Cos’hanno in comune Pablo Escobar e il due volte campione del mondo di Formula 1 Emerson Fittipaldi? Domanda da un milione di dollari, anzi da 2,2. A tanto ammonta, infatti, la richiesta per l'acquisto della Porsche 911 RSR che entrambi hanno guidato e che ora è stata messa in vendita dalla concessionaria della Florida Atlantis Motor Group.
Si tratta di uno dei 15 esemplari di 911 RSR realizzati dalla Casa di Stoccarda per l’International Race of Champions (IROC) del 1974. La IROC era una serie di corse automobilistiche che aveva come peculiarità quella di riunire nella stessa competizione piloti provenienti da differenti discipline, messi tutti in condizione di correre con uno stesso modello di auto da corsa, derivato dalla serie, e preparato dallo stesso team di meccanici - con lo scopo di ridurre al massimo le variabili in grado di incidere sul risultato, al di là del talento di guida.
La prima edizione si tenne proprio nel 1974 e l'auto scelta dall'organizzazione fu quella che vedete in queste foto. 12 unità vennero date ai piloti in gara, mentre 3 furono allestite come vetture sostitutive in caso di incidenti.
L'auto impiegata da Fittipaldi, che proprio quell'anno aveva vinto il suo secondo titolo mondiale, finì dapprima nelle mani di John Tunstall e poi in quelle di Roger Penske, con cui corse la 24 Ore di Daytona del 1978. D’altronde, proprio Penske è proprietario di uno dei team più vincenti della 500 miglia di Indianapolis, mica ci si poteva aspettare che la lasciasse a prendere polvere in garage.
Ma la vera svolta, nella vita di questa Porsche, arrivò dopo Daytona, quando venne mandata in Colombia per soddisfare il piede pesante di Pablo Escobar. Una spesa da nulla per uno che, si stima, all’apice del proprio successo sembra riuscisse a intascare circa 420 milioni di dollari a settimana. Cifre che, Jeff Bezos, spostati.
Anche in questo caso, la Porsche non fu tenuta ferma in garage: Escobar in persona decise di utilizzarla svariate volte in pista, arrivando secondo durante la Copa Renault 4 colombiana. Saremmo curiosi di sapere che fine abbia riservato Escobar al pilota che l’ha battuto.
Ma visto che di soldi, Escobar, ne aveva da buttare - letteralmente - prima di portarla in pista decise di stravolgerne il look, equipaggiandola con il kit aerodinamico della versione da gara della Porsche 935.
La storia di questa Porsche, dopo l’uccisione di Escobar, si fa un po’ più oscura. Quello che è noto è che, dopo essere rimasta in un'autorimessa per un lungo tempo, nei primi anni 2000, non si sa come o quando, è riapparsa negli Stati Uniti ed è stata sottoposta a un restauro pazzesco che l’ha riportata alle condizioni di origine, con tanto di verniciatura nel caratteristico Sahara Yellow, lo stesso di quando era stata utilizzata da Fittipaldi, e una serie di autografi dell'ex pilota di Formula 1 che decorano i pannelli della carrozzeria.
Adesso restiamo in attesa di sapere chi si porterà a casa questo gioiello dalla storia travagliata. Sarà all'altezza dei propri predecessori?