Dopo mesi di silenzio a seguito dell’arresto di Algero Corretini, noto come 1727wrldstar torna a parlare la vittima delle violenze Simona Vergaro. Intervistata dalle Iene, la ex compagna dell’influencer ha raccontato come l’ossessiva gelosia del fidanzato abbia portato quest’ultimo prima ad isolarla da amicizie e contatti, per poi picchiarla, più volte, per futili motivi. “Mi faceva sentire una persona di m***a per via del mio passato (era una pornostar nda), mi ha fatto bloccare amici e amiche, ho cambiato anche il numero – ha raccontato Simona Vergaro a Nicolò De Vitiis. Dopo aver mostrato i segni delle percosse, la donna ha prima di dare la sua versione dei fatti, ha svelato come, secondo lei, la rabbia di Algero Corretini derivasse dal non saper gestire la fama improvvisa sui social: “È arrivato a guadagnare 100mila euro in due mesi”.
1727wrldstar, dopo Ho preso il muro fratellì, ha avuto un’esplosione mediatica che gli ha permesso di arrivare a guadagnare anche cinque mila euro a settimana con le pubblicità di alcuni marchi, chiamate sponsorizzazioni. Resosi conto del suo potenziale, aveva deciso di mettersi in proprio aprendo un sito di abbigliamento. L’elevato numero di followers ha così alimentato alcune paranoia su presunti tradimenti della ragazza, sfociati poi in violenze domestiche. “Una vola mi ha tirato l’alcool addosso, un’altra mi ha quasi fatto perdere i sensi strozzandomi – continua in lacrime Simona Vergaro – Io non l’ho mai denunciato perché ero innamorata, dovevo forse farlo”. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata dettata dai sospetti di Algero Corretini in un presunto ritorno sulle scene hard della fidanzata, cosa mai tollerata dal romano classe 1996. “Un giorno mi ha svegliato riempiendomi di schiaffi e prendendo il mio telefono per chiamare mio padre, poi mi ha colpita per una quindicina di minuti con un bastone, non finiva mai”.
Simona Vergaro è così riuscita a chiamare la famiglia ed i carabinieri che hanno così arrestato 1727wrldstar e portato al carcere di Rieti, dove si trova attualmente. La cosa che ha fatto più male alla Vergaro, però è stata stando alle sue parole, la mancata difesa da parte della famiglia di Algero Corretini: “Quando sono arrivati invece di chiedermi come stavo mi hanno chiamata infame, se qualcuno non chiamava i carabinieri chissà dove ero”. Il servizio si conclude con Simona Vergaro, accompagnata alla porta di una psicologa che l’aiuterà a superare il momento delicato.
Per la cronaca, qui potete leggere la versione della famiglia e dell'avvocato di Algero Corretini