Stop nel 2035 alla produzione di auto benzina e diesel: è questa la proposta ufficiale della Commissione europea contenuta nel pacchetto clima Fit for 55 con l’obiettivo di ridurre, entro il 2030, le emissioni di CO2 del 55% rispetto ai livelli del 1990, un primo step per raggiungere nel 2050 neutralità carbonica. Sebbene i tempi siano ristretti, il nostro Paese ieri, in data 10 dicembre 2021, ha annunciato che si adeguerà a quanto deciso dall'Unione Europea.
La decisone è stata presa in occasione della quarta riunione dei CITE (il Comitato interministeriale per la Transizione ecologica). I ministri della Transizione ecologica Roberto Cingolani, delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili Enrico Giovannini e dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti hanno così definito le tempistiche di sostituzione dei veicoli con motore a combustione interna, mentre per i furgoni e i veicoli da trasporto commerciale leggeri il termine previsto è il 2040.
Il pacchetto Fit for 55 dell’UE riguarda tutti i settori produttivi, non solo quello automobilistico, ma il trasporto su strada è responsabile dell’inquinamento dell’aria con una percentuale considerevole, il 20,4% delle emissioni di CO2 nell’Unione Europea, e per questo l'interesse nel campo dell'automotive è più alto rispetto a quello di altri settori produttivi. La proposta della Commissione europea prevede di ridurre le emissioni medie delle auto nuove del 55% entro il 2030 e del 100% entro il 2035, rispetto ai livelli del 2021. Invece per i nuovi furgoni gli obiettivi di riduzione sono rispettivamente del 50% e del 100%. I veicoli già in circolazione invece continueranno a poter circolare finchè funzionanti.
Di questa transizione ne ha parlato anche John Elkann, presidente del gruppo Stellantis: "Nei prossimi 5 anni a sostegno della strategia di elettrificazione dei suoi modelli, il gruppo Stellantis spenderà 30 miliardi di euro. Se guardiamo all’Europa, nel giro di 10 anni il 70% delle auto Sellantis vendute sarà ibrida plug-in o elettrica pura. Già oggi il numero di modelli a basso impatto ambientale che offriamo ai nostri clienti è cresciuto a 29 e la Nuova Fiat 500 full elettric, bella almeno quanto sofisticata dal punto di vista tecnologico, è la best seller elettrica in 9 mercati nazionali".
Sul ruolo che l’Italia potrà giocare in questo processo di elettrificazione ha poi aggiunto: "Nella rivoluzione elettrica, l’Italia sta giocando un ruolo di primo piano a tutti i livelli: produzione dei nuovi modelli, assemblaggio delle batterie, ricerca applicata e sperimentazione delle infrastrutture di ricarica e trasmissione di energia. È una fase entusiasmante, ricca di progetti e di nuove idee, che ci ricollega alla fase pioneristica dei nostri padri fondatori. Il mondo dell’auto è tornato a destare l’attenzione del mondo accademico, della ricerca, e anche dei mercati finanziari come non accedeva da anni. Capacità manifatturiere e know-how di ingegneria meccanica continuano a essere alla base dell’industria automotive, ma è dal software e dalla digitalizzazione di tutti i processi che arrivano le novità più prorompenti".