Emiri, dittatori, magnati del petrolio e calciatori fatevi avanti. Sappiamo che la vorreste aggiungere al vostro parco auto. La Bugatti Chiron realizzata dall’industrial designer Rafal Czaniecki potrebbe diventare il Sacro Graal delle auto da nababbo. Ma per ora rimane solo un ambizioso progetto fatto al computer.
Si chiama Terracross e sicuramente non sfigurerebbe accanto alla nuova Centodieci appena ordinata da Cristiano Ronaldo, oltre ad essere sicuramente più bella rispetto ai SUV sfornati dai vari produttori di auto di lusso.
La Terracross è diversa, estrema e la vedremmo bene anche a correre in qualche rally, un po’ come le Porsche che prendevano parte alla Parigi – Dakar.
"Il concept è un mix di due categorie di auto che sono abbastanza opposte tra loro: supercar superveloci e 4×4", ha affermato il designer. "L'industria automobilistica sta cambiando, i marchi di lusso stanno lanciado sul mercato nuovi SUV ed esplorando nuove forme e stili che spesso producono effetti sorprendenti e davvero interessanti".
Per realizzare l'auto, Czaniecki ha incrementato l'altezza da terra e ha dotato la Chiron di passaruota esagerati per ospitare degli pneumatici off-road formato XXL. Molti dei pannelli della carrozzeria originale della Chiron sono stati mantenuti, ma la forma esagonale caratterizza adesso i fari anteriori, posteriori e anche la forma dello scarico.
Ovviamente, per essere utilizzata in off-road, è stata dotata di protezioni sottoscocca e di barre tubolari sia all’anteriore che al posteriore. Il designer ha anche equipaggiato l'auto con un portapacchi dedicato e con un alloggiamento per un pneumatico di scorta situato sopra alla zona motore.
"Una delle idee principali è uno scheletro metallico stampato in 3D a base di esagoni, racchiuso in resina trasparente che forma i passaruota", spiega Czaniecki. "Il motivo è stato utilizzato tutto intorno all'auto, compresi i cerchi stampati in 3D, progettati per mostrare le possibilità che tale tecnologia darebbe".
Il progettista non ha fatto alcuna menzione riguardo il motore che, probabilmente rimarrebbe il W16 da 8,0 litri di cilindrata, ma a questo punto sorge spontanea una domanda: come potrebbero mai essere gestiti i 1.500 CV con una simile altezza da terra e senza un lavoro di aerodinamica dedicato?
Poco importa, d’altronde (per il momento) rimane solo un sogno intrappolato all’interno di un monitor.