Stefano De Martino è stato ospite a Belve, il programma condotto da Francesca Fagnani da ieri di nuovo in onda su Rai 2. Anche se belva proprio non si sente l’ex ballerino di Amici, che si sente piuttosto un asino, un animale da cui, spiega, ci si aspetta poco ma che è “inaspettatamente intelligente” . Durante l’intervista si è parlato di fama e notorietà (“Sono diventato noto ma non famoso” dice il conduttore di Bar Stella che sa di essere stato spesso al centro dell’attenzione per questioni personali, ma che ora ritiene di essere sul percorso che porta alla fama), di talento (“Sì, sono talentuoso”). E tra una domanda e l’altra la conduttrice non poteva non affrontare l’argomento Belen. “Come si vive una storia d’amore costantemente pubblica?” chiede. “Male” risponde senza pensarci due volte Stefano. E proprio a proposito di notorietà, la conduttrice ricorda un vecchio aneddoto: “Senta ma è vero che all’inizio, quando voi avete fatto un incidente in moto, lei era famosissima e lei – De Martino – ancora iniziava, sono arrivati tutti, medici, primari. Tutti per Belen che non si era fatta niente. Lei che invece aveva avuto la peggio… l’hanno lasciata mano nella mano con l’infermiera?”
“Andiamo a mangiare un hamburger insieme in moto – racconta l’intevistato –. Io, 22enne fidanzato con Belen, mi sentivo il re del mondo, quindi ero felicissimo. A un certo punto, per guardare lo specchietto retrovisore… un furgone inchioda davanti a me e io lo prendo in pieno e sfondo uno dei vetri che c’erano nelle portiere posteriori con la testa. Belen si sloga una caviglia”. “Io avevo il setto nasale frantumato, cinquanta punti di sutura sul braccio sinistro, un tendine della mano lacerato, colpo di frusta, avevo perso i sensi, ma i primari erano preocupati giustamente per la caviglia di Belen” continua ridendo. “Praticamente tutto lo staff medico era attorno a questa dea che aveva spalancato le porte del pronto soccorso. Io ero come un fetente dietro una tenda con un infermiere che mi teneva la mano”. “Oh, ma tu lo sai di là chi ci sta?” è stata la domanda delll’infermiere quando ha ripreso conoscenza. “È un sopravvissuto!” commenta la Fagnani. Un incidente che, perlomeno, gli ha insegnato qualcosa: “Mi è servita a capire da subito che, insomma, bisognava rimboccarsi le maniche, perché altrimenti… neanche l’assistenza sanitaria”.