Ultima Generazione torna a far parlare di sé. Anche se non così bene come dovrebbe sperare chi vuole persuadere altri a condividere la propria causa. Ma tant’è. Il governo Meloni vorrebbe “fino a 3 anni di carcere” per i vandali dei gruppi ambientalisti, oltre alla sanzione amministrativa, che può voler dire una multa che va dai 500 ai 1000 euro. In tutta risposta, l’organizzazione ecologista si è fatta sentirenuovamente, stavolta a Padova, verso le 8:18, in via Ugo Bassi, tra le facoltà di matematica e ingegneria. I protagonisti sono tre studenti e all’azione è seguito un comunicato di UG: “Abbiamo deciso di creare un intoppo, una piccola interruzione a questa quotidianità, tra i dipartimenti di economia e ingegneria: a volte è necessario fermarsi e guardarsi intorno per riconoscere che stiamo camminando verso un vicolo cieco. Questo vicolo si chiama economia fossile. Stiamo andando a sbattere contro un muro, ma forse siamo ancora in tempo per cambiare direzione”.
L’ennesima denuncia di uno stato di cose aggravato, secondo Ultima Generazione, dall’immobilismo della politica. In un recente tweet, UG parla direttamente delle scelte del governo: “Forse al Governo sfuggono dei dati, visto che danno la priorità al DDL contro gli imbrattamenti rispetto a quelli per proteggere la popolazione dalla siccità e dagli eventi estremi... 40 000 € per ripulire i monumenti imbrattati. 6 000 000 000 € i danni della siccità nel 2022”. E si torna a bloccare il traffico. Stavolta, però, le forze dell'ordine sono riuscite spostare di peso i tre manifestanti in circa 15 minuti di tempo. Come sempre, invece, non sono mancante le tensioni con chi si è visto bloccato nel traffico in un orario di punta come può essere la prima mattina di un giorno lavorativo. La domanda che molti si pongono, però, è sempre la stessa: ma davvero sono strategie efficaci? Non si rischia forse di inimicarsi chi dovrebbe invece finire per schierarsi dal lato ecologista? Il rischio, come sempre, è che le azioni dimostrative si trasformino in un braccio di ferro con il governo,concentrandosi però esclusivamente sulle questioni del “vandalismo” e del disturbo della quiete pubblica, e mai davvero sui temi ambientali.