Che ci si creda o meno, c’è qualcosa di innegabilmente affascinante nella storia di Bernadette Soubirous. Questa giovane ragazza francese, partita dai margini di una società più dura dell’attuale pagina dei commenti su un social, ha fatto il botto due secoli dopo grazie a Bernadette de Lourdes, il musical che ha conquistato la Francia e adesso si appresta a fare il suo debutto in Italia. Dal 16 gennaio al 16 febbraio, l’Auditorium Conciliazione di Roma sarà il primo palco italiano a ospitare questa produzione. Da Roma, il viaggio prosegue: Napoli (8 marzo), Bari (15 e 16 marzo) e Torino (28-30 marzo). Se pensi che Bernadette sia solo una storia per fedeli con il rosario in tasca, ti sbagli di grosso. Nata e cresciuta nella miseria più nera, analfabeta e invisibile per la società dell’epoca, Bernadette diventa un simbolo di resilienza, determinazione e capacità di ispirare un mondo che spesso ignora chi vive ai margini. Il tutto senza piegarsi, nemmeno quando le pressioni sociali e familiari si facevano sentire più pesanti di un sermone infinito. Bernadette de Lourdes è più di un musical, è uno spettacolo che spara a mille su tutti i fronti: musiche epiche, scenografie immersive, una regia che spazia dall'iconico Cirque du Soleil alla vena creativa di Eros Ramazzotti (e no, non è uno scherzo). La colonna sonora è firmata da Grégoire, mentre i testi sono scritti da Lionel Florence e Patrice Guirao, già noti per aver spolverato di magia i classici come “Notre Dame de Paris” e “Les Misérables”.
E non dimentichiamo i protagonisti: l’ex concorrente di Amici Gaia Di Fusco nel ruolo di Bernadette, David Ban come il padre e Chiara Luppi nei panni di Louise Casterot Soubirous. Un cast che, anche se il nome potrebbe non dirti nulla subito, ha la potenza di uno spettacolo Netflix che diventa virale dalla sera alla mattina. Se non bastava il sold out che lo spettacolo ha registrato in Francia dal 2019, sappiate che Bernadette de Lourdes diventerà entro il 2026 un film distribuito in oltre cento Paesi e, dulcis in fundo, farà il suo debutto anche a Broadway. Insomma, non un passatempo da chierichetti, ma un prodotto artistico che punta a parlare a tutti, anche ai cinici e agli agnostici incalliti. Con un mix di autenticità storica – tutti i dialoghi e le situazioni sono basati su documenti originali – e un appeal visivo da togliere il fiato, “Bernadette de Lourdes” sembra avere tutte le carte in regola per convincere anche i più scettici. Certo, potrebbe sembrare un po’ melenso a chi ha l’emotività di un sasso, ma a giudicare dalla sua fama internazionale, vale la pena dargli una chance.