Due anni di silenzio, almeno per quanto riguarda i confronti pubblici con l’occidente, e poi… Vladimir Putin, quasi a sorpresa, concede un’intervista esclusiva di quasi due ore al giornalista statunitense Tucker Carlson (ex Fox News). Una di quelle classiche occasioni “più uniche che rare”, che comunque non ha mancato nel creare delle grandi polemiche. Ma a quanto pare, soprattutto dall’altra parte dell’oceano, a far discutere non sono tanto le dichiarazioni del capo del Cremlino, quanto l’ambigua figura di Carlson (considerato di estrema destra), che nel 2019 aveva dichiarato di tifare per la Russia, rimangiandosi le parole poco dopo ammettendo di aver scherzato (fonte Forbes). Comunque sia, l’intervista, avvenuta a Mosca, ha dell’incredibile; si tratta, infatti delle prime dichiarazioni di Putin alla stampa occidentale dall’invasione dell’Ucraina avvenuta due anni fa. E proprio a proposito della guerra, Putin ha rivelato che “gli accordi (per la cessione del conflitto, ndr) erano quasi finalizzati […] ma l’altra parte li ha fatti saltare, obbedendo alle indicazioni dei Paesi occidentali, Europa e Stati Uniti, di combattere la Russia fino alla fine”. Comunque sia, ha detto Putin rivolgendosi all’occidente, “se volete la fine dei combattimenti, smettete di inviare armi all’Ucraina. Tutto - ha sottolineato - finirebbe in poche settimane”. Il dialogo con Carlson, tra qualche battuta (“è un talk show o una conversazione seria?” ha chiesto Putin al giornalista che è scoppiato a ridere) e qualche domanda insidiosa, in alcuni punti è apparso una sorta di monologo del capo del Cremlino. Putin ha ricostruito la storia del proprio Paese e dell’Unione Sovietica, raccontando i rapporti tra Russia e Ucraina e commentando anche la politica espansionista della Nato. E a proposito di espansione, Putin ha rassicurato: “Non abbiamo alcun interesse a espandere la guerra”. L’obiettivo della Russia rimane la “de-nazificazione” dell’Ucraina, e per la prima volta Putin ha rivelato il significato del termine: “Significa la proibizione di ogni tipo di movimento neonazista. Dobbiamo sbarazzarci di coloro che sostengono questo concetto e sostengono questa pratica e cercano di preservarla” ha detto a Carlson. Inoltre, ha negato ogni tipo di accordo con Orban riguardo la ripartizione del territorio ucraino; anche se, ha commentato Putin, “so per certo che gli ungheresi che vivono lì vogliono tornare nel loro terra d’origine”.
Il discorso passa poi al rapporto con gli Usa, che sembra essersi interrotto dal giorno dell’invasione. “Non ricordo l’ultima volta che ho parlato con Biden”, ha detto Putin; che comunque ha rivelato di aver avuto un “rapporto davvero personale con Trump”. Ma chi ha fatto saltare il gasdotto Nord Stream? “Voi di sicuro” ha risposto Putin al giornalist americano scoppiando in una risata. “Ero impegnato quel giorno” ha scherzato Carlson, “tu hai un alibi, ma la Cia non ce l’ha” ha infine sottolineato Putin. Carlson ha cercato di parlare anche di Evan Gershkovich, il giornalista americano del Wall Street Journal, tenuto prigioniero in Russia con l’accusa di essere una spia. A questo proposito Putin ha detto che “non esiste alcun tabù sulla questione”, i servizi segreti dei due Paesi hanno avuto dei confronti, e la Russia ha dato prova di numerose “gesta di buona volontà” per risolvere il caso. Comunque sia, ha tenuto a ricordare il Presidente russo, Gershkovich “non è solo un giornalista. Lo ribadisco. È un giornalista che ottiene segretamente informazioni confidenziali”. Dalla guerra ai rapporti tra Stati, fino ad arrivare a Elon Musk e l’intelligenza artificiale. “Ho sentito che Elon Musk ha già impiantato un microchip in un cervello negli Usa. […] Credo che nessuno possa fermarlo (a Musk, ndr), fa quel che ritiene sia meglio. Comunque sia, occorre trovare un punto in comune con lui. […] Credo sia una persona veramente intelligente, per questo sarà necessario trovare un accordo con lui perché questo processo deve essere formalizzato e sottoposto a determinate regole” ha detto Putin. Ma si tratta di vera ammirazione o di un timore velato?