e geniale e intelligente e intuitiva e deduttiva e problem solving e con a cuore gli interesse degli ita(g)liani e tutto quello che volete. Ma è anche bona! Lasciatemelo dire: è bona! E non è una frase sessista perché secondo me, la Ravetto, è bona in quanto bona. Non è che dico “bona” a tutte le donne: la bonazzitudine della Ravetto è una cosa che riguarda solo lei. Al punto che se fosse maschio le direi bono, o quantomeno bon*. E comunque non è colpa mia se in palio c’è del tempo di qualità da trascorrere con Laura Ravetto e non con Mario Borghezio. Non è che la Ravetto ha telefonato a Borghezio e gli ha detto: “Ho avuto un’ideona! Lanciamo una raccolta fondi. I primi tre che donano di più avranno in premio la possibilità di passare del tempo di qualità con te!”. Non vorrei continuare con questo ragionamento perché oramai conosco i miei sillogismi e so che fra un po’ potrei anche arrivare a dire che Laura Ravetto è sessista. Quindi mi fermo e torno al “bona”.
Lasciamo perdere il fisico perfetto e scolpito e da urlo che non sono a questo livello: è la faccia della Ravetto di fronte alla quale il mio sguardo trova riposo. Avete presente il naso della ravetto? È una freccia scolpita che punta in basso verso quei denti perfetti, sormontati da zigomi aggressivi e contornati da quella mascella volitiva che è tutto uno sprizzare di energia positiva e grinta e determinazione. Adesso, io non ho soldi da donare alla Lega. Però per la Ravetto farei di tutto. Accettate un baratto? Sono disposto ad avventurarmi in mare aperto con un canottino monoposto da dieci euro che vendono dai cinesi e assaltare un barcone di migranti armato di cerbottana (quelle della scuola: una bic svuotata e le palline di carta masticata) per affondarlo. Sono pronto a citofonare ad almeno venitimila citofoni di ogni regione ita(g)liana chiedendo se spacciano. Sono pronto a strafocarmi di prodotti alimentari etnico italici doc dop minch. Emulerei Salvini quando a Catania (uno degli scherzi più belli mai riusciti) gli hanno servito la granita insieme all’arancino! Sono disposto a fare ore e ore e ore di filmati alle manifestazioni pro migranti e poi sbobinarle tutte e identificare ogni partecipante dossierandolo come si deve. Posso litigare con Forza Italia o fare pace con Forza Italia a un suo solo cenno. Posso portare via i voti a Forza Italia oppure regalarglieli, basta che me lo dica, basta un cenno del suo naso e io diventato uno scrittore manciuriano.
Aspettate, cosa leggo? Dice che Laura Ravetto riceve molti messaggi sui social di utenti innamorati dei suoi piedi. Eh bé, come si sa questo è campo mio. Fatemi controllare un po’ Wikifeet… azz… ha un principio di alluce valgo. Se dono un euro posso dare una pacca sulla spalla a Borghezio?