Sono passati più di 15 giorni dall’arresto di Algero Corretini, meglio noto come 1727wrldstar, e ancora non si hanno sue notizie. Il 24enne romano, in carcere con l’accusa di maltrattamenti in famiglia ai danni della ex fidanzata Simona Vergaro, non ha avuto modo di avere contatti con l’esterno e far sapere quanto meno le sue condizioni di salute. Per quanto possa essere grave il reato che gli viene attribuito, ogni detenuto ha comunque dei diritti sui quali poggiare, primo fra tutti quello al colloquio. Non sono bastati gli appelli a cuore aperto della madre e le continue sollecitazioni dell’avvocato Marco Del Giudice.
Con Algero Corretini non si può parlare. E secondo il legale di 1727wrldstar sono state raccontate troppe versioni dei fatti, troppe incongruenze. Insomma, la gravità del fatto non si discute, ma c’è qualcosa che non torna. Lo abbiamo così intervistato per chiarire alcune dinamiche del caso di Algero Corretini.
Avvocato, da quanto tempo non sente Algero? Come mai non riuscite a parlarci, è normale?
Non lo sento circa da un paio di settimane, da quando abbiamo fatto un colloquio via Whatsapp, nove giorni fa ho fatto richiesta per un colloquio, ma non ho avuto nessun riscontro. Troppo normale non è, ma dopo vari tentativi sono riusciti a parlare con il carcere e mi hanno detto che sono troppo pieni, mancanza di personale per capirci.
Lei ci crede?
Al momento sì, quando sono andato lì mi sembra un carcere ben tenuto ed i celerini per quello che ho visto sono persone serie e rispettabili, non ho motivo di dubitare. Rimane il fatto che è un po’ strano, se in questi giorni non dovessi avere la possibilità di incontrare il signor Corretini cercherò di contattare il direttore.
La madre di Algero ha paura che possa succedergli qualcosa, come lo hai visto?
In effetti la mamma ha paura sia perché è un personaggio che per il suo carattere. Parlando dei fatti però posso dire che il suo primo pensiero è stato quello di chiedere come stava Simona. Ho trovato una persona pentita, dispiaciuta consapevole di aver commesso degli errori di cui si è preso la responsabilità. Lui ha ammesso in parte di aver fatto quei reati, ha ammesso di averle messo le mani addosso ma non la dinamica, che è stata travisata.
A cosa si riferisce?
Innanzitutto, ci tengo a manifestare la mia solidarietà verso la signora Vergaro, quello che le è successo è ingiustificabile. Alcune circostanze sono da chiarire. Algero si trova in questa situazione non solo per aver alzato le mani la mattina del 22 gennaio ma perché Simona Vergaro quando è stata portata in ospedale ha fornito sommarie informazioni dove dichiarava di aver subito violenze ma senza alcuna prova. L’arma di cui si è parlato sembrava un bastone di ferro o telescopico. Nulla di tutto questo, è stata colpita da un bastone non di quel materiale, con uno spessore di 3mm e vuoto. Diciamo che è un’arma che fa male ma che non ha le conseguenze descritte nel verbale.
C’è altro?
Assolutamente sì. Dal racconto della ragazza Algero le aveva sottratto il telefono costringendola ad uno stato di costrizione. Questo è falso perché mentre succedeva il fatto o in concomitanza, il Corretini ha telefonato al padre della Vergaro dicendogli: “Lo sai cosa ha fatto tua figlia, lei nega”. I familiari sono stati subito avvertiti, la Vergaro ha poi mandato un messaggio alla madre per chiamare i carabinieri, c’è qualcosa che non torna.
Per quanto riguarda le lesioni, invece?
Questa è un’altra circostanza. Quando è stata portata in ospedale, benché sul referto le siano state diagnosticate delle costole rotte, lei ha avuto una costola leggermente incrinata. Nei giorni successivi chi ha avuto modo di vederla in giro o nelle dirette con il Brasiliano (altro influencer social, ndr), aveva dei segni ma stava bene. Sono sue dichiarazioni che comunque vanno rapportate alla credibilità della persona che fino ad ora è stata ritenuta tale, ma che adesso presentano tante incongruenze.
Ecco appunto, Simona è spesso intervenuta nelle dirette del Brasiliano, che ne pensa?
Lo dico sinceramente, secondo me il Brasiliano se ne sta approfittando. Si ricollega tutto ad una delle carte processuali dove lei contesta ad Algero che durante una diretta le avrebbe messo le mani addosso con lo stesso Brasiliano ad incitarlo ad ucciderla. Subito dopo lei appare in diretta sul suo profilo facendo il santarellino. Credo lo faccia soltanto per amplificare i suoi numeri.
Crede quindi che la Vergaro sia stata in un certo senso manipolata?
Si vede che lui è esperto, non sono a conoscenza di queste dinamiche ma per lavoro ho cercato elementi difensivi anche in queste dirette. Vedo una persona scaltra che porta la vittima dove vuole, anche quando la vittima stessa non vorrebbe parlarne. E comunque purtroppo non è l’unico che ci sta dietro a questa storia, ci sono altre persone o agenzie che si propongono nella prospettiva di aiutarla, il Brasiliano non è l’unico.
Secondo lei è cambiata la ragazza?
Molto cambiata, all’inizio mi chiamava tantissimo nonostante cercassi di avere pochi contatti con lei in quanto difensore della parte opposta. Da quando è andata dietro a questa agenzia è cambiato l’atteggiamento. Continua a dire cose non vere al 100%, lei sostiene di non averlo denunciato ma lo ha fatto, non nell’immediatezza dei fatti, ma forse sollecitata da qualcuno. Ho dubbi perché confronto le sue dichiarazioni con risultanze da atti processuali e la mia impressione è che non siano attendibili. Anche quando ha raccontato di violenze passate che avrebbe subito parlava di un distacco della retina procurato dal Corretini, ma dalle indagini dei carabinieri è stato accertato che non c’è niente di tutto questo, soltanto una patologia all’occhio che si porta dall’infanzia.
È stato detto anche che Algero ha dei precedenti…
Su questo devo dire una cosa e quando riuscirò a parlare con il Corretini racconterò di questo fatto e dirò di denunciarla per diffamazione. Algero Corretini fino alla mattina dell’arresto era una persona incensurata. La Vergaro lo ha detto in una diretta e se lo sapeva, ha dichiarato il falso, se non era a conoscenza e non lo ha fatto in malafede allora lo ho detto per ignoranza legale. Non tutte le chiamate confluiscono in una denuncia o in un processo penale, sono fasi diverse. Sicuramente i carabinieri sono entrati anche in casa sua diverse volte, ma alla fine sono cose non confluite in situazioni penali, non so quindi a cosa si riferisca. Per questioni processuali sono tenuto a dirlo, Algero non ha precedenti e continuare a dirlo è una cosa grave.
Un altro influencer, Fabio Russo, ha parlato di 1727 sostenendo che comunque c’è un accanimento nei suoi confronti.
Queste dichiarazioni del Fabio Russo che sono sballate per mira e contenuto mi permettono di chiarire anche questo aspetto. Algero non è in carcere per la detenzione di marijuana ed anabolizzanti, è in carcere per maltrattamenti in famiglia e per le lesioni che ha riportato la Vergaro. Queste accuse, che marciano parallelamente, sono il motivo della custodia cautelare. Per le altre due accuse, lui è indagato e non hanno contribuito all’ordinanza cautelare. La marijuana deve essere ancora analizzata e, da come ha dichiarato Algero, si tratta di quella venduta lecitamente. Più o meno simile il discorso degli anabolizzanti, in quel caso gli viene contestato il reato di ricettazione per ritrovato nella sua abitazione, un timbro medico per le prescrizioni per rifornirsi di questi anabolizzanti. In sede di riesame ho avuto modo di vedere atti appena depositati con sommarie domande fatte al titolare del timbro dove ha dichiarato che nessuno lo aveva rubato: “Ho tre timbri e li ho tutti” ha dichiarato. Rimangono poi le informazioni che ho a livello confidenziale e le richieste non sono a favore di Algero, la maggior parte sono di ormoni femminili, non dico altro. Però vorrei fare un’altra considerazione…
Prego…
Purtroppo il signor Corretini non è ben visto da molte persone, lui ebbe già degli screzi con i Carabinieri di Ponte Galera. Quando è stato arrestato ha subito offese gratuite da chi lo tratteneva e quando è arrivata la convalida dell’arresto hanno ordinato pizza e birra per festeggiare. Una persona può essere antipatica ma festeggiare e prenderlo in giro non è una bella cosa. Sia chiaro, non ha influito sulla vicenda processuale, però sicuramente c’è un atteggiamento di ostilità nei suoi confronti e ci sono cose che mi fanno pensare. La marijuana era stata dichiarata di un’altra persona, sul verbale viene riportato tutto per filo e per segno tranne quella frase. Mi fa pensare, ecco.
Ma cosa ha scatenato la rabbia di Algero?
Ha scoperto un video pornografico dove lei era la protagonista. La Vergaro aveva detto al Corretini di aver smesso, ma lui ha visto nel filmato un tatuaggio che le aveva fatto recentemente e lei tentava di coprirselo. Lei racconta che Algero non avrebbe accettato il suo passato ed essendo bipolare, ripensando al passato, aveva scatti di ira, ma non è così: Algero ha scoperto una cosa dell’attualità.
Lui è giusto che paghi, ma il carcere gli serve davvero?
Corretini ha sbagliato, ma per la personalità di Algero e per i problemi che ha il carcere è deleterio, ci vuole una proporzionalità. Una persona di 24 anni che sbaglia una volta e ha delle particolarità psicologiche e tu lo sbatti in carcere a tempo indeterminato non gli fai bene. La pena deve essere un recupero di una persona, stiamo parlando di una carcerazione preventiva, credo sia molto più giusto per lui che sia mandato ai domiciliari dove può essere curato e sottoposto alle visite. C’è il rischio che il protrarsi del suo stato di arresto lo porti a una patologia e possiamo ipotizzare che possa commettere atti autolesionistici, come ha detto anche la madre. Non lo dico sulle basi che ho, io l’ho sempre visto dispiaciuto e mentalmente presente, ma sofferente. Non posso escludere che potrebbe andare in depressione.
A livello processuale, crede che essendo un personaggio mediaticamente controverso possa rischiare una pena più alta?
Guardi, non ci voglio credere, non sono il tipo di avvocato che cavalca l’onda su questi pensieri. Ho fiducia nei magistrati e nella giustizia però per quello che ho visto c’è un’ostilità diffusa nei suoi confronti. Anche se non ha precedenti un po’ di paura c’è. Considerando che sulla marijuana riesco a farlo scagionare così come la ricettazione. Sui maltrattamenti in famiglia sono reati gravi, il rischio di una condanna superiore ai due anni e mezzo senza usufruire della condizionale c’è, se eventualmente sarà condannato chiederemo una pena contenuta nei limiti accettabili.