Stephan El Shaarawy è stato in Procura per difendersi dall’accusa di lesioni gravissime per aver picchiato il ladro che ha provato a rubargli la sua Lamborghini Urus: “L’ho fatto cadere – avrebbe detto l’attaccante della Roma – ma poi il ladro non l’ho più toccato”. Ricevuto dal pm Carlo Villani poco dopo aver terminato un allenamento agli ordini di Mourinho, il calciatore – assistito dall’avvocato Gianluca Tognozzi – ha dato la propria versione di quanto accaduto con il cileno (già condannato) il pomeriggio del 12 febbraio scorso in zona Eur, in particolare in via Sud Africa.
“Secondo quanto raccontato da Jose Carlos Aliaga Sagardia, il ladro condannato a un anno e sei mesi per il tentato furto – riferisce il Corriere – l’attaccante della Roma, sentito l’allarme dell’auto, scende in strada, lo rincorre e lo sbatte in terra, dove poi il «Faraone» avrebbe cominciato a riempirlo di pugni. Finito sotto inchiesta in seguito alla denuncia, El Shaarawy, che all’epoca del fallito furto era appena rientrato a Roma dopo l’esperienza cinese, si è difeso, dicendo di aver rincorso il ladro e poi di averlo buttato per terra, aggiungendo però di non aver picchiato Sagardia, 48 anni. A sostegno della sua versione ci sono le testimonianze di due persone che hanno assistito alla rincorsa e al placcaggio fatto dal giocatore. I testimoni hanno affermato che il ladro, una volta bloccato, ha compiuto atti di autolesionismo, ferendosi al volto e sulle gambe. Allo stesso tempo hanno sostenuto che il giocatore si è limitato a fermare Sagardia per consentirne l’arresto”. A corroborare le dichiarazioni ci sarebbe il referto dei medici dell’ospedale Sant’Eugenio, che “il giorno del fermo a Sagarde hanno diagnosticato un politrauma contusivo ed escoriativo, oltre a qualche altra abrasione. Al nosocomio per altro i medici avevano proposto al ladro esami radiologici, dallo stesso rifiutati. Convalidato l’arresto, Sagarde – difeso dall‘avvocato Veronica Paturzo – ottiene i domiciliari. Ed è in questa fase che succede qualcosa. Nelle certificazioni mediche del 14 e del 15 febbraio vengono documentati trenta giorni di prognosi (diventati poi 60) con lesioni estese sul corpo. A quando risalgono le ferite? Al 12 febbraio? Oppure sono successive?”
Di certo El Shaarawy ha negato ogni addebito.