Negli Stati Uniti la Food and Drug Administration (FDA), l’organo governativo che si occupa dei permessi per prodotti alimentari e farmaceutici (e un riferimento anche per altri enti esteri), ha dichiarato l’allarme per la diffusione di un mix di sostanze che sta portando a innumerevoli decessi. La prima sostanza del cocktail è il fentanyl, un analgesico ottanta volte più forte della morfina, causa di 62mila decessi nel 2021 secondo il Centers for Disease Control and Prevention Usa (la maggior parte dei decessi dovuti ad oppioidi), finendo così per essere, sempre secondo il CDC, una delle sostanze letali in ascesa dal 2019 a oggi, più di metanfetamine e cocaina. Si tratta di una sostanza cinquanta volte più forte dell’eroina, soprattutto quando sintetizzata per via illegale con prodotti esportati dalla Cina in Messico e fatti passare al confine Sud nell’86% dei casi proprio da “corrieri” americani. Nel 2022 la Dea avrebbe sequestrato 4,5 tonnellate di sostanza (circa 50milioni di pillole), una quantità sufficiente, come riporta Il Giornale, per sterminare la popolazione americana. Il fentanyl è conosciuto e diffuso dagli Anni Sessanta, ma da qualche mese ha iniziato a essere diffuso in tandem con un anestetico veterinario, usato per addormentare i cavalli, la xilazina, conosciuta anche con il nome “Tranq”. Ma di cosa si tratta, e perché viene definita “droga zombie”?
La Tranq è una droga da iniezione usata spesso anche per tagliare l’eroina e che si inserisce inevitabilmente in un contesto fragile come quello americano, ancora piegato dalla crisi degli oppioidi. Tuttavia anche in Europa inizia a diffondersi come sostanza stupefacente e per la prima volta a dicembre del 2022 nel Regno Unito è stata registrata una vittima da xilazina. La xilazina è meno costosa di fentanyl ed eroina (fino a poco tempo fa un chilogrammo veniva venduto da fornitori cinesi a 6-20 dollari), per questo viene mescolata prima della vendita illegale. L’abuso costante può portare a ulcerazioni, escoriazioni e infezioni di vario tipo, che possono coinvolgere anche gambe e braccia e costringere all’amputazione degli arti per via delle necrosi diffuse (da qui l’adozione del soprannome “droga zombie”). Oltre che come anestetico per cavalli, la xilazina viene utilizzata come emetico (cioè come farmaco per provocare il vomito) per i gatti e altri animali di piccola taglia. In realtà, la diffusione di questo farmaco, commercializzato come prodotto veterinario, anche tra tossicodipendenti e nei casi di abuso di stupefacenti, era già stata rilevata anni fa. Come sintetizzato in una review del 2014 uscita per il Forensic Science International, l’intossicazione da Tranq è da anni non solo un problema reale, ma uno dei motivi più preoccupanti dietro l’aggravarsi di una situazione che, a causa di sostanze del genere, causa la morte di sempre più individui. Sia che la xilazina venga assunta da sola, sia con altre sostanze, l’effetto è devastante. La xilazina è stata usata, come riporta in un paper del 1998 sul Journal of Forensic Science, in due casi di cronaca nera, probabilmente per stordire delle vittime. L’uso di xilazina sull’essere umano, dunque, ha una storia ben più lunga di come si potrebbe credere e le evidenze raccolte in questi anni hanno portato in più di un’occasione a richiedere una maggiore attenzione nei casi di uso illecito anche attraverso lo sviluppo di nuovi test (attualmente, infatti, è molto difficile riuscire a identificare la xilazina con i normali esami tossicologici, quando mischiata ad altre sostanze).
Secondo gli studi più recenti, l’uso di xilazina nei cockatil con fentanyl è in aumento e, in trend con la crescita del numero di morti per fentanyl, anche le morti dovute a questo mix di sostanze sono aumentate. In un recente articolo uscito per la rivista Cureus, i ricercatori hanno evidenziato come 32 studi su 34 abbiano indicato l’intossicazione dovuta all’uso di xilazina con altre sostanze come motivo di preoccupazione. Nonostante vi sia una soglia sotto alla quale la presenza di xilazina non risulta di per sé fatale (la dosa fatale media è 1.200 mg, mentre la dosa non fatale media è 525 mg), l’overdose involontaria è una delle conseguenze più comuni, soprattutto per via dei livelli di tolleranza differenti da quelli dell’eroina pura. Anche Joe Biden ha definito “problema emergente” in USA la diffusione di questo mix. Purtroppo, il mercato illegale potrebbe aprirsi a questo nuovo tipo di sostanze scarsamente regolamentate e facilmente accessibili, soprattutto nei prossimi anni, quando, come riportato da Wired, si concretizzerà la messa al bando dei papaveri da oppio afgani voluta dai talebani.