Sono passate da poco le otto del mattino all’Aeroporto Marco Polo di Venezia. Due ore di volo per raggiungere Barcellona e la nuova Volvo EX30, vettura chiamata a prendersi sulle spalle il futuro del brand che con quest’auto sta giocando una partita decisiva in quanto, dal 2026, Volvo produrrà esclusivamente vetture elettriche. A lei è stato dato il compito di aprire la strada, di raccontare alla gente perché vivere con un’auto senza motore termico può essere un vantaggio. Volvo ci invita a provarla per 24 ore e noi prendiamo l'invito alla lettera: vogliamo guidarla anche la notte, tra le strade di Barcellona, per capirla davvero. Questa vettura viene proposta a un prezzo di 35.900 euro in diverse versioni e con uno stile a metà tra l’eleganza scandinava - linee pulite, minimalismo, materiali ricercati - e una tecnologia abbastanza avveniristica da emozionare chi la guida. Succede, per esempio, quando la EX30 trova da sola un parcheggio e da sola ci si infila, che non è una prima assoluta per il mondo dell’auto ma è la prima volta che tutto accade con una naturalezza disarmante su di un'automobile che non costa come un piccolo appartamento.
L’effetto wow
Non serve aver studiato la storia dell’automobile per sapere che esistono due tipi di macchine: quelle che ti danno un effetto wow e quelle che invece non ci riescono, è una sensaziomne che ha poco a che vedere con i listini prezzi e la destinazione d'uso. Questa Volvo EX30 chiaramente fa parte della della prima categoria. Le linee raccontano un design raffinato, come ci si aspetterebbe da una Volvo, a partire dal gruppo ottico a martello di Thor - così l’hanno battezzato - mentre la silhouette solida e affilata sembra uscita dritta da un futuro estremamente tangibile. Agli interni, possibilmente, è ancora meglio: materiali ecologici (dai sedili ai tappetini, passando per i rivestimenti interni), luci ambientali che cambiano colore, un enorme infotainment al centro della plancia e lì, davanti alla posizione del guidatore, nulla. C’è un volante ben fatto con tutti i comandi del caso per la guida assistita e la leva del cambio automatico, sul piantone di sterzo come sulle automatiche americane, ma la strumentazione è completamente inglobata nel generoso display centrale da 12,3 pollici. Questo è l’effetto wow. Lo è soprattutto quando ti rendi conto che vedere il panorama - e non i numeri che puoi comunque consultare in ogni momento - è una bella sensazione per il tuo cervello abituato a vivere davanti a uno schermo. Stesso discorso per l’ampio tetto panoramico: è tutto in vetro e, anche se ben schermato dal sole, restituisce all’abitacolo un’ariosità difficile da sperimentare altrove. Non che in Volvo non abbiano pensato alla praticità del quotidiano, che poi è la cosa che stupisce maggiormente dopo ventiquattro ore di guida. C’è un bel portaoggetti (in cui ricaricare lo smartphone), un bracciolo regolabile che può trasformarsi in uno svuotatasche - o in due porta bicchieri - e ovunque si posi lo sguardo si ha la sensazione di trovarsi su di un mezzo a cui un nutrito gruppo di ingegneri e designer hanno perso il sonno per mesi.
Ok, ma come si guida questa Volvo EX30?
Per rispondere a questa domanda, che per molti è l’unica a meritare una risposta, dobbiamo fare un passo indietro: la Volvo EX30 viene venduta in tre diverse configurazioni. La più normale ha un motore elettrico da 272 CV all’asse posteriore e batterie di tecnologia LFP (litio, ferro e fosfato) da 51 kW, con un rendimento migliore rispetto allo standard per oltre 300 Km di autonomia reali. Costa 35.900 euro. Si passa poi alla Extended Range, che con lo stesso motore offre però 69 kW di potenza (e 480 Km di autonomia dichiarata) grazie alle batterie NMC, mentre il top di gamma è rappresentato dalla Twin Motor Performance. Ecco, abbiamo cominciato guidando questa, che aggiunge un motore sull’asse anteriore garantendo trazione integrale e una potenza a un totale di 428 CV, sempre con la batteria da 69 kW presente sulla standard range. Questa vettura accelera da zero a cento in 3,6 secondi, ha 450 Km di autonomia dichiarata e tutte le intenzioni di vincere lo scatto al semaforo. I prezzi partono da 47.700 euro. In ogni caso, sono tutte cifre a cui vanno sottratti gli ecoincentivi governativi per l'acquisto di un'auto a zero emissioni.
A colpire prima di ogni altra cosa è il feeling alla guida: la macchina è dannatamente semplice da guidare, specialmente considerando quanto poco ci voglia per farla andare forte. La piattaforma su cui è costruita la Volvo EX30 è specifica per veicoli elettrici, motivo per cui l’alloggiamento delle batterie le consente di avere una buona distribuzione dei pesi e un baricentro spostato verso il basso. Quello che non ha quest’auto, tuttavia, è uno dei due grandi difetti che si possono riscontrare in un’auto elettrica: le compatte economiche, normalmente, sono macchine che va troppo piano per essere apprezzata lontano dalle città. Se invece abbiamo tra le mani di una supercar a zero emissioni ci sono buone possibilità che la coppia del motore e il peso delle batterie renda l’esperienza di guida orribile: troppi trasferimenti di carico e la poca maneggevolezza rendono vetture ben più blasonate di questa l’equivalente di una supercar d'oltreoceano, buona per andare sul dritto ma piena di limiti in tutto il resto. La Volvo EX30 sotto questo aspetto è tremendamente bilanciata: arriva a 180 Km/h in un attimo, eppure resta un giocattolo tra le mani. Mai scomposta, sempre precisa e rapida eppure così chiaramente concepita per il comfort, a testimonianza del fatto che questa non è una showcar da aperitivo ma un mezzo in cui passare una parte rilevante delle nostre giornate. Le sospensioni sono ben tarate, filtrano senza problemi le asperità dell’asfalto - l’impostazione è quasi quella di un SUV vero e proprio - ma non sono mai cedevoli quando cerchiamo un po’ di velocità tra le curve. Bene in città, bene nel misto. A velocità autostradali si sente un po’ di fruscio, specialmente dagli specchietti - che si regolano attraverso l’infotainment - ma l’insonorizzazione resta uno dei grandi punti di forza della EX30, che fa venire in mente uno di quei concetti d’arredamento new age che si trovano sulle riviste per la casa: roba che piacerebbe anche al vostro gatto, uno spazio per farsi coccolare e avere un luogo in cui lo stress di una lunga giornata sbiadisce un poco alla volta.
Sarà che non devi pasticciare con cambio e frizione agli stop e ai semafori, sarà che ti avvisa per qualunque cosa (cambio corsia, supero dei limiti di velocità, frenata di emergenza…) e guidare diventa più semplice. La testa è meno impegnata, cosa che succede anche con il pilota assistito su strade a lunga percorrenza: regola la velocità da chi ci precede, accelera da solo, frena quando ce n'è bisogno e mantiene la sua corsia. Volendo poi, è anche possibile attivare il One Pedal Drive, che sostanzialmente è un aumento del freno motore - normalmente si trova sotto la lettera B del cambio - che permette di aumentare il recupero dell’energia al rilascio dell’acceleratore.
Allo stesso modo, la trazione integrale va attivata su richiesta: sulla Twin Motor Performance infatti, il propulsore all’asse anteriore lavora soltanto quando andiamo a spingere a fondo sul pedale, altrimenti ad erogare la potenza c’è solo il motore all’asse posteriore. Con un tocco sul dashboard, la potenza viene erogata in maniera continuativa.
Killer features
La Volvo EX 30 ha diversi modi per convincerti di quanto il futuro possa essere interessante. Uno: la chiave non serve, puoi utilizzare una scheda da appoggiare al montante b e sbloccare le portiere, poi sali in macchina e parti. Questo, per le auto di produzione, potrà essere fatto anche attraverso lo smartphone, un po’ come si fa con bancomat e carte di credito tramite Apple e Samsung Pay. Due: la macchina si parcheggia da sola. E non è marketing o una funzione che puoi usare solo nell’enorme centro commerciale deserto alle due di notte. No, lei trova un parcheggio quando ci passi a fianco e dopo averle dato il via libera dall’infotainment comincia la manovra. È impressionante, tanto impressionante da farti dubitare che non ci riuscirà mentre lo sterzo gira a sinistra e destra come mosso da una forza invisibile. Anche a questo, una volta presa confidenza, è difficile rinunciare. Tre: la Volvo EX30 sa essere realmente veloce.
Questa non è solo una macchina elettrica
Guidare quest’auto per diverse ore ti fa vivere sensazioni contrastanti. All’inizio pensi sia la nuova frontiera del radical chic, quello che la macchina la sceglie dopo averla vista in un film o in qualche flagship store mentre va a comprare le cialde per la macchina del caffe. E invece. Chi ha vissuto l’arrivo dei computer prima e degli smartphone poi ha sperimentato, in tutta una serie di occasioni, l’impressione di trovarsi davanti a qualcosa di nuovo, qualcosa che avrebbe cambiato il suo modo di fare le cose. Come le prime email, il modem 56k e il navigatore - gratuito, che sensazione - sul telefono. Guidare questa Volvo EX30 è lo stesso: uno scorcio sul futuro che, a differenza di tanti altri casi, funziona. È un buon compromesso sotto tutti i punti di vista, dalle prestazioni (che con la Single Motor sono più umane, ma non per questo l’auto si presenta fiacca) allo stile, che grida alla pulizia delle linee un po’ pettinate ma a ben vedere premia la praticità. Pensi di essere davanti a un’auto da fighetti, poi capisci che il fighetto sei tu. Che quest’auto ti semplifica la vita ed è bello averne una.
Tralasciando le sensazioni poi, c'è un discorso più pratico ad accompagnare la EX30. Volvo, con quest’auto, sta facendo la scommessa più importante della propria storia da quando inventò le cinture di sicurezza senza però brevettarle, in modo da dare la possibilità a tutti i costruttori di implementarle sui propri veicoli. A partire dal 2026 infatti il marchio svedese non produrrà più veicoli endotermici, concentrandosi esclusivamente sulle zero emissioni. Questa, la EX30, sarà il nuovo punto di riferimento per la gamma. Non solo è la vetturali compatta presente a listino, ha anche un rapporto qualità / prezzo pari a quello di una endotermica. Offrire un buon prodotto è l'unica cosa da fare se, come in questo caso, l'obiettivo è far sì che di ogni cinque clienti che escono con una nuova auto dalla concessionaria almeno uno lo faccia su di una EX30. Insomma, quest’auto in Italia dovrà occupare il 20% delle vendite per Volvo. Magari tra cinque anni sarà diverso, i prezzi saliranno e la competizione sarà più elevata, ma al momento la Volvo EX30 si è imposta come riferimento per il mercato del premium per tutti, un mercato composto da belli oggetti ad un prezzo raggiungibile.
In conclusione
La Volvo EX30 non è qui per sostituire tutte le auto endotermiche del pianeta, non c’è da preoccuparsi per questo. La Volvo EX30 è come un diritto, nello specifico il diritto di avere una vettura elettrica veloce, funzionale, dal prezzo accessibile ma non per questo povera nei contenuti. Da che mondo è mondo poi, i diritti non sono doveri: sono possibilità. Questa, se state cercando un’anticipazione sul vostro futuro, è un'ottima possibilità.