Di sicuro Elon Musk non è conosciuto per essere uno misurato nelle dichiarazioni. Un esempio? Beh, il capo di Tesla, SpaceX e X ha ammesso di fare uso di ketamina, affermando che il suo consumo “è nell’interesse degli investitori”. Insomma, un businessman che non si tira indietro rispetto a niente e a nessuno a quanto pare, tantomeno al futuro; o al futurismo. In una recente intervista rilasciata al giornalista statunitense Don Lemon, infatti, il Ceo del colosso dell’automobilismo elettrico è tornato a parlare della Tesla Roadster, il modello sportivo della casa americana annunciato addirittura nel 2017, ma che ancora non ha visto luce. Seguendo i continui ritardi già sperimentati con il pick-up Cybertruck, il debutto di questa vettura è stata spostata prima al 2020, e poi a data da destinarsi. Ma adesso Elon punta a far partire le prime consegne nel 2025. Abbiamo detto vettura, ma forse dovremmo correggerci, visto che Roadster sarà, secondo le parole di Musk, “qualcosa che non è mai esistito prima”. Ok, ma cosa? L’amministratore delegato di Tesla ha cercato di dosare le rivelazioni riguardo al nuovo progetto, ma ha comunque fatto trapelare alcuni dettagli in stile The Jetsons, il famoso cartone animato degli anni ’60 ambientato nell’era spaziale, dove le auto sono sostituite da navicelle che volano. Sì, perché potremmo trovarci di fronte a una vera macchina volante, o quasi…
Durante l’intervista a Lemon, quindi, Elon Musk ha dichiarato che la Roadster vedrà la collaborazione tra Tesla e SpaceX: “L’unico modo per creare qualcosa che sia più innovativo e cool del Cybertruck - ha detto Musk a Don Lemon - è combinare la tecnologia SpaceX e Tesla per creare un mezzo che non sia mai solo un’automobile”. Dunque si tratta di una vera auto volante? “Forse - ha risposto il Ceo -, non è fuori questione. Devo risparmiare le cose interessanti per quando lo sveleremo effettivamente, ma sarà davvero fantastico. Avrà un po’ di tecnologia missilistica”. A questo punto bisogna anche tornare indietro alle vecchie dichiarazioni di Musk. Già nel 2018, infatti, con un tweet l’imprenditore rivelò che la Roadster sarebbe stata dotata di “dieci piccoli propulsori razzo” che avrebbero garantito al mezzo una accelerazione record: da 0 a 60 mph (96,5 km/h) “in meno di 1 secondo” (fonte Electrek). E questi propulsori, sempre secondo le previsioni di Musk, avrebbero “migliorato notevolmente l’accelerazione, la velocità massima, la frenata e le curve. E potrebbero permettere a una Tesla di volare”. Uno scenario quasi utopico, anche se alcune macchine volanti sono già state brevettate; ma nessuna di queste, rileva Newsweek, ha ottenuto “l’approvazione normativa”. Tesla Roadster sarà la prima?