Questa volta è toccato a Bebe Vio. I furti in auto sono sempre più diffusi e in questo caso la vittima è proprio la campionessa paralimpica di Fioretto, che si è vista scippare il borsone lasciata in auto. Era parcheggiata in viale Parioli, vicino a piazza Santiago del Cile, siamo a Roma è venerdì mattino. È lei a dare l’allarme. Racconta di essere risalita in auto, poco dopo le due del mattino, e di essersi accorta immediatamente che la macchina era stata forzata e aperta. Il vero problema? Non c’era più la sua borsa sportiva. All’interno c’erano vari apparecchi elettronici, tra cui le cuffie AirPods della campionessa. Tuttavia, nella borsa erano presenti anche degli AirTag legati a delle chiavi, dei dispositivi in grado di mandare un segnale gps in caso di smarrimento. Con un po’ di speranza Bebe Vio indirizza i carabinieri che iniziano a cercare la refurtiva (e magari i colpevoli) nei pressi della piazza, dove sembrava che il telefono avesse geolocalizzato il mazzo di chiavi.
Le ricerche sono andate avanti per un po’, gli agenti hanno guardato sotto le macchine, nei cassonetti, nel parcheggio e in giro, ma – nonostante il segnale gps – del borsone non c’era traccia. Né, tantomeno, dei ladri. Che avessero lasciato, riconoscendolo, l’AirTag, per poi fuggire con il bottino? Gli agenti non hanno potuto restringere il campo al punto da andare a colpo sicuro. Un agente ha ricordato, infatti, che “questi dispositivi sono precisi fino a un certo punto. Sono comunque soggetti a un possibile errore”. E lo stesso segnale, sfortunatamente, andava e veniva. Sta di fatto che Bebe Vio è dovuta ripartire senza i suoi effetti personali, costretta a dirigersi presso il commissariato di Villa Glori per formalizzare una denuncia di furto contro ignoti.