Il biennio pandemico ha fatto segnalare una battuta di arresto per la vendita di veicoli in Europa e non solo. Lo stop alla circolazione ha sicuramente inciso sul mercato delle auto, che non accenna a recuperare, nonostante gli ultimi mesi. Tuttavia la Jata Dynamics ha pubblicato dei dati che indicherebbero un aumento delle vendite del 3,5% rispetto al 2021. Siamo a quota 739.037 vetture acquistate, nonostante il trend da inizio anno sia comunque in discesa. C’è di mezzo il problema della scarsità delle risorse, ma le aziende del settore stanno maturando dei sistemi per controbilanciare le difficoltà nella reperibilità delle componenti necessarie – che avevano invece aiutato il mercato dell’usato a crescere – con una migliore gestione della produzione. L’immatricolazione di auto a benzina subisce un aumento del 6%, arrivando a 422.695 vetture vendute, mentre per i modelli elettrici il volume aumenta di oltre 3 punti percentuale. Si tratta di 157.075 auto elettriche nuove immatricolate, in un mercato in cui la domanda dei veicoli a 0 emissioni è coperta per il 61% proprio da auto 100% elettriche. Questi veicoli (BEV, veicoli a batteria elettrica) non arrivano però dai paesi UE, almeno non tutti. Il 20% dei BEV venduti ad agosto arriva infatti dalla Cina. C’è da dire che, come sottolineato anche dalla Jata Dynamics, i brand non sono propriamente cinesi, ma si tratta principalmente di case automobilistiche occidentali con produzione in Cina. È il caso della TESLA, che detiene il record per l’auto elettrica più venduta in Europa ad agosto, la Tesla Model Y (costo: 50.000 euro circa). A seguire altri modelli di marchi nominalmente non cinesi, come la Volkswagen ID.4, la Skoda ENYAQ, la Nuova Fiat 500 e la Dacia Spring. E ancora, ma fuori dalla top ten, la Volkswagen ID.3, la Tesla Model 3, la Cupra Born, la Peugeot e-208 e la Hyundai Kona EV.
Il mercato cinese di veicoli è in crescita e anche il reparto a due ruote è coinvolto. A luglio di quest’anno, la 650 MT del marchio cinese CF era alla 23esima posizione delle moto più vendute in Italia, mentre al 27esimo posto era possibile trovare la Valico 500DS della Voge, sempre cinese. Ma anche la prima marca più venduta in Italia ha a che fare con la Cina. Si tratta della pesarese Benelli, che ha scelto astutamente di mantenere l’assemblaggio e il design in Italia, ma che importa le componenti proprio dalla Cina. Questo ha fatto sì che potesse mantenere un buon trend di vendita per tutto il 2022, con ben 4 modelli nella top 30 delle moto più vendute, a partire dalla TRK502. Stessa cosa per gli scooter. Il secondo modello più venduto è della Kymco (Taiwan), riporta l’ACMA, con ben 6.272 modelli immatricolati. Il primo modello è invece l’SH125 della Honda che a fine agosto ha manifestato l’intenzione (che tuttavia ancora non si è concretizzata) di diversificare la produzione e spostarsi in Asia. Si avvista così all’orizzonte una nuova febbre gialla, ma che stavolta riguarda il mercato dei veicoli, con un boom dei marchi delocalizzati o di origine cinese.