Il Wall Street Journal ha pubblicato un articolo in cui alcuni testimoni affermano di essere preoccupati, non crediamo umanamente, per la continua assunzione di ogni genere di droghe da parte di Elon Musk, padrone di Tesla. Musk ha però smentito il noto giornale americano sostenendo di non essere mai risultato positivo a un test anti-droga negli ultimi tre anni, ma che avrebbe iniziato volentieri se questo avesse aumentato la sua produttività. Quindi aggiunge che il Wall Street Journal non è in grado di “tirare su una gabbietta per pappagalli”. Quest’ultima frase sembra smentire la smentita stessa. Però poi pensi che Musk, tra un acido una canna e una pastiglia ha di fatto fondato un impero economico che nessuno dei nostri amici sballati avrebbe mai nemmeno sognato di immaginare. Da PayPal a Tesla fino all’industria spaziale con SpaceX. Poi ha comprato uno dei social media più influenti mettendo una croce sull’uccellino (Twitter, ormai X), che un potente senza mezzi di comunicazione è sempre in qualche modo impotente. Foucault prendeva acidi nel 1975 e lo stesso anno ha fatto uscire “Sorvegliare e Punire”, uno dei testi più lucidi e influenti nella filosofia politica contemporanea. Certo, Musk non è Foucault e le sue dichiarazioni su X a volte rasentano i discorsi tra amici che si facevano da ragazzini, mentre seduti a cerchio o svaccati sul divano giravano i cannoni. Negli anni è stato definito come paladino del clima e come nemico dell’ambiente, è passato da genio visionario e progressista a ultra-reazionario, complottista e negazionista del clima; ha definito l’intelligenza artificiale come il demonio e ha commercializzato le auto a pilota automatico. L’uomo che ha riempito il mercato di auto elettriche è lo stesso che ha riempito lo spazio di satelliti e che lancia razzi inquinatissimi e che con il suo jet privato, in un mese, ha superato le emissioni che una famiglia media americana produce in un anno.
I paradossi sono lisergici, non più di quanto non lo sia la realtà stessa in generale e tentare di spiegare tutte le azioni di Elon Musk a partire dalla droga è come scambiare lo Starlink nel cielo notturno per un Ufo (a me è capitato, a ferragosto di quest’anno e meno male che c'era Google che mi ha spiegato subito cos’era quella fila di lucine vaganti in mezzo alle stelle cadenti). Pippo sembra sballato, concludeva Andrea Pazienza, perché è sballato, lo stesso si può dire di Elon Musk, senza che questo aggiunga né tolga qualcosa al personaggio. Lui stesso aveva scritto su X che avrebbe comprato la Coca Cola per farci rimettere dentro la cocaina, a ragion veduta possiamo dire che non stesse del tutto scherzando. Ma se chi assume droghe in genere scherza su tutto, possiamo dire al contrario che i veri drogati siamo noi, che gli andiamo dietro con assoluta serietà e magari ci scandalizziamo ancora per il fatto che un personaggio del genere assuma delle sostanze, forse pensiamo anche che tutto il mondo della politica e del business sia immacolato e ascetico, senza vizi e senza sostanze che girano. Siamo noi che trattiamo il gossip, perché di questo si tratta, come se avesse delle implicazioni su ogni altra cosa. Chiunque di noi è in perenne stato di alterazione psico-fisico dovuto a qualcosa, che sia TikTok o la pizza. In ultimo, posando per un attimo le droghe ideologiche, pensiamo al fatto che se davvero Musk prima o poi dovrà mollare gli affari per questo motivo, corriamo il rischio che dedichi tutto il suo tempo alla politica.