Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e la First lady Olena Zelenska hanno posato per un servizio di copertina della rivista Vogue, suscitando molte polemiche sul web e i social. Per molti è risultata una scelta fuori luogo e fuori contesto, vista la guerra in corso fra Russia e Ucraina. Vogue ha pubblicato una foto di Zelenska sulla copertina digitale, definendola il "volto del coraggio", e ritraendo la First Lady ucraina seduta all'interno dell'ufficio presidenziale vestita con pantaloni neri e top bianco. In altri scatti pubblicati sull'account della rivista, si vede ancora la First lady fra le macerie del Paese e in compagnia dei soldati di Kiev. Secondo anche alcuni commentatore, come la giornalista Selvaggia Lucarelli, Zelensky ha commesso un errore di comunicazione. Ma chi meglio di Oliviero Toscani, il fotografo italiano più famoso al mondo (e più provocatorio) può darci una chiave di lettura della vicenda? E infatti, come suo solito, non è per niente scontata.
Cosa ne pensa a livello artistico-estetico?
Ma non è questione di livello artistico, non ci sono livelli. Vogue ha fatto un servizio che per esempio «D - La Repubblica» non ha fatto. Perché «iO Donna» del «Corriere della Sera» non ha fatto niente del genere?
Mancano editor per la fotografia.
Manca il talento. Leggete l’articolo e guardate le foto di Annie Leibovitz. Guarda che qualità e anche una grande novità di pensiero. Una qualificazione di una persona in un momento così di crisi è una cosa molto interessante.
Ricorda il servizio di Richard Avedon per Rolling Stone sul Vietnam, di cui ci aveva già parlato.
Esatto. Ma noi in Italia siamo provinciali, Salvini, Meloni, ci fermiamo qui.
E Selvaggia Lucarelli, che critica queste foto, è provinciale?
La Lucarelli ha sempre qualcosa di poco intelligente da dire.
Ma lei dice che queste immagini non rappresentano il vero dolore.
Lei sa esattamente cosa deve fare, si vede dalla faccia. Ma la Lucarelli che competenze ha per parlare così? Cosa ci ha dimostrato?
È giornalista.
Giornalista? Ma per favore, dai. La Lucarelli è l’esempio perfetto delle ballerine dell’avanspettacolo dell’informazione italiana che si fanno passare per giornalisti. Ma dove vuoi che vadano.
Quando si sarà fatto pagare Zelensky per queste foto?
Ma assolutamente niente.
Anna Wintour ha fatto bene a fare questo servizio, è un colpo giornalistico o di marketing? O tutte e due le cose insieme?
È una mossa intelligente. Perché non l’ha fatto «D - La Reppublica» che si d
Se «Vogue» avesse chiesto a lei di fare queste foto?
Sarei andato più che volentieri. Ma anche per «D – La Repubblica», se mi avesse detto di fare qualcosa di intelligente.
Critica la mancanza di intelligenza del giornalismo italiano?
La mancanza di talento. La Lucarelli è una bella fighetta che parla. Talento zero.
Lei ha detto che in Italia siamo provinciali. Pensa che foto del genere, da qui alle elezioni, verranno fatte ai nostri politici o neanche questo?
Queste son tutte supposizioni e a me le supposizioni fanno girare le palle. Parliamo di cose concrete.
Se le ricorda le foto in prima pagina di Salvini e Meloni, in costume o con la cravatta tricolore?
Ma che volgarità. Che volgarità. Ma lei la capisce la differenza o è come la Lucarelli?
Non le piace proprio la Lucarelli. Sa che ha detto che le foto di «Vogue» sono “war branding”. Lei difende il war branding.
Ma vada a vendere le robe da supermercato del suo paesino, mamma mia. Ma che ne sa lei. Comunque lei è il classico esempio dell’improvvisazione italiana.
Ce l’abbiamo un giornale che avrebbe potuto fare un servizio del genere?
Un giornale intelligente c’è? Me lo dica lei, ma basta con queste supposizioni. «D – La Repubblica» poteva, ma non è un giornale fatto bene. Però ora smettiamola di parlare del nulla e iniziamo a fare, dai.