La cosa bella di Elon Musk è che, nonostante sia uno dei più visionari geni del nostro tempo, non ha mai perso la voglia di scherzare. Prova n'è il fatto che una moltitudine di menti creative all'interno della sua azienda, perda ogni anno una quantità incredibile di tempo nel tentativo di dare seguito a idee tanto inutili, quanto divertenti.
Tutto era iniziato con il Ludicrous Mode, che è il modo con cui Tesla ha deciso di chiamare la sua opzione "full power", capace di consentire accelerazioni sullo 0-100 al di sotto dei 3 secondi, sui suoi modelli più performanti. Che c'è di tanto divertente? Quel nome significa letteralmente "Modalità ridicola", nel senso di ridicolmente veloce, una citazione del film Balle Spaziali, i cui protagonisti potevano scegliere di selezionare, sulle loro astornavi, la velocità Ludicrous Speed, a sua volta omaggio/parodia della "ipervelcoità" (warp speed) che poteva essere adottata sulle navicelle di Star Trek. Ora, vi immaginate il gruppo Volkswagen introdurre una funzionalità con un nome di questo tipo, sulle sue vetture?
Ma il buon Elon, nel tempo, si è spinto molto oltre, aggiungendo periodicamente, sulle sua auto, funzionalità prive di una reale utilità e solitamente indicate come easter eggs. Dicesi easter egg, secondo Wikipedia, "un contenuto, di solito di natura faceta o bizzarra e innocuo, che i progettisti o gli sviluppatori di un prodotto, specialmente software, nascondono nel prodotto stesso".
Ebbene, Tesla ha prodotto così tanti easter eggs, nel tempo, da aver realizzato un apposito menu per poterli visualizzare tutti assieme - si chiama Easter Egg Drawer. Se avete una Tesla e il suo software è aggiornato - perché sì, le Tesla si aggiornano come i cellulari over the air - al suo interno ci troverete, fra le altre: il Santa Mode, che fa in modo che all'azionamento delle frecce corrisponda la riproduzione del suono di una serie di campanelline squisitamente natalizie; il Romance Mode, che avvia, nel display al centro della plancia, il video di un camino ardente; il TeslATARI, che consente di giocare a una serie di videgame anni 80 attraverso il sistema infotainment della propria vettura; per non dimenticare l'Emissions Testing Mode, un sistema completissimo che consente di simulare l'emissione di peti in ognuno dei quattro angoli della vettura, consentendo di scegliere la sonorità e il meccanismo di entrata in funzione della funzionalità.
E questa cosa dei peti, a Musk, deve far ridere un casino, dal momento che, come da lui stesso annunciato via Twitter e come potete osservare nel video in apertura, con il nuovo aggiornamento è stata introdotta la funzione Boombox, che permetterà alle vetture di riprodurre una vasta gamma di rumori verso l'esterno, compreso - per l'appunto - quello di un peto.
Su tutte le Tesla prodotte da settembre 2019 in poi, infatti, è presente un piccolo altoparlante esterno, reso obbligatorio da alcune legislazioni per avvertire i pedoni della presenza dell'auto, anche quando questa si muove a basse velocità. Proprio su questi modelli, grazie al nuovo update, è quindi possibile diffondere, all'esterno dell'auto, una serie di suoni quali: il belato di una capra, il rumore di un applauso, il jingle de "La Cucaracha", 5 suoni personalizzati e, appunto, il rumore di un peto.
Il sistema permette inoltre di sostituire con queste sonorità il comando del clacson e, anche se qualcuno sembra non apprezzarlo fino in fondo, stando all'eclettico inventore sarebbe soltanto parte di una serie di "new stuff" in procinto di arrivare sulle sue auto. Chi vuole l'introduzione del rumore di un V8 a carburatori alzi la mano!
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