Chiedere una opinione a Vittorio Feltri su qualsiasi tema dello scibile umano vale sempre la pena. Non solo perché è uno dei giornalisti più esperti e controcorrente del panorama italiano, ma anche perché spesso è in grado di interpretare “la pancia del Paese”. Lo abbiamo fatto e, come volevasi dimostrare, ne sono emersi diversi spunti interessanti sui principali temi di attualità che infiammano il dibattito. Dal soldato russo condannato in Ucraina alla nuova moda social della "Boiler Summer Cup", il direttore editoriale di Libero non si è sottratto a nessuna questione, ma in particolare verso il Procuratore della Repubblica di Catanzaro, Nicola Gratteri, è stato piuttosto netto: “I magistrati stanno davvero esagerando, sono diventati abbastanza ridicoli: intervengono su tutto, sono diventati come dei... giudici popolari”.
Direttore Feltri, buongiorno.
Buongiorno a lei.
Avrà letto il rinfocolarsi del dibattito sulle armi, dopo la strage di 19 bambini e 2 maestre a Uvalde, vicino San Antonio in Texas, da parte dello studente diciottenne Salvador Ramos, che per soprammercato, prima aveva ucciso pure la nonna. Il problema è la detenzione delle armi?
No, secondo me no. Per esempio in Italia, l'80% o anche qualcosa in più dei fatti di sangue avvengono con il coltello, quindi non è un problema di pistole e di fucili. Questi almeno sono i dati italiani. Quanto all'America, ha avuto sempre questa tendenza a far fare ai cittadini i cowboy, perciò mi stupisce relativamente che qualcuno perda la bussola e cominci a sparacchiare in giro alla cazzo come è accaduto e come accade da sempre negli Stati Uniti.
Quindi è un problema culturale statunitense?
Secondo me sì. Poi sa, la mia è un'impressione maturata a distanza. Sono stato negli Usa, ma non un periodo così lungo per capirne la psicologia di massa.
A proposito di giovani. Tommaso Biancuzzi, studente di lettere antiche e coordinatore nazionale Rete Studenti Medi, sostiene che bisognerebbe abolire il dress code a scuola. Un ragazzo, ad esempio, dovrebbe sentirsi libero di mettere lo smalto, o di poter venire in aula a braccia scoperte, in canottiera e pantaloncini, dato il caldo aumentato a causa del riscaldamento globale. Che regole bisognerebbe mantenere a scuola, a questo punto?
(Ride). Questo mi sembra un problema del filo di ferro, come si dice in Lombardia. Voglio dire: veramente minimo, che non vale la pena di essere esaminato. Questo ragazzo dice la sua, e ovviamente va rispettata l'opinione di tutti, persino quella di uno studente presuntuoso. Ma che a scuola ci si debba comportare in un certo modo, credo sia opportuno per tutti. Ricordo che quand'ero ragazzino tutta la classe era obbligata a indossare un grembiule nero, e non mi sembra che la nostra generazione abbia patito le pene dell'inferno per un abbigliamento imposto dalla superiore autorità scolastica. Non mi sembra il caso di montare una polemica, scusi il termine, su una cazzata.
Ecco, forse le sembrerà tale anche l'ultima moda su Tik Tok: filmarsi mentre si cerca di rimorchiare ragazze in sovrappeso, una challenge a punti in cui la sfida è a colpi di chili delle ignare vittime. Difficile immaginare qualcosa di più misogino e psicologicamente violento, non trova?
Soprattutto a me sembra un'idiozia, adottata da questi ragazzotti più per divertirsi e sfottere che per umiliare per il peso. Dopodichè, questa è una mia impressione. Non ho elementi di sicurezza.
Lei non ha Tik Tok, immagino.
Non so neanche cosa sia.
Nel frattempo, parlando di cose serie, il ventunenne sergente russo Vadim Shishimarin, processato a Kiev per aver ucciso un civile, è stato condannato, reo confesso, all'ergastolo. È stato giusto così?
Secondo me è un'assurdità, perchè questo imbecille qui è comunque un soldato, era in guerra, evidentemente aveva ricevuto degli ordini, non credo che abbia agito di testa sua. Questo induce a pensare che la condanna abbia più che altro un valore simbolico, è stata una specie di vendetta. È la guerra che ha prodotto tutti questi casini, non certo questo ragazzotto.
Cioè la vede più come un'operazione mediatica, di propaganda bellica?
Sì, sì, io la vedo più così. Ma anche qui, gli elementi di giudizio sono scarsi.
Dobbiamo basarci su quel che ci dicono gli ucraini, sostanzialmente.
Già, in ogni caso condannare addirittura all'ergastolo mi pare una cosa paradossale.
Venendo alla politica, ha sentito le dichiarazioni del procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri su Draghi? Lo ha definito "un esperto di finanza", bocciando su tutta la linea la riforma Cartabia della giustizia. Fra un anno deve lasciare il posto al vertice della procura, lei dove lo vedrebbe bene?
A casa sua, come si dice a Milano. Io trovo che i magistrati stiano davvero esagerando, sono diventati abbastanza ridicoli: intervengono su tutto, sono diventati come dei... giudici popolari. Ogni fenomeno in Italia viene giudicato da questi signori. Lo abbiamo visto, l'esame sostenuto dagli aspiranti magistrati: non sanno nemmeno l'italiano elementare. Però in un certo senso spiega certi loro atteggiamenti, perchè è vero che gli analfabeti sono risultati la stragrande maggioranza nell'ultimo concorso, però non credo che quelli del concorso precedenti abbiano potuto brillare molto di più. Perciò il problema è di fornire ai giudici gli elementi culturali che impongano loro, quanto meno, di tenere la bocca chiusa.
Gratteri però ha un profilo riconosciuto, c'è chi lo paragona a Falcone.
Mah, non lo so... Ha sempre operato in Calabria, che non è proprio la regione che mi sta più a cuore, nel senso che non la conosco molto bene. Se si è comportato bene, sono contento per lui e per i cittadini, naturalmente. Ma queste critiche poteva risparmiarsele, visto il ruolo che ricopre. Non è un giornalista, è un magistrato. Può anche tenere la bocca chiusa.
Oggi è il centenario della nascita di Enrico Berlinguer. A destra c'è chi, come Marcello veneziani, lo considera sopravvalutato, anzi decisamente mediocre. Lei come lo ricorda?
Io non ho mai avuto un apprezzamento entusiasmante per i comunisti, e siccome Berlinguer era comunista, lo metto nel mazzo e quindi lo considero assolutamente fuori da ogni logica.
È stato anche il politico che parlò per primo di "questione morale".
Più che altro lui si era inventato l'eurocomunismo, ma non ha mai spiegato che cosa cazzo fosse, 'sto eurocomunismo. Tant'è che è diventato famoso per una cosa inesistente.
Il Corriere della Sera ha lanciato l'idea di un governo "rossonero", Pd- FdI, per il superiore bene dell'Italia fedele alla Nato e alla linea atlantista. In fondo non ha ragione, visto che per governare in Italia serve forse più il benestare di Washington che il voto di noi italiani?
Effettivamente c'è del vero in quello che lei dice. Certo è anche che mettere insieme il riso con la pasta non va molto bene. Io lascerei perdere. Mi sembra un'idea strumentale, finalizzata a emarginare la Lega e Berlusconi in modo che il centrodestra diventi una cosa molto piccola e quindi non sia in grado di competere dal punto di vista elettorale. Io conosco piuttosto bene la signora Meloni, credo proprio che si sarà fatta una risata a leggere questa roba.
Niente governo "milanista", insomma.
Ma sì, che poi la Meloni di nero ormai non ha neanche le scarpe...
E neppure al Pd è rimasto granchè di rosso...
Bah, ormai il Pd (ride)... è rosso solo di vergogna.