“Sento che in futuro le mie canzoni saranno cantate dalle prossime generazioni. Che, grazie alla comunicazione di massa, capiranno cosa voglio dire questa sera. Capiranno e apriranno gli occhi, anziché averli pieni di sale”. Era il 1979 quando Rino Gaetano pronunciò queste parole e, a distanza di più di quarant’anni da quel momento, non possiamo che dargli ragione. Rino continua a vivere, nei giovani più che mai. Chi scrive ne è il chiaro l’esempio: quasi trent’anni e un amore profondo per il cantautore calabro-romano. Un’artista che sì ci ha lasciato troppo presto, ma che al tempo stesso ci ha lasciato in eredità tantissimo: i suoi testi. Brani semplici solo all’apparenza, in cui si cela un parlare quotidiano che li rendono attuali oggi come e più di allora. Toni scanzonati e un timbro inconfondibile che hanno contribuito a renderlo immortale. Rino manca dal 2 giugno del 1981, ma come avviene ormai dal 2011, una triste ricorrenza è stata resa un’occasione d’incontro per tutti coloro che lo amano: il Rino Gaetano Day. Noi di MOW non potevamo assolutamente mancare, gustandoci queste ore all’insegna della musica e dello spirito di condivisione direttamente da sotto il palco. L’evento è stato voluto e organizzato da Anna e Alessandro Gaetano, rispettivamente sorella e nipote del cantautore, al Parco Talenti di Roma, non molto lontano dalla casa in cui Rino ha abitato insieme alla sua famiglia. In scena la Rino Gaetano Band composta da Alessandro Gaetano greyVision (voce, chitarra acustica e percussioni), Paolo Petrini (voce e chitarra acustica), Ivan Almadori (voce e chitarra acustica), Alberto Lombardi (chitarra elettrica e cori), Michele Amadori (tastiere e cori), Fabio Fraschini (basso) e Marco Rovinelli (batteria). L’unica tribute ufficiale fondata dalla sorella Anna, che dal 1999 mantiene viva con una serie di concerti in giro per l’Italia la memoria di Rino. E che, nel quarantaduesimo anniversario della sua scomparsa, è riuscita ad avvicinarlo il più possibile al popolo del sue canzoni.
Due serate, 2 e 3 giugno, in cui è stata regalata al pubblico la possibilità di ripercorrere la produzione artistica di Rino, sei album in studio e un live. Non solo i suoi brani più celebri, ma anche quelli meno conosciuti. Un viaggio all’insegna dell’introspezione, per riuscire a comprenderlo nel profondo: La vecchia salta con l’asta, Scusa Mary, Le beatitudini, Supponiamo un amore e tantissimi altri. Rino non è solo quello di Gianna, in lui non c’era alcun disimpegno. Era un cantautore visionario, anticonformista e di grande talento. Nessuna paura di scontrarsi con il potere e che, ancora oggi, continua a conquistare sempre più giovanissimi. Un Rino Gaetano Day in cui sono stati i ragazzi a farla da padrone, che da tutta Italia si sono messi in viaggio per Rino. C’è chi prima è passato al Verano a portargli un fiore, scrivendo una dedica sul quadernino che Anna Gaetano si premura sempre di far trovare per i fan di suo fratello, e poi tutti insieme al Parco Talenti per cantare a squarciagola tutto il repertorio del cantautore. Alla presentazione LaMario, Greg e Gaia Messerklinger, mentre sul palco si sono esibiti diversi ospiti come Leo Gassman, Pierdavide Carone, Comete, Luciano D’Abbruzzo, Lorenzo Lepore e Giulio Wilson, che hanno interpretato alcuni dei brani di questo genio mai dimenticato. Tema di questa edizione la sostenibilità ambientale, al supporto di Sea Shephered Italia. Prima che il concerto iniziasse abbiamo parlato un po’ con Alessandro Gaetano, nipote di Rino, che ci ha confidato cosa penserebbe suo zio di quello che le sue canzoni sono state in grado di creare: “Ne sarebbe fiero, condividerebbe alla grande. Rino è immortale, perché si tramanda questo suo messaggio universale di speranza”.
Alcuni artisti non muoiono mai, Rino con la sua musica continua a vivere sotto un cielo sempre più blu… È più blu è più blu!