Sono davvero finiti i tempi in cui, quando vedevamo passare una limousine, ci fermavamo e, a bocca aperta, iniziavamo a chiederci chi ci fosse dentro, se un attore, un calciatore, un dirigente o qualche misterioso riccone? Probabilmente sì, a giudicare dal lento e inesorabile declino delle auto allungate. Dal punto di vista culturale, dell'immagine, dello status symbol, questi veicoli sono passati dall'essere sinonimo di ricchezza infinita a simboli del trash o del divertimento giovanile. Già, perché le (rare) “limo” che avvistiamo in giro adesso, quasi sicuramente non sono di nessun personaggio famoso: appartengono, semmai, a qualche azienda che le ha noleggiate a gruppetti di ragazzi e ragazze desiderosi di trascorrere un particolare addio al nubilato o ricorrenze del genere. Il lusso e l'eleganza che incarnavano le limousine, due aspetti evaporati come neve al sole, hanno insomma lasciato spazio a luci colorate, fastidiose musiche sparate a tutto volume e schiamazzi provenienti dai salottini interni, trasformati in luoghi di ritrovo di bassa lega.
Negli Stati Uniti, le compagnie che vendevano o noleggiavano limousine hanno ridotto le loro flotte preferendo dare spazio ad alternative più economiche e funzionali come i suv o i party bus. “Nell'immaginario popolare, la limousine evoca una certa immagine: Michael Douglas in "Wall Street", Richard Gere in "Pretty Woman", o folle di adolescenti che si accalcano in una di esse prima di un ballo scolastico. Niente di tutto questo è attuale o moderno. L'apogeo della limousine è saldamente nel passato”, ha scritto Business Insider. Ma che cosa è successo? Ci sono vari fattori che spiegano il declino delle famose auto allungate. Innanzitutto, c'entra il gusto dei consumatori/clienti, per i quali spostarsi a bordo di un veicolo di una decina di metri è iniziato ad apparire come un qualcosa di goffo e pacchiano. Di pari passo, il settore dell'automotive ha sfornato modelli più cool, moderni e funzionali che niente hanno da invidiare alle “limo”. Una Mercedes-Benz Sprinter, un suv o una berlina nera luxury rappresentano soluzioni più versatili e funzionali rispetto a un mezzo, la limousine appunto, utilizzabile solo per eventi speciali (e altrimenti fuori luogo per la quotidianità). Per quanto riguarda gli Usa, c'entra molto anche la crisi finanziaria del 2008, che ha spinto i Ceo e i leader aziendali – molti dei quali finiti nel mirino dell'opinione pubblica per aver partecipato o provocato il cataclisma economico di quel periodo – a muoversi con maggiore discrezione e in modo più discreto. In sostanza: nessuno ci tiene più a mostrare la propria ricchezza.
Via i Ceo, sono spariti poco dopo anche spose e sposi e partecipanti ai balli di fine anno, compleanni e altri eventi giovanili. La domanda di questi ultimi, infatti, si è spostata verso la richiesta di autobus o furgoni spaziosi, oppure è stata incanalata da Uber e da servizi simili. Che, a fronte di pochi dollari, consentono un trasporto privato tutto sommato lussuoso ma al contempo discreto. I risultati si vedono nelle statistiche sciorinate dalla National Limousine Association, secondo cui le auto allungate rappresentano meno dell'1% dei servizi offerti dalle aziende di limousine, in calo rispetto al 10% circa di dieci anni fa. C'è chi è convinto del fatto che l'industria di questi veicoli non sia morta, ma che stia semplicemente abbandonando il passato per proiettarsi nel futuro, proponendo auto meno lunghe rispetto al passato. Sarà anche vero ma, intanto, numerosi siti online – come Craigslist e Facebook Marketplace – offrono un sacco di limousine usate in vendita. Nella zona di New York, giusto per fare un esempio, i prezzi spaziano tra i 40 e i 50mila dollari, ma alcune sono comprese tra i 5 e i 20mila dollari. Se volete comprare una limousine...