image/svg+xml
  • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
  • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • Girls
    • Orologi
    • Turismo
    • Social
    • Food
  • MotoGp
  • Tennis
  • Formula 1
  • Sport
    • Calcio
    • NFL
    • combattimento
  • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Attualità
    • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
  • Lifestyle
    • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • girls
    • Orologi
    • Turismo
    • social
    • Food
  • motogp
  • tennis
  • Formula 1
  • Sport
    • calcio
  • Culture
    • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Tech
  • Fashion
    • Fashion
    • Moda
    • Gear
    • Footwear
  • EVERGREEN
  • Topic
  • Journal
  • Media
Moto.it
Automoto.it
  • Chi siamo
  • Privacy

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159

  1. Home
  2. Culture

70 anni di Vincenzo Mollica, l’anti Red Ronnie: un figo perché non ha mai provato a essere cool

  • di Emiliano Raffo Emiliano Raffo

27 gennaio 2023

70 anni di Vincenzo Mollica, l’anti Red Ronnie: un figo perché non ha mai provato a essere cool
Vincenzo Mollica compie oggi 70 anni. 70 anni in cui non è mai stato “cool”: la sua benedizione. Indebolito dai capricci di una salute poco benevola, il “buonista assoluto” non è più il volto Rai che incontra tutti, intervista tutti e parla bene di tutti, l’anti Red Ronnie per eccellenza. Mollica, da sempre all’antica, è sempre stato cosciente di essere meno attraente dei suoi intervistati, e questa è la sua grande forza

di Emiliano Raffo Emiliano Raffo

Vincenzo Mollica compie oggi 70 anni e mai, per nessun giorno di questi 70 anni, è stato “cool”. La sua benedizione, non la sua maledizione, badate. Soprattutto se caliamo il suo peculiare status in questi anni ’20 del nuovo millennio, epoca in cui tutti – dal primo televenditore di pentole fino all’ultimo politico romano, tutta gente che un tempo, di norma, abitava i templi sacri della “uncoolness” – ci tengono ad apparire fighi, smart, perfettamente integrati. Chiunque, oggi, sembra che parli proprio la tua lingua, chiunque tu sia e ovunque tu sia.

Indebolito dai capricci di una salute poco benevola (il diabete, il Parkinson, il glaucoma) e fresco di pensione, Mollica frequenta gli studi televisivi come ospite, ormai. Non è più il volto Rai che incontra tutti, intervista tutti e, secondo letteratura, parla bene di tutti (fu Aldo Grasso a dipingerlo come il buonista assoluto).

20230127 110148232 2552
Vincenzo Mollica

Parlavamo della sua “uncoolness”, quella che neppure un servizio dell’Espresso o del Venerdì di Repubblica avrebbero mai potuto levigare. Ricordo un’immagine di Savino Pezzotta, fotografato sotto una luce così azzeccata, con un obiettivo così sensibile, che… che per un attimo Pezzotta apparve più come un torbido Conte di Montecristo che come il segretario generale della Cisl. No, queste magie con Mollica non funzionavano e mai funzionerebbero. Perché Mollica è stato il Sistema e per anni il Sistema è stato fieramente uncool. Mica come oggi.

Oggi che il confronto con un Mollica non c’è più, tutti si autoproclamano “hip” attraverso i canali prescelti, mentre prima era anche il confronto con un Mollica – magari alle 20.30, appena prima del film della sera – a farti apparire strano, bizzarro o, viceversa, come un figlio ben addestrato del Sistema.

“La verità è che io ho sempre parlato di chi meritava e piuttosto che una stroncatura ho sempre preferito l’ironia”, ha dichiarato.

Le interviste di Mollica si dividono grosso modo in due gruppi: quelle di routine (il regista, il cantante, produce un nuovo titolo e Mollica gli chiede di tratteggiare un identikit della propria creazione. Una vetrina, insomma, forse un po’ asettica ma rigorosa. Il sogno di qualsiasi ufficio stampa) e quelle in cui Mollica celebra l’intervistato, solitamente un big assoluto che il Nostro avvicina con simpatica devozione, conscio di essere l’anti-Red Ronnie per eccellenza.

Red Ronnie con Vasco
Red Ronnie con Vasco...
Vasco con Vincenzo Mollica
... e Vasco con Vincenzo Mollica

Mollica è sempre stato cosciente di essere meno attraente dei suoi intervistati. E questa matura consapevolezza – mai corretta da un taglio di capelli appena vagamente modaiolo, da un outfit che non fosse Übertraditional o comunque incardinato nel generico – è la sua grande forza: l’artista davanti a lui parla, brilla, si promuove, si gonfia. Mollica, nel frattempo, è lì, quasi in un angolo, a rappresentare il Sistema. Educato, ben documentato, mai pericoloso. Così che, chi parla con lui, automaticamente, si sente un po’ figlio di puttana, un po’ dannato (su YouTube trovate il video in cui Piero Pelù, nel 1992, gli si avvicina e dopo qualche convenevole gli copre il microfono con un preservativo).

Sì, l’anti-Red Ronnie. Mollica è lo scrittore che non si vede, il regista che lascia parlare solo la storia, il Sistema che – forte di essere tale – ci sta a fare la parte del sempliciotto al cospetto di un Roberto Benigni che gli ruba gli occhiali per poi cucirgli addosso la rima definitiva: “Mollica, all’antica”.

Fiorello a Sanremo con Mollica
Fiorello a Sanremo con Mollica

Mollica è sempre stato all’antica, è sempre apparso all’antica perché il gioco delle parti orchestrato dalla Rai prevedeva che qualcuno dovesse pur vestirli i suoi scomodi, larghi, panni “uncool”, decisivi nel far risaltare l’estro, il genio, la follia degli intervistati. Che dovrebbero essere straordinariamente grati a Mollica, perché non sempre si sono rivelati così estrosi, geniali, folli. Lui, spesso, li faceva sembrare tali. Lui, che la propria dose di follia se l’è giocata con Alda Merini, per la quale ha curato il libro – “con videocassetta allegata” – intitolato “Più bella della poesia è stata la mia vita”. “Un giorno eravamo seduti a un tavolo, io, Alda Merini e Lucio Dalla”, ha ricordato in un’intervista. “Loro due cominciarono a duettare, Alda scrisse una canzone sul momento”. Per forza, Mollica c’era ma non c’era. E chi gli sedeva accanto si sentiva libero.

Come quando intervistò Federico Fellini per i fatidici 70 anni che oggi è lui a compiere. Un bel reperto. Importante. Perché a parlare era Fellini, niente meno che Fellini. Mai interrotto, devotamente ascoltato. Da Vincenzo Mollica.

Gli auguri di Fiorello a Mollica a Viva Rai2
Gli auguri di Fiorello a Mollica a Viva Rai2

More

Ecco come la dittatura di Sanremo oggi passa dai duetti (già tutti spoilerati)

di Michele Monina Michele Monina

Il miracolo di Amadeus

Ecco come la dittatura di Sanremo oggi passa dai duetti (già tutti spoilerati)

Red Ronnie: “I token ai concerti sono una truffa”. E sulle frequenze in musica volute da Hitler...

di Gianmarco Aimi Gianmarco Aimi

L'intervista

Red Ronnie: “I token ai concerti sono una truffa”. E sulle frequenze in musica volute da Hitler...

Auguri a Fiorello per Viva Rai 2: “Suca forte!” (e spieghiamo il vero significato)

di Ottavio Cappellani Ottavio Cappellani

Qualcosa p’aruttari

Auguri a Fiorello per Viva Rai 2: “Suca forte!” (e spieghiamo il vero significato)

Tag

  • Cultura
  • Federico Fellini
  • Musica
  • Rai
  • Red Ronnie
  • Roberto Benigni
  • Televisione
  • Tg1

Top Stories

  • FIGLIETTISMO D’ARTE: Ma vi sembra normale che al Teatro San Carlo di Napoli il figlio della Direttrice generale Emmanuela Spedaliere sia stato assunto come Direttore artistico delle Officine San Carlo? E ora gli prolungano il contratto fino a…

    di Riccardo Canaletti

    FIGLIETTISMO D’ARTE: Ma vi sembra normale che al Teatro San Carlo di Napoli il figlio della Direttrice generale Emmanuela Spedaliere sia stato assunto come Direttore artistico delle Officine San Carlo? E ora gli prolungano il contratto fino a…
  • Abbiamo letto “Il giorno dell’ape” di Paul Murray, che ha vinto il Premio Strega Europeo: ma davvero è “il più bel libro dell’anno” (cit. Bret Easton Ellis)? Spoiler, no. Ecco due romanzi usciti quasi in contemporanea che dovreste leggere

    di Riccardo Canaletti

    Abbiamo letto “Il giorno dell’ape” di Paul Murray, che ha vinto il Premio Strega Europeo: ma davvero è “il più bel libro dell’anno” (cit. Bret Easton Ellis)? Spoiler, no. Ecco due romanzi usciti quasi in contemporanea che dovreste leggere
  • Perché dimenticate Garbo, il più grande poeta in musica? Altro che De André, Guccini, De Gregori e Vecchioni, riascoltate la sua discografia che porta oltre le Colonne d’Ercole del già sentito…

    di Aldo Nove

    Perché dimenticate Garbo, il più grande poeta in musica? Altro che De André, Guccini, De Gregori e Vecchioni, riascoltate la sua discografia che porta oltre le Colonne d’Ercole del già sentito…
  • ⁠⁠Se avete amato Joel Dicker e Stephen King amerete questo bestseller: abbiamo letto “Kala” di Colin Walsh (Fazi), ma com’è? Un giallo page-turner che ha tutto: l’adolescenza, l’amore, l’invidia. E una ragazza scomparsa...

    di Riccardo Canaletti

    ⁠⁠Se avete amato Joel Dicker e Stephen King amerete questo bestseller: abbiamo letto “Kala” di Colin Walsh (Fazi), ma com’è? Un giallo page-turner che ha tutto: l’adolescenza, l’amore, l’invidia. E una ragazza scomparsa...
  • Abbiamo fatto ascoltare "Tutto", il disco di Eugenio Finardi, ad Alberto Bertoli. Il risultato? "Ma non si era stufato? Tra canzoni blockchain, amori sconfinati e fisica quantistica, meno male che ci aveva raccontato una bugia..."

    di Alberto Bertoli

    Abbiamo fatto ascoltare "Tutto", il disco di Eugenio Finardi, ad Alberto Bertoli. Il risultato? "Ma non si era stufato? Tra canzoni blockchain, amori sconfinati e fisica quantistica, meno male che ci aveva raccontato una bugia..."
  • Abbiamo fatto ascoltare Libertà negli occhi, il disco di Niccolò Fabi, al poeta Aldo Nove. Il risultato? "Capolavoro di saudade e sguardo a un presente che sfugge. Costringete Tony Effe a sentirlo per una settimana…”

    di Aldo Nove

    Abbiamo fatto ascoltare Libertà negli occhi, il disco di Niccolò Fabi, al poeta Aldo Nove. Il risultato? "Capolavoro di saudade e sguardo a un presente che sfugge. Costringete Tony Effe a sentirlo per una settimana…”

di Emiliano Raffo Emiliano Raffo

Se sei arrivato fin qui
seguici su

  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • Newsletter
  • Instagram
  • Se hai critiche suggerimenti lamentele da fare scrivi al direttore moreno.pisto@mowmag.com

Next

Ecco come la dittatura di Sanremo oggi passa dai duetti (già tutti spoilerati)

di Michele Monina

Ecco come la dittatura di Sanremo oggi passa dai duetti (già tutti spoilerati)
Next Next

Ecco come la dittatura di Sanremo oggi passa dai duetti (già...

  • Attualità
  • Lifestyle
  • Formula 1
  • MotoGP
  • Sport
  • Culture
  • Tech
  • Fashion

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159 - Reg. Trib. di Milano n.89 in data 20/04/2021

  • Privacy