Altro giorno, altra settimana, altra polemica. Sterile, ovviamente. TikTok decide di alzare l’età minima delle dirette sulla piattaforma cinese più famosa del globo terraqueo. Attualmente i requisiti richiesti per stremmare sono un minimo di mille follower ed i 16 anni, età in cui negli Usa si guida senza problemi ed età a cui io ho perso la verginità. E per motivi che non mi sono del tutto chiari a qualcuno questa nuova policy non piace. Non che debba per forza cercare una spiegazione nel vuoto cosmico, ma vorrei capire dove esattamente l’azienda starebbe sbagliando nel cercare di “mettere al sicuro” gente che perde prima la privacy della verginità (come sentii affermare ad Awed durante un suo spettacolo).
All’ego ipertrofico di queste orde di ragazzi così palesemente fragili ed in cerca di conferme negli altri (mica in se stessi eh) un po’ di rigidità, di regole in più e di tutela dalle loro cazzate, non faranno male. Tra le novità che vuole introdurre l’azienda abbiamo anche la possibilità di rendere le dirette visibili solo per un pubblico adulto, il che mi sembra onestamente un’ottima intuizione. Rimane inoltre rigida la politica riguardo ai nudi, alle foto osé e tutto ciò che è sessuale, non fosse che poi durante la pandemia qualche sgallettata, con molto tempo da perdere e tante scemenze da dire, ha pensato bene di spiegare alle coetanee meno furbe e maliziose come monetizzare le famose foto dei piedi, lanciandole senza volerlo tra le braccia di maniaci che tutto volevano tranne che solo le foto degli alluci.
TikTok si evolve e manco verso direzioni troppo malsane: ai messaggi in direct si potrà accedere sempre dai sedici anni in poi e lentamente verranno sbloccate le funzioni che li accompagneranno nell’esperienza digitale più “completa”. Un po’ come quando ci si addentra nel mondo del sesso: parti dai limoni a farti spremere come un limone. Giusto così. Nulla di strano, nulla di scandaloso, solo regole che avremmo dovuto introdurre molto prima e che dovrebbero applicare tutti ricordandosi che il mondo digitale è uno, che gli stronzi da tenere alla larga da altri potenziali cretini facilmente condizionabili sono tanti e che spetta pure ai social educare un minimo i ragazzi.
E visto che è palese come molti genitori si rincretiniscano a fare più video demenziali dei figli, vorrei proporre anche l’introduzione di un patentino all’uso della piattaforma: se non hai problemi a renderti ridicolo e a creare imbarazzo nei tuoi figli e tra i tuoi antenati, tu nell’internet a boomerare non ci stai. Tik Tok Tak è inaccettabile!