Si chiamava Janna Gommelt la turista tedesca morta lo scorso 20 gennaio nel letto del suo furgone a Focene, frazione del Comune di Fiumicino. La giovane era in vacanza con il fidanzato Michael Douglas quando, stando al racconto del compagno, avrebbe perso i sensi. Immediata la chiamata al 118 che però oggi è stato denunciato dal ragazzo per via dell'ingiustificato ritardo con cui i soccorsi sarebbero arrivati sul posto. La ricostruzione di Douglas, che in queste ha sporto regolare denuncia, è agghiacciante. Per quanto sia già stata ufficialmente smentita dalla Regione Lazio. Andiamo a cercare di comprendere meglio i contorni di questa triste vicenda. Cos'è successo a Janna?
Secondo quanto riportato dal fidanzato Douglas, con lei al momento del decesso, il 118 si sarebbe dimostrato totalmente inefficiente nel gestire questa emergenza. Ecco le sue parole: "Non ho esitato nemmeno un secondo prima di chiamare l’ambulanza. Se i soccorsi fossero arrivati in tempo Janna sarebbe ancora viva". L'uomo spiega di aver effettuato la prima telefonata al 118 alle 15.39 di quel terribile 20 gennaio: "Mi hanno subito messo in attesa per trovare un un operatore in grado di parlare inglese. Poi, sempre faticando nelle comunicazioni, mi è stato detto di tenere acceso il gps così che l’ambulanza ci potesse trovare". Ma questo sarebbe stato solo l'inizio del calvario.
30 minuti più tardi, infatti, Douglas chiama di nuovo il 118 ma ancora niente soccorsi in arrivo. A quel punto, l'uomo si mette alla guida del furgone suonando il clacson all'impazzata. Così, riesce a trovare gli infermieri e la donna, oramai in fin di vita, viene trasportata nel giro di un quarto d'ora all'ospedale Grassi di Ostia. Alle porte della struttura, Michael trova ad accoglierlo i carabinieri.
"Mi hanno interrogato per 6 ore con Google Translate — riporta Douglas — Non mi hanno mai fatto parlare con un medico o un infermiere per sapere cosa fosse successo. Poi, alle 22.30, è arrivato il furgone che l’ha portata in obitorio". Questa la ricostruzione del giovane a 74 giorni dal decesso della fidanzata e senza che la famiglia abbia ancora potuto riaverne le spoglie. La causa ufficiale della morte è un arresto cardiaco. "Sto svenendo" le ultime parole che Janna avrebbe detto a Michael prima di scivolare a terra per non rialzarsi più.
I due giovani erano partiti per un viaggio in furgone alla scoperta dell'Europa e aggiornavano spesso il loro profilo Instagram di coppia (@dougbunnys_van) per raccontare le tappe del loro viaggio con splendide foto e caption colme di entusiasmo per questa avventura, tappa dopo tappa.
La Regione Lazio ha voluto smentire, diramando una nota ufficiale, la versione di Douglas con queste parole: "La telefonata di emergenza del giorno 20.01.2022 delle ore 15.39 è stata subito gestita correttamente in lingua inglese ed è stato geolocalizzato l’intervento con le coordinate di latitudine e longitudine. La telefonata è durata circa due minuti ed il contenuto audio, concesso dalla Centrale operativa del numero unico dell’emergenza, è stato integralmente allegato". La Regione ha reso inoltre disponibile l'audio della chiamata. Intanto, la procura di Civitavecchia ha aperto un fascicolo contro ignoti per istigazione al suicidio.