Automobilisti, attenti ai vostri macchinoni. Dalla fine del biennio della pandemia, in giro per le strade italiane, oltre al traffico, ad aumentare sono stati anche i fenomeni di furti e di vandalismo di auto. Fenomeni che con il tempo non sembrano avere alcuna intenzione di placarsi, anzi. La loro crescita è costante, e adesso ci si mettono di mezzo addirittura gli ambientalisti. Le loro vittime preferite? I Suv. A Milano, un gruppo di eco-attivisti che si fa chiamare con il nome di tyre extinguishers ha colpito ancora una volta, sgonfiando le ruote di circa 60 Suv parcheggiati nei dintorni del quartiere Città Studi. Si tratta di un gruppo nato in Gran Bretagna, ma con numerosi “affiliati” sparsi in tutta Europa. E l’azione (rivendicata) di ieri notte, questa coordinata in vari Paesi europei, non era altro che una sorta di celebrazione del secondo anno di nascita dei tyre extinguishers (come rivela Open), che a Milano avevano già colpito un anno fa. Il metodo utilizzato da questi ambientalisti, si legge sul sito di informazione, “è semplice: si svita il tappino dei pneumatici, si inserisce l’intruso [...] Premendo sulla valvola, l’oggetto permette una letta e silenziosa fuoriuscita d’aria”. Infine, il disprezzo degli ambientalisti nei confronti dei Suv è spiegato così dallo stesso gruppo: “I Suv e le 4×4 sono un disastro per il nostro clima, sono la seconda causa dell’aumento globale delle emissioni di anidride carbonica nell’ultimo decennio” (riporta Open). Ma il grande problema, è che non sono solamente le ruote di questi macchinoni a essere prese di mira...
“Nel 2023 i furti d’auto sono aumentati complessivamente del 5%, ma i Suv rappresentano il 53% del totale rubato, mentre 4 anni fa la percentuale era del 33%”, lo dichiara il periodico Automobilismo, che analizza con precisione questa preoccupante ondata di furti d’auto in Italia, ma non solo. I dati riportati dal mensile motoristico sono emersi dall’analisi Stolen Vehicle Recovery 2024, questa guidata dall’Osservatorio di LoJack (società americana). Non solo numeri, ma anche metodi e nomi, quelle delle vetture maggiormente rubate. Riguardo allo scenario italiano, rivela Automobilismo, “nove episodi su dieci avvengono in quattro regioni a bollino rosso, dove questa piaga assume dimensioni uniche a livello europeo”. Nello specifico, continua il report del periodico, “Campania (quasi 1 furto su 3 avviene qui), Lazio (24%), Puglia 20%), Lombardia (14%)”, una situazione che ha anche effetto negativo di natura economica nelle zone, “con un conseguente boom dei costi assicurativi”. Ma come vengono rubate le auto, o meglio ancora i Suv? “Il metodo più diffuso - rivela Automobilismo - è la clonazione della chiave. I ‘topi d’auto’ […] si servono di strumenti hi-tech […] in modo da portar via l’auto molto rapidamente e senza sporcarsi le mani”. Tematica già riportata e analizzata su MOW. I macchinoni che piacciono di più ai ladri, leggendo la “classifica” riportata sul mensile, sono Toyota Rav4, Toyota Ch-R, Fiat 500X, Jeep Renegade e Peugeot 3008. Ma, riporta il periodico, “la protagonista del caso più eclatante è stata una Range Rover Sport, rubata due volte in due giorni ed entrambe le volte ritrovata a poche ore di distanza dal furto”.