Le dichiarazioni di Elon Musk sulla Ketamina. Che caz*o è?
Elon Musk, patron di Tesla, ha parlato nuovamente del suo consumo di sostanze. Questa volta si è soffermato sulla ketamina e ha detto: “Il mio consumo è nell'interesse degli investitori. Ci sono dei momenti in cui nel mio cervello c'è uno stato chimico negativo simile alla depressione”. Ok, ma che caz*o fa la ketamina al cervello? Si tratta di una molecola sintetica, completamente creata in laboratorio, a partire dalla sostanza cicloesilamina. È idrosolubile, e questa caratteristiche le consente di essere somministrata attraverso varie vie (endovenosa, orale, per via rettale, snifftata o fumata) e di garantire un'ampia distribuzione all’interno del nostro corpo. Il metabolismo della ketamina è mediato dagli enzimi epatici. Questa sostanza provoca stimolazione del sistema nervoso simpatico e del sistema cardiovascolare, nonché broncodilatazione.
Effetti della ketamina a breve termine
Nasce come anestetico, impiegato tutt’oggi, soprattutto nei soggetti ipotesi (con bassa pressione). Ma perché allora è considerata una droga? Se a elevati dosaggi e per via endovenosa induce anestesia generale mentre, a dosaggi minori, e quindi sub-anestetici, ha effetti dissociativi. Ma che cosa vuol dire? Può portare a forti allucinazioni visive e uditive, definite come di “premorte”, con la percezione di entità disincarnate e una sensazione di visione del proprio corpo dall’esterno e non più come facente parte di noi e la near death experience, unitamente al viaggio verso la luce. Si aggiungono eruzioni cutanee, visione doppia, perdita della memoria a breve termine e ipotermia. Altra conseguenza è la visione del futuro (flash forward) e, nella fase del risveglio, può portare a sogni vividi, ovvero quei sogni percepiti come veri ma non reali, associati o meno ad attività psicomotoria. Quest’ultima consiste in confusione mentale, comportamenti irrazionali, imprevedibilità. Questa droga è spesso considerata un fattore coadiuvante la creatività proprio per il forte impatto che ha sul cervello, anche se sulla creatività influisce maggiormente l'lsd, perchè influenza i pensieri, la percezione del dolore, lo spazio e il tempo. Uno dei rischi maggiori è che si presentino dei "bad trip", ovvero quelle fasi mentali negative, che possono sfociare in panico o psicosi. Se viene sniffata l'effetto si ottiene tra i due e i cinque minuti, se ingerita dopo quindi o venti minuti, se iniettata dopo tre o cinque minuti. Il picco degli effetti si ha entro le due ore. Gli effetti variano anche a seconda del setting: ovvero in base allo stato d'animo che ha la persona, al luogo e alle persone presenti.
Effetti della ketamina a lungo termine
A lungo andare, l’uso di questa sostanza può comportare l’effetto inverso rispetto a quello che si desidera, ovvero un umore up e l’iperattività. Può infatti causare, tra i danni a lungo termine, ansia, attacchi di panico, insonnia, depressione, comparsa dei disturbi del tono dell’umore e può anche slatentizzarre (ovvero far emergere) il disturbo bipolare. Tra le conseguenze c’è la dipendenza dalla stessa, che avviene in base alla dose e al soggetto, e la combinazione con altre droghe, come la cocaina e anche l’eroina. Come tutti gli psichedelici, la ketamina amplifica gli aspetti emotivi interni del soggetto che la assume, per questo si potrebbero creare delle esasperazioni di stati mentali già presenti. L’assunzione prolungata e ripetuta induce effetti tossici sulla salute oltre alla tolleranza, assuefazione e quindi richiesta di dosaggi sempre maggiori o mix con altre droghe sempre più potenti. Se si assume ketamina è necessario stare lontani dai posti sopraelevati e dall’acqua perché l’effetto sedativo, la dissociazione e la perdita di controllo del proprio corpo potrebbero determinare incidenti mortali.