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Troppo freddo, niente green: d’inverno gli autobus elettrici non funzionano. Ma auto e mezzi a batteria non dovevano salvarci dal riscaldamento globale?

  • di Lorenzo Fiorentino Lorenzo Fiorentino

11 dicembre 2023

Troppo freddo, niente green: d’inverno gli autobus elettrici non funzionano. Ma auto e mezzi a batteria non dovevano salvarci dal riscaldamento globale?
Con il freddo il green non va, o comunque non va a sufficienza. Un problema che non sembra trovare una soluzione percorribile e che nel periodo invernale si traduce in autonomie a dir poco ridotte per esempio per gli autobus elettrici. E adesso come si fa con la mobilità a “zero emissioni”? E pensare che i mezzi che soccombono per il gelo vengono proposti come quelli che dovrebbero salvarci dal riscaldamento globale…

di Lorenzo Fiorentino Lorenzo Fiorentino

Il green cede di fronte al freddo scandinavo. In Norvegia, sembra che una flotta di autobus elettrici destinati al trasporto pubblico di Oslo stia presentando numerosi problemi riguardo a delle autonomie a dir poco risicate. La causa di tutto questo caos infatti sarebbe proprio la temperatura. In inverno, la mobilità a zero emissioni non va e con l’abbassarsi dei gradi si ha un aumento considerevole dei disagi, tant’è che si rischia seriamente di mettere in ginocchio il trasporto pubblico della capitale norvegese. Il fatto che il freddo crei fastidi alle batterie dei nuovi veicoli EV, non è poi una grande novità, si è sempre saputo. Eppure, adesso ci si sorprende di quanto stia accadendo in nord Europa. Nello specifico, alcuni autobus elettrici Solaris Urbino 18.75, questi arrivati nella città scandinava solamente nello scorso mese di aprile, starebbero subendo dei seri danni dovuti proprio alle rigide temperature norvegesi. A renderlo noto è il giornale tedesco Bild, che parla di “batterie che si scaricano più rapidamente” da quando è cominciato il periodo invernale. Inoltre, vengono forniti anche alcuni numeri a proposito di questa situazione. Dell'intera flotta di 183 mezzi per il trasporto pubblico di Oslo firmato Solaris, sono ben 140 quelli coinvolti dal drastico calo delle autonomie. Un problema non da poco visto che questi autobus, secondo quanto riportato dalla Gazzetta dello Sport, opererebbero nelle linee più affollate e impiegate quotidianamente da quasi 150.000 persone. Ma la questione più grande, ora, riguarda l'intera reputazione della mobilità green, su cui vengono gettate nuove ombre anche nella sua terra promessa. 

Autobus elettrico Solaris Urbino
Autobus elettrico Solaris Urbino

La Norvegia è per numeri il più grande mercato dell’elettrico del vecchio continente (e non solo), con l’80% delle nuove immatricolazioni dotate di motorizzazioni a zero emissioni. L’obiettivo del Paese è quello di arrivare ad una mobilità del tutto “carbon free” già nel 2024, con un anticipo di oltre dieci anni rispetto alle direttive emanate dall’Unione Europea, ma i nuovi problemi che in questi giorni stanno mettendo in ginocchio il trasporto pubblico di Oslo rischiano di far rivedere i piani. A gettare acqua sul fuoco, però, ci pensa Cathrine Myhren-Haugen della Ruter, ovvero la società responsabile del trasporto pubblico, che promette di monitorare la situazione per gestire al meglio l'inatteso sviluppo degli autobus EV. “Il freddo fa sì che l'autonomia degli autobus elettrici non sia buona come al solito - ha detto Myhren-Haugen -. Gli autobus finiscono l'elettricità più velocemente. Ora registreremo ciò che accade giorno dopo giorno e poi scopriremo come programmare meglio le corse in futuro”.

Cathrine Myhren-Haugen della Ruter
Cathrine Myhren-Haugen della Ruter

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