Noi di MOW amiamo il calcio, ma amiamo anche le auto, d’altronde siamo Men On Wheels, non ci possiamo fare nulla, e da quando abbiamo visto Mancini convocare i giocatori ci siamo immaginati cosa avremmo fatto noi al suo posto... se ad occupare il campo fossero undici vetture, anziché undici calciatori. Sì, insomma, come sarebbe composta la Nazionale italiana, se al posto dei giocatori ci fossero delle macchine?
Per la serie, squadra che vince non si cambia, in vista del prossimo match con la Svizzera, abbiamo deciso di mantenere il 4-3-3 già visto contro la Turchia. D'altra parte, se quello che ci aspetta fosse davvero un confronto tra nazionali di auto, contro gli amici d'oltre confine gli azzurri vincerebbero a tavolino per mancanza di rivali.
A proteggere la rete vedremmo bene la Lamborghini Urus che, grazie alla propria stazza e ai propri riflessi scattanti (il V8 da 650 CV non delude mai), si dimenerebbe tra un palo e l’altro. D’altronde, se è l’auto di Gigio Donnarumma, un motivo ci sarà (senza contare che, nonostante i consumi da petroliera, costerebbe comunque mooolto meno del suo stipendio per le prossime stagioni al PSG).
Passando alla difesa MOW schiera dei SUV ben assortiti, un mix tra muscolatura, agilità e duttilità. Bisogna avere le ruote pronte, ma anche fisicità per impedire agli avversari di sfondare l’ultima linea, capaci allo stesso tempo di scatti in avanti a supporto del centrocampo quando le azioni si fanno calde.
La Fiat 500X casca a fagiolo, uno di quei difensori agili e veloci che sanno scartare l’avversario quando si avvicina alla porta. Non c’è sempre bisogno di avere il passo da camion, per di più è poco assetata e la si può tenere in campo per tutti i 90 minuti senza che il rendimento cali troppo, un buon compromesso.
Davanti al portiere ci vuole qualcuno che sia un po’ bastardo dentro, pronto per mettersi tra la palla e la rete, facendo scudo con il proprio corpo. Pardon, con la propria carrozzeria. Restando in casa FCA (o Stellantis) una bella Jeep Cherokee in quella posizione è pronta a fare il proprio lavoro, sporcandosi i cerchi. Un modello di fine serie ma che, grazie ai sui 47 anni di esperienza, è pronta ad indossare la fascia da capitano e fare gruppo, una specie di Chiellini su quattro ruote.
A completare la linea difensiva, infine, ci vogliono due auto dotate di fisicità, misto velocità. Avete presente quelle azioni difensive che nel giro di qualche scambio spingono la palla davanti al portiere avversario? Ecco, per trasformare la difesa in attacco, Maserati Levante e l’Alfa Romeo Stelvio sono perfette, soprattutto se quest’ultima è in versione Quadrifoglio, con la prima dotata di classe e velocità, pronta ad assistere sia in fase difensiva che offensiva. In fondo, basta un’accelerata che è già metà campo, pronta per qualche assist interessante. Da non sottovalutare.
A centrocampo, si sa, serve qualcuno che abbia fiato, gambe ma anche tanta qualità. MOW schiera, così, sulle ali una Maserati Ghibli e una Alfa Romeo Giulia, con l'espertissima Maserati Quattroporte a fare da metronomo tra le due, dettando tempi ad attacco e difesa.
La Ghibli, anche nella sua versione d’accesso, grazie al suo V6 da 350 CV e alla trazione posteriore, può sgommare mettendo a segno passaggi tattici e giocando anche su ribaltamenti di fronte, chiamando così in causa la velocissima Giulia Quadrifoglio, con il suo il V6 biturbo da 510 CV, pronta a raggiungere il fondo per un cross, saltando ogni avversario. A infondere tranquillità a tutta la squadra ci pensa la Quattroporte che, grazie ai piedi, pardon, alle gomme buone, è in grado di giocare quasi da ferma, senza che, tuttavia, manchi la potenza nel tiro, quando le viene richiesto.
Davanti non possono mancare delle fuoriclasse e se gli azzurri hanno schierato il tridente Berardi-Immobile-Insigne, noi schieriamo il tridente della Maserati MC20, accompagnato dal Toro della Lamborghini Aventador e dal Cavallino Rampante della Ferrari SF90. Cuore e muscoli: 2400 CV in tre, come se Maradona, Pelé e Messi avessero trovato posto all’interno della stessa squadra. Tre caratteri completamente diversi, ma uniti dall'esclusività che solo il genio italiano può partorire. Esagerate, raffinatissime e praticamente impossibili da fermare, pronte a far impallidire gli avversari.
Facendo due calcoli e tenendo in considerazione i vari prezzi di listino delle varie auto, vi sveliamo un segreto: la nazionale auto potrebbe essere acquistata e mantenuta senza grossi problemi dallo stipendio di un anno di Ciro Immobile. Scandaloso? No, basta che vincano (i giocatori veri).