image/svg+xml
  • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
  • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • Girls
    • Orologi
    • Turismo
    • Social
    • Food
  • MotoGp
  • Tennis
  • Formula 1
  • Sport
    • Calcio
    • NFL
    • combattimento
  • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Attualità
    • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
  • Lifestyle
    • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • girls
    • Orologi
    • Turismo
    • social
    • Food
  • motogp
  • tennis
  • Formula 1
  • Sport
    • calcio
  • Culture
    • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Tech
  • Fashion
    • Fashion
    • Moda
    • Gear
    • Footwear
  • EVERGREEN
  • Topic
  • Journal
  • Media
Moto.it
Automoto.it
  • Chi siamo
  • Privacy

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159

  1. Home
  2. Car

Dakar: quella volta che Clay
Regazzoni sputò in faccia al destino

  • di Umberto Mongiardini Umberto Mongiardini

7 gennaio 2021

Dakar: quella volta che Clay Regazzoni sputò in faccia al destino
Dalla Formula 1 alla Parigi – Dakar, passando per la paralisi: quando è l’uomo che fa la differenza

di Umberto Mongiardini Umberto Mongiardini

Il sangue che va alla testa, una forza di gravità bastarda che non perdona con la con Mercedes Chesterfield cappottata. Le gambe non si muovono e la puzza di benzina entra con prepotenza nell’abitacolo ma Clay Regazzoni, ormai paralizzato da quasi dieci anni, non si è lasciato perdere d’animo come avrebbe fatto qualunque altro mortale.

La morte l’aveva vista da vicino, troppo vicino, in quel maledettissimo cinquantunesimo giro sul circuito di Long Beach, quando il pedale del freno della sua monoposto Ensign si era rotto, facendolo impattare a 280 km/h contro le barriere di protezione.

Era il 30 marzo 1980 e da quel giorno, nonostante i numerosi interventi chirurgi, le sue gambe non avevano più ripreso a funzionare. Chiunque avrebbe deciso che sfidare nuovamente il destino sarebbe stato folle, eppure Gianclaudio Giuseppe Regazzoni ha solo deciso di spostare i comandi dai pedali al volante e le ruote dall’asfalto alla sabbia.

Quando sei malato di vita e di velocità, non ti puoi fermare, la mente corre più veloce delle gambe ormai immobilizzate e inizi a pianificare, ed è così che uno dei baffi più famosi fella Formula 1 diventa l’apripista tra i piloti con disabilità.

20210106 154158878 8152

Rinasce Clay così, avventurandosi sulle dune a bordo di auto e di camion, anche dopo essere rimasto intrappolato a testa in giù a bordo della propria Mercedes Chersterfield in una delle tappe più insidiose di sempre, in Guinea.

Lui stesso, poi, aveva raccontato del suo brutto incidente e di come fosse stato salvato da due piloti di moto italiani che l’avevano tirato fuori dal mezzo quasi completamente distrutto. “Non riesco a capire - aveva detto Clay una volta al bivacco – eravamo appena usciti dalla parte più dura della speciale quando in un rettilineo di terra rossa, la macchina si è messa traverso. L’ho controllata per un po’, ma poi mi è partita. Si è fermata dopo quattro giravolte con le ruote in aria. Sentivo puzza di benzina e Del Prete lamentarsi. Poi sono arrivati i due motociclisti italiani che mi hanno aiutato ad uscire.”

20210106 154544879 7064

Insomma, capottarsi all’epoca non era una passeggiata, non tanto per l’impatto, ma anche per i servizi di soccorso che non erano puntuali come quelli di oggi. Forse la storia del figlio di Margaret Thatcher di qualche anno prima vi suona famigliare, lui che era scomparso nel deserto, facendo mobilitare l’operazione di ricerca più complessa della storia del Rally.

Regazzoni era arrivato alla Parigi – Dakar prima e poi al Rally dei Faraoni quando i rally stavano vivendo l’apice della propria popolarità. Lui era lì, ad abbattere le barriere e a fare da apripista ai tanti, un Alex Zanardi d’altri tempi, ma con l’accento svizzero.

Piloti eccellenti ma, prima di tutto, uomini straordinari che hanno saputo rendere le sfide del destino lo scopo della propria vita.

More

Dakar e Formula 1: quando i piloti hanno fame di adrenalina

di Umberto Mongiardini Umberto Mongiardini

Dakar

Dakar e Formula 1: quando i piloti hanno fame di adrenalina

Alex Zanardi è il primo GQ Hero del 2021: lo raccontano Giorgio Armani, Paolo Barilla e molti altri

di Giulia Toninelli Giulia Toninelli

Alex Zanardi

Alex Zanardi è il primo GQ Hero del 2021: lo raccontano Giorgio Armani, Paolo Barilla e molti altri

Chi è Carlos Sainz, l'uomo da battere alla Dakar 2021

di Giulia Toninelli Giulia Toninelli

Dakar 2021

Chi è Carlos Sainz, l'uomo da battere alla Dakar 2021

Tag

  • Auto
  • Dakar
  • Formula 1
  • Parigi-Dakar
  • Rally

Top Stories

  • [VIDEO] Abbiamo guidato una Ferrari 12Cilindri per scoprire che ci avevano mentito quasi su tutto

    di Cosimo Curatola

    [VIDEO] Abbiamo guidato una Ferrari 12Cilindri per scoprire che ci avevano mentito quasi su tutto
  • Disastro Ferrari: dopo Miami cosa farà John Elkann? Si darà alla vela? Ma non mettete Hamilton e Leclerc sulla stessa barca...

    di Jacopo Tona

    Disastro Ferrari: dopo Miami cosa farà John Elkann? Si darà alla vela? Ma non mettete Hamilton e Leclerc sulla stessa barca...
  • Guido Meda riscopre il Diesel? “Dall'Alfa Giulia paracarro alla Mercedes station, all'A6 Avant, ora Audi torna sul mercato dopo anni di confino da Dieselgate. Significa che ne vale la pena, oppure...”

    di Benedetta Minoliti

    Guido Meda riscopre il Diesel? “Dall'Alfa Giulia paracarro alla Mercedes station, all'A6 Avant, ora Audi torna sul mercato dopo anni di confino da Dieselgate. Significa che ne vale la pena, oppure...”
  • Wanda Nara e il lusso come dichiarazione di libertà: la Lamborghini rosa (che modello è e quanto costa?), le telecamere di un docu e il divorzio con Icardi come sfondo di una serie Netflix...

    di Beniamino Carini

    Wanda Nara e il lusso come dichiarazione di libertà: la Lamborghini rosa (che modello è e quanto costa?), le telecamere di un docu e il divorzio con Icardi come sfondo di una serie Netflix...
  • Jeremy Clarkson prova la Ford Mustang Dark Horse (e parla di Fiat): “La più irresponsabile di sempre. Ottima per fare fumo e rumore. La tecnologia? Non ha senso”. Ma cosa c’entrano Donald Trump, le auto italiane e l’India?

    di Jacopo Tona

    Jeremy Clarkson prova la Ford Mustang Dark Horse (e parla di Fiat): “La più irresponsabile di sempre. Ottima per fare fumo e rumore. La tecnologia? Non ha senso”. Ma cosa c’entrano Donald Trump, le auto italiane e l’India?
  • Sì, la shooting brake di BYD si chiama DENZA Z9 GT e noi l’abbiamo spremuta in pista: 2 frigoriferi, 4 ruote sterzanti, tanti rimpianti a fine corsa

    di Tommaso Maresca

    Sì, la shooting brake di BYD si chiama DENZA Z9 GT e noi l’abbiamo spremuta in pista: 2 frigoriferi, 4 ruote sterzanti, tanti rimpianti a fine corsa

di Umberto Mongiardini Umberto Mongiardini

Se sei arrivato fin qui
seguici su

  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • Newsletter
  • Instagram
  • Se hai critiche suggerimenti lamentele da fare scrivi al direttore moreno.pisto@mowmag.com

Next

Chi è Carlos Tavares, il manager appassionato d’auto che guiderà Stellantis

di Cosimo Curatola

Chi è Carlos Tavares, il manager appassionato d’auto che guiderà Stellantis
Next Next

Chi è Carlos Tavares, il manager appassionato d’auto che guiderà...

  • Attualità
  • Lifestyle
  • Formula 1
  • MotoGP
  • Sport
  • Culture
  • Tech
  • Fashion

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159 - Reg. Trib. di Milano n.89 in data 20/04/2021

  • Privacy