La Cassazione Civile si è pronunciata con l’ordinanza n. 34889 del 13 dicembre 2023 confermando la truffa Euribor tra il 29 settembre 2005 e il 30 maggio 2008 a danno dei mutuatari, che hanno stipulato - in quel periodo - con le Banche mutui a tasso variabile, a danno di coloro che hanno usufruito allora di leasing o di ogni altro finanziamento a tasso variabile, nonché a danno di Enti Pubblici che hanno sottoscritto all’epoca derivati. Per comprendere meglio di cosa stiamo parlando riportiamo ad un servizio di Striscia la Notizia del 9 dicembre 2016.
Euribor, la Cassazione dà ragione a Striscia la Notizia e Sos Utenti. La menzionata ordinanza n. 34889 del 13 dicembre della Corte di Cassazione conferma le intuizioni della Sos Utenti e del tg satirico di Antonio Ricci. Nel 2016 Moreno Morello, insieme con l'Associazione in difesa dei consumatori Sos Utenti, si era occupato della notizia di un cartello messo in piedi da alcune delle principali Banche europee per "taroccare" a proprio vantaggio i tassi d’interesse in euro (Euribor) tra settembre 2005 e maggio 2008.
E ora l'ordinanza n. 34889 del 13 dicembre della Corte di Cassazione conferma le intuizioni della Sos Utenti e del tg satirico di Antonio Ricci ed estende l'irregolarità dell'accordo anche ai tassi applicati dalle Banche italiane in quel periodo. Si apre così la possibilità per i clienti del nostro Paese di ottenere un risarcimento. Una decisione rilevante, considerato che l'importo accumulato dalle Banche con quei tassi ammontava a circa 16 miliardi di euro.
Pertanto, gli interessi su tutti i debiti (mutui, finanziamenti, leasing, compresi i derivati) in essere tra il 2005 e 2008 debbono essere azzerati e calcolati con il tasso agevolato di cui all'art. 117 TUB (Tasso Minimo BOT annuale), oppure senza alcun interesse e solo con lo spread contrattuale. Si tratta di una somma molto più alta della tassa sugli extraprofitti delle Banche. La prescrizione del debito, nel caso di specie decennale, non è scattata per i prestiti ancora in essere e comunque inizia a decorrere dal pagamento dell’ultima rata del prestito.