Barbara d'Urso si è fatta un favore. Un favore ancora più inestimabile rispetto a quello che le ha concesso Pier Silvio Berlusconi, cacciandola da Mediaset alla vigliacca dopo decenni di indefesso e strenuo servizio. E, inconsapevolmente, trasformandola, così, da orrenda strega del trash, peccato capitale dell'italica tv, a povera vittima che, in ogni caso, non meritava un bistrattamento del genere. In effetti, non lo meritava. Barbara d'Urso, dicevamo, si è fatta il sacrosanto favore di aspettare. Avrebbe potuto rilasciare centinaia di interviste strillone a due ore dal brutale congedo ricevuto dal Biscione, dare in escandescenze in qualunque contenitore tv competitor, sarebbe stata, immaginiamo, ricoperta da fior di milioni per umiliarsi così, cuore a cuore. Ma Barbara d'Urso, grandissimo animale televisivo, della tv conosce assai bene i tempi. E ha imparato bene la lezione dei suoi stessi ospiti nei vari Pomeriggi e Domeniche 5/Live: non si puzza di sfiga. Mai. Concederselo porta certamente un gran battage mediatico, visibilità assoluta per qualche ora, magari per una settimana. Ma finisce lì. E, soprattutto, la gente, pure quella che prima ti amava, da quel momento si ricorderà di te come di una perdente ferita, metaforicamente sanguinante, senza pace. Barbara d'Urso, 67 anni che potrebbero essere 25 e mezzo, non avrebbe mai permesso a se stessa di sfigurare così rovinosamente. E quindi, a un annetto e mezzo di distanza dalla cacciata Mediaset, se ne torna in prima serata da protagonista, su Rai 1, alla corte di Milly Carlucci, ossia sulla pista di 'Ballando con le Stelle', in qualità di ballerina per una notte. La puntata è interamente concentrata sulla sua presenza e lei non sbaglia un'uscita, tra eleganti "caffeucci" e l'insospettabilmente pacata modalità con cui riesce, senza sforzo, a uscire vincitrice dall'inevitabile dissing con un altro grandissimo animale televisivo, nonché suo nemico giurato da tempo immemore, Selvaggia Lucarelli. Qui l'analisi di un trionfo sulla carta forse inimmaginabile.
"Voglio ringraziarti per aver creduto in me agli inizi della mia carriera, ma la tua tv era orrenda". La bordata più cattiva e senza sconti, questa qui, arriva alle orecchie di Barbara d'Urso da parte del giudice di Ballando Fabio Canino. E lei, Carmelita, che televisivamente ha ucciso per molto meno, non fa un plissè, incassa col suo miglior sorriso e passa ad ascoltare l'interlocutore successivo. d'Urso si erge superiore al mercato del pesce, che fino a iersera potevamo considerare suo habitat naturale. Rifugge il conflitto, guarda chi la attacca come farebbe una mamma coi capricci del proprio pargolo che di mangiare i broccoli non ne vuole sapere. E la mossa vincente è stata proprio quella di mantenere questo atteggiamento finto-compassionevole perfino durante il dissing che Selvaggia Lucarelli ha pur tentato di imbastire contro di lei.
Dopo essersi presentata sotto forma di cartonato, scoraggiando non poco l'intero X, Lucarelli riprende posto al banco dei giurati. E lo fa, questa è l'impressione, con in mano un'invettiva pregna di sarcasmo ma già scritta, pronta a essere declamata senza interruzioni. Parte così: "Benvenuta Barbara, da quante querele è che non ci vediamo?". La giurata sorride sorniona pronta a continuare, la domanda voleva essere giusto retorica. Carmelita, però, la spiazza replicando col ghigno di Mefisto in viso: "E tu quante cose hai detto e fatto che hanno meritato querele?". Da qui in poi, ovverosia in pratica dal "ciao", Lucarelli colta di sorpresa, purtroppo, va fuori giri.
L'eloquio, ovviamente, non le manca ma si capisce che non stia carburando come al solito, la si percepisce in grande tensione agonistica. L'affaticamento diviene cristallino quando, per esempio, sbaglia l'onomastica di "Maria Teresa (sic.) Boccia" che, con non poco sarcasmo, avrebbe voluto paragonare a Barbarella ("Tutti hanno paura che tu ti metta a parlare, che tiri fuori chat e messaggi"). d'Urso, sempre con questo sguardo compassionevole dipinto in viso, ascolta tutto senza fare un plissè e così, hic et nunc, Selvaggia pare una che s'agita senza motivo. "Come ha detto Mariotto, sei una gran figa. E ribadendo questo so di averti comprata perché a te importa soltanto di essere la più figa sopra ogni cosa", chiude Lucarelli. E qui la regina del caffeuccio apre bocca per correggere la rivale. Lo fa con un giro di frase già cult: "Non è così. Io sono la più figa sopra ogni cosa". Game. Set. Match.
Onore a Selvaggia Lucarelli per averci provato, contribuendo comunque a un gran bello spettacolo televisivo per gli amanti del genere - e non precisiamo quale genere a scampo di querele, benché gli ascolti non abbiano premiato: Tu sì que vales in onda su Canale5 ha registrato il 25.4% di share, mentre Ballando con le stelle con ospite Barbara D’Urso in onda su Rai1 ha registrato il 24.4% di share. Se nel dissing tra Fedez e Tony Effe non si riusciva a stabilire il vincitore per la somma desolazione che restituivano le vincendevoli frecciate tra i due omucoli Omega, qui individuare la trionfatrice è molto semplice: non può che essere quella che appare più serafica e a proprio agio in una situazione che, oggettivamente, ha ridefinito il concetto di 'scomodità' portandolo a 128 livelli successivi. Barbara d'Urso, e il tipo di televisione che ha portato avanti per decenni - col benestare di Mediaset - ne è testimone, tiene un pelo sullo stomaco più folto e corroborato di cento chiome di Furkan Palali. Nessuno può metterla in un angolo, figuriamoci mandando a memoria un copioncino di qualche riga. Perché, nonostante tutto, Barbara d'Urso non è stata. Barbara d'Urso è.