Sbattete in pista la Benetton B197 F1 guidata da Gerhard Berger nel 1997 e una Tesla Model S e costringetele ad affrontare una sfida del tutto insensata. Il risultato? Rimarrete incollati allo schermo per tutta la durata del video, un po’ per ascoltare suono del V10 e un po’ per ammirare le silenziosissime prestazioni dell’auto americana.
Disclaimer iniziale a favore della Tesla: quella utilizzata non è l'ultima Model S Plaid (che ha una potenza di picco di 1.020 CV), bensì una P100D un pelo più vecchia e un po’ meno potente, nonostante la potenza dichiarata di 671 cavalli (500 kilowatt) e 950 Nm di coppia non la facciano di certo sfigurare.
La Benetton, che è arrivata terza nel Campionato Costruttori di 24 anni fa, conquistando anche il gradino più alto del podio ad Hockenheim grazie al pilota austriaco. Qui di elettronica ce n’è ben poca rispetto alla Tesla e a farla schizzare nell’iperspazio ci pensa il propulsore V10 da 3.0 litri di Renault che scarica a terra 770 CV e 520 Nm di coppia, gestiti da un cambio sequenziale a sei rapporti.
Il primo test delle due auto è stato una tradizionale gara di accelerazione sul quarto di miglio. Per circa la prima metà del percorso la Tesla ha la meglio, grazie alla coppia disponibile da subito e anche grazie agli pneumatici non ancora in temperatura della Benetton. Poco dopo, però, la trazione della monoposto le fa compiere un balzo in avanti, superando l’americana.
La Benetton copre il quarto di miglio in 9,6 secondi, contro i 10,8 della Model S. Stando però ai dati raccolti dai test della Plaid, la Benetton probabilmente non reggerebbe il confronto, soprattutto tenendo a mente che gli pneumatici della Tesla sono quelli di serie.
La seconda prova prevedeva una gara di accelerazione con partenza lanciata e, anche in questo caso, il vantaggio iniziale della Model S viene presto recuperato dal V10 aspirato.
La penultima prova consisteva in uno scatto da 0 a 161 km/h con prova di decelerazione finale. In questo caso, come nel test dell’alce, il baricentro basso, il peso infinitamente più basso della monoposto (525 kg) e l’impianto frenante ovviamente molto più performante, non hanno lasciato scampo all’elettrica che, comunque, si è comportata in maniera più che egregia.
La prova effettuata da Driven è un nonsense ma non annoia di sicuro, sarebbe interessante vedere come si comporterebbe la nuova Plaid, magari con una monoposto un po’ più recente!