I Milanesi fuori da Milano. A quanto pare il parcheggio non è più un loro diritto. A denunciare questa volta è l’avvocato Giorgio Fantacchiotti che firma una lettera dai toni ironici lasciata sul cruscotto della propria vettura in cui si rivolge alla polizia urbana della metropoli. L’avvocato ha dovuto posteggiare (ancora una volta) fuori dalla zona residenti, nonostante sia dotato di pass. A rendere virale questa denuncia ci pensa Dj Ringo, che ha postato la lettera sul suo profilo Instagram. Il Dj e volto televisivo commenta il fatto con la sua solita ironia: “Sense of humor o sense of vigili?”. Ma qui non c’è proprio nulla da ridere. Milano sembra stia sprofondando sempre più nel baratro e dopo il problema sicurezza arriva quello dei parcheggi. “Almeno la metà dei posti riservati a noi residenti sono occupati da vetture non dotate di apposito pass”, recita la lettera dell’avvocato, che continua: “Noi residenti siamo costretti a parcheggiare in aree a pagamento o in divieto di sosta, andando incontro a spese e multe”. E così, un altro milanese stufo della situazione della propria città si aggiunge a un elenco diventato chilometrico. La rabbia dei cittadini sembra trovare sfogo solamente tramite i social e questo la dice lunga sulla situazione milanese.
Dopo Flavio Briatore e Corrado Tedeschi, vittime di tentati furti, ecco che arriva anche Dj Ringo a lamentarsi. Instagram sembra essere diventato un ufficio della Questura dove denunciare la gestione della città. È sui social che giovani e meno giovani riportano le gravi situazioni che quotidianamente avvengono a Milano, tra rapine, tentativi di stupro e risse. Inoltre, sottolinea ancora l’avvocato Fantacchiotti, coloro che dovrebbero tenere sotto controllo queste situazioni non lo fanno in modo adeguato: “Vi contatto settimanalmente per telefono, mi assicurate che interverrete, ma il fenomeno non si placa”. Dito puntato direttamente contro i vigili della città, che promettono cambiamenti che non avvengono. Infine, Dj Ringo chiude così il suo post: “Tutto accade oramai, ma sostanzialmente ha ragione l’avvocato…”.