Ferragosto in tragedia: a Casa Franca, in provincia di Brescia, un bambino di due anni è stato colpito da un proiettile vagante mentre era alla finestra di casa. Affacciato insieme ai genitori attratti proprio da quei rumori che, come diversi vicini, credevano essere fuochi d’artificio. E invece si trattava di spari esplosi per gioco da una guardia giurata fuori servizio. Stando a una prima ricostruzione degli inquirenti, l’uomo non era solo, con lui anche un amico di 31 anni e un ragazzo di appena 19 anni, fidanzato della figlia della compagna. Lui con la pistola d’ordinanza, gli altri con un fucile a testa entrambi regolarmente denunciati e poi sequestrati. Senza preoccuparsi delle possibili conseguenze hanno iniziato un tiro a segno contro i cartelli stradali, anche questi sequestrati, con tanto di tredici fori. Il padre del bimbo, come raccontato da un testimone, appena resosi conto di quanto successo avrebbe iniziato a urlare disperato: "Lo hai ammazzato". La mamma, invece, sarebbe scesa in strada in lacrime in cerca d’aiuto.
Fortunatamente il proiettile non ha raggiunto alcun organo vitale. Il piccolo, difatti, sottoposto d’urgenza a un delicato intervento chirurgico all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, si è svegliato e respira da solo. Potrebbe quindi essere fuori pericolo, ma la prognosi resta riservata. La guardia giurata al momento è indagata per lesioni colpose gravissime, reato punibile fino a due anni di carcere. Sembra, inoltre, che i racconti resi in un primo momento dai protagonisti agli inquirenti non siano stati concordanti. Le indagini per accertare le dinamiche dell’accaduto sono ancora in corso: da stabilire il numero dei colpi esplosi dai tre. Stando a quanto raccontato dai vicini, l'uomo è un soggetto dal grilletto facile, anche per reclamare contro gli schiamazzi notturni.