Avevamo già parlato di lui, Roberto Parodi, ingegnere, amante di auto e moto, blastatore seriale dei compratori Tesla, che torna con un suo video più lungo a spiegare perché le auto elettriche non avranno vita facile, e sopravviveranno al caro-energia. Nel breve reel che avevamo rilanciato le parole d’ordine erano due: comodità e costi. A parità di costi, un pieno a nafta corrisponde a 3 minuti di attesa, mentre con la Tesla si perde un’ora e un quarto. Due conti e il gioco, per Parodi, è presto fatto: il pieno, con il caro-energia, ti costa 56 euro circa in ogni caso, nafta o elettrico. Ma con l’auto elettrica, oltre ai soldi, ci perdi 75 minuti, contro i 3 dell’auto a nafta. Poi mostra un’auto vintage, una volvo di quarant’anni, per alcuni un reperto. Torna con un video di due minuti, in sfondo la sua Range dell’87: “A nafta!”. Inizia con un dato. In Italia circolano circa 30milioni di autoveicoli, di cui il 90% parcheggiato. Quindi 3mlioni di auto in circolazione, principalmente nelle città. E proprio le città possono essere l’ambiente più adeguato all’uso delle auto elettriche, “trampolini da città, piccole e leggere, con minore autonomia, orrende”. Ma se il futuro dell’auto elettrica è diventare una city car da accostare ai mezzi pubblici, cosa ce ne facciamo di una Tesla da 100mila euro che ti costringe a stare “50 minuti negli autogrill a farsi le pippe aspettando la ricarica (Grazie Elon!)”? Ma non finisce qui. Perché il problema dell’auto elettrica non è solo la concorrenza del “naftone”, ma proprio l’elettricità. Parodi evidenzia come, se anche solo il 10% delle auto in circolazione fosse elettrico, in Italia non avremmo sufficiente energia per alimentarle. Senza contare che nei condomini costruiti prima degli anni Ottanta, anche solo tre colonnine farebbero saltare la luce dell’intero palazzo. Tre…
“Ok, ma allora uno dice: io sono un contadino, ho una pala eolica di mia proprietà, ho il mio fotovoltaico. [ride] Oggi come ciclo di vita completo, la vostra auto inquina di più, per l’estrazione di terre rare per le batterie, lo smaltimento batterie, il maggior peso dell’auto”. Insomma, occhio al ciclo di vita completo della vettura. La soluzione? Per Parodi: “carburanti sintetici, idrogeno, motori ibridi, anche l’elettrico”. Anche, non solo. Questo è il consiglio di Parodi. “Ma datevi una calmata”. Prima di chiudere fa riferimento alla sua giacca, che ha quarant’anni, “la portano anche i rumeni sui cantieri”. “L’articolo 498 è stato depenalizzato con sentenza di Cassazione. Si può portare” E monta nella sua auto d’epoca che ha la deroga come auto di interesse storico. Una lezione breve che sa di ennesima blastata ai sostenitori dell’elettrico come unica soluzione. E com’è bella la Range d’epoca, e quella giacca militare con le stellette e i gradi, come in un videoclip di musica anni Ottanta.