La presentazione della Ferrari 296 GTB è stata più divisiva delle parole di Beppe Grillo nei confronti di Giuseppe Conte. Se da una parte i criticoni la definiscono un’auto che non ha nulla a che vedere con una vera Ferrari, tanti altri sono pronti a battersi per sostenere la tesi opposta. Ma dove sta la verità? Abbiamo deciso di chiederlo al nostro Emiliano Perucca Orfei, a.k.a Masterpilot.
Iniziamo sfatando un mito: una Ferrari V6 è una vera Ferrari?
C’è poco da girarci attorno, un sei cilindri a V da 120 gradi non è una novità assoluta in casa Ferrari, anzi, è un motore che è stato capace di laurearsi campione del Mondo F1 costruttori 1982 e 1983, e Vicecampione del Mondo F1 piloti nel 1982 e nel 1985. Quindi sì, è una vera Ferrari e con un pedigree di tutto rispetto.
Ma perché un V6 ibrido? Insomma, non è un po’ sottotono?
Questa tipologia di architettura permette al motore di essere compatto e leggero, abbassando notevolmente – tra l’altro – il baricentro. Una meccanica straordinaria, tanto più se si pensa che i 663 CV del 3 litri stabiliscono il nuovo primato di rapporto potenza specifica per i motori di serie, spostando l’asticella a 221 CV/L, spodestando la Mercedes AMG 45.
Un dato effettivamente pazzesco, che si aggiunge alla somma della potenza del motore endotermico con quello elettrico, da solo capace di sprigionare 167 CV, e portando il totale a ben 830 CV, con un’erogazione pressoché perfetta in cui elettrico e tradizionale si compensano a vicenda, creando un equilibrio invidiabile.
Altro porblema secondo i detrattori: manca un telaio monoscocca in composito e alluminio, come la rivale d’Oltremanica, la McLaren Artura. Sulla Ferrari 296 GTB, infatti, trova posto un telaio completamente in alluminio. Poco male ci verrebbe da dire: in fin dei conti Maranello batte Woking 2-0, con il peso della vettura del Cavallino che si ferma a 1.470 kg a secco, 28 meno della McLaren, a fronte di potenze quasi nemmeno sovrapponibili - 830 CV per l’Italiana e 680 per l’ormai extracomunitaria.
Quindi, qual è il problema?
È indubbiamente una Ferrari a pieno titolo, non si discute, ma… se sotto alla carrozzeria la Ferrari 296 GTB è straordinaria, con un cuore da supercar, il design degli esterni è molto elegante ma non rispecchia l’anima interna.
Che sia un nuovo corso stilistico della casa del Cavallino Rampante?
L’abbiamo già visto con la SF90, sarebbe bello vedere dei modelli di “serie”, quindi non edizioni limitate come la 812 Competizione, avere un design più estremo, così da portare fuori la sensazione da siluro che promette il motore.
In parole povere, cosa diresti di questa Ferrari?
Direi che c'è una specie di scollamento tra le prestazioni monstre del powertrain ibrido e un design troppo educato e gentile, quasi come se la sportività della F40, con le sue linee incazzate fosse passata di moda.
Insomma, cara Ferrari, tempera le matite e tornare a sfoggiare qualche alettone. Sportiva non significa necessariamente poco elegante.